Galleria AxA - Palladino Company
Campobasso
via Colle delle Api, 170
0874 65276, 0874 484004 FAX 0874 494035

Ri-Generazione Italica
dal 15/4/2011 al 25/4/2011
lun-sab 9-13 e 16-20

Segnalato da

Franco Sinisi




 
calendario eventi  :: 




15/4/2011

Ri-Generazione Italica

Galleria AxA - Palladino Company, Campobasso

In mostra gli aspetti introspettivi nell'opera di Giancarlo Costanzo, la pittura geometrico-astrattista di Manuela Mazzini, le tele polimateriche di Mauro Rea e la sintesi cromatica di Franco Sinisi. Artista ospite Mario Serra.


comunicato stampa

a cura di Enrico Borgatti

Si aprirà il 16 aprile a Campobasso nella Galleria AxA - Palladino Company
Via Colle delle Api, 170 la mostra d’arte contemporanea “Ri-Generazione Italica” del gruppo Made in Italy (Giancarlo Costanzo, Manuela Mazzini, Mauro Rea, Franco Sinisi). Presentazione critica Enrico Borgatti. Ospite del gruppo l’artista Mario Serra.

Possiamo entrare per la porta principale nel Gruppo “Made in Italy” cominciando da Giancarlo Costanzo, il quale esplicita apertamente l’aspetto psicologico ed introspettivo del suo percorso. Egli esprime infatti (sono parole sue) “sensazioni” che giungono dal profondo del suo essere, “dove la natura tace e il silenzio regna sul suono”. Così facendo si colloca nella ricerca del bello materico (v. La materia nello spazio urbano, 2010, PE) in posizione di attesa, aspettativa esistenziale rispetto alla natura (il suolo, il buio, il suono) che farà la sua parte nei confronti degl’individui e viceversa. Tutto ciò sembra evocare mutatis mutandis il primo lavoro teatrale del compositore austriaco Arnold Schoenberg (Erwartung op.17, 1909): su testo della giovane poetessa Marie Poppenheim, la trama (in 4 scene) ha per protagonista un solo personaggio, la Donna, che s’inoltra in una oscura foresta alla vana ricerca dell’amato: simulacro di uno smarrimento interiore, un’angoscia come misura dell’esperienza. Nell’artista pescarese vi è però un elemento positivo di sintesi, la certezza tranquilla e semplice delle proprie possibilità espressive in un àmbito sociale e popolare.

Per Manuela Mazzini (comasca di nascita) si parla di “pittura geometrico-astrattista” (A. Picariello, La materia nello spazio urbano, PE) ma io aggiungo: le sfolgoranti luminosità dei fasci di luce intersecati incarnano pure una concreta visione gioiosamente policroma, proiettata verso un oscuro cielo (Ovaline, 2010, Avezzano). Lo sfavillar di colori può prendere diverse strade, per esempio attraverso un geometrismo esasperato in molteplici figure che però si armonizzano in giochi cromatici ad onta del polimorfismo asimmetrico dell’insieme (v. Play with me, 2009). L’artista sembra ricordare (o evocare) un certo luminismo lombardo trasferito nel mondo dell’astrazione del primo Novecento: il manierista milanese Giovan Paolo Lomazzo (pittore e trattatista, 1538-1600) già scriveva che “lume è qualità sanza corpo”, intuendo con grande anticipo il moderno significato di lume e valori, predicati immateriali e antiplastici.

Il ciociaro-avezzanese Mauro Rea è “navigato artista patafisico e materico la cui ricerca scatena dirompenze visive al limite del contenimento” (v. A.P., op. cit.). Un nebuloso surrealismo di sapore sarcastico-zoologico informa le sue recenti tele polimateriche (v. Dalla serie Zoo-mm Italico, 2010). In altri lavori si evidenzia la variante, diciamo così, ieratico-geroglifica ancestrale (v. Storie macerate, 2009). Il suo impegno, partito da una figurazione espressionista, è approdato – fra cadute e riscatti nelle pieghe-piaghe della materia – ad un’operazione in parte dura, polemica e politica; in altra parte alchemica ed intimista. Si confronta spesso col tridimensionale, con lo spazio; ma anche con l’essere esistente, con la memoria, con la storia individuale e collettiva. Lavora con particolare meticolosità usando materiali per lo più recuperati dagli ambienti più disparati. Numerosi premî coronano la sua cultura accademica, che unisce all’umiltà essenziale del suo operato in perfetta coincidenza col suo vissuto.

Mario Serra, artista molisano residente a Campobasso, non ama definirsi: ciò si traduce nella necessità di difendersi dalla pubblicità vaniloquente, preferendo la concretezza polimaterica. È una presa di coscienza, una Weltanschauung rigida e coerente rispetto alla Natura (v. Wilhelm Dilthey, 1833-1911), un severo mònito contro la superficialità delle “tendenze virtuali”: “Chi cerca la vita trova la forma, chi cerca la forma trova la vita”. È una vera scelta personale ed autentica (v.Cristina Ciliberti, Dualità - M. S., Palladino Ed., CB 2003). La composizione grafo-musicale ch’egli teorizza è in perfetta consonanza (armonia dell’energia) con la Natura in cui è totalmente immerso. Letterato colto e brillante, apprezza i mandala. “cerchî” riproducenti l’universo nella concezione delle cosmogonie indiane in quanto “oggetti di partenza” per la meditazione. Conosce i fiorentini Roberto Salvini († 1985) e Sylvano Bussotti, il critico d’arte James Beck. La luminosità policroma dei suoi dipinti a tecnica mista (epici, “orientali”, poetici) è tipica del suo pensiero e della sua azione.

Franco Sinisi, potentino d’origine ma residente ad Avezzano, ha compiuto gli studî (Liceo ed Accademia) impegnandosi giovanissimo in una Collettiva d’Arte Contemporanea (Verona, 1995). Numerosissime sono le Collettive e Personali effettuate in tutt’Italia. Pittore e grafico di vaglio (crea il logo per la Fondazione Mirror, Micron Technology, 2005 ), sperimenta il linguaggio della sintesi cromatica pervenendo negli ultimi lavori ad una essenzialità evanescente e misteriosamente ancorata ad una sensibilità raffinata, colta, garbata. È il caso di Dinamiche esistenziali - Volto Santo (2010) in cui le macchie di colore appena accennate divagano leggiadre accarezzando il biancore del supporto. In Yes you can (2010) la rarefazione si fa velatura ed il bianco si fa grigio, segno anche qui di un’evidente raffinatezza pensosa e pacata. Privilegiando tecnica mista e olio su legno dimostra una grande saggezza formale ed una coerenza ideale non comune nella pittura contemporanea.


Galleria AxA - Palladino Company
Via Colle delle Api, 170 - Campobasso
Orari: Lunedì - Sabato 9.00-13.00 e 16.00-20.00

IN ARCHIVIO [11]
Taccuini d'artista
dal 6/7/2013 al 27/7/2013

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede