Associazione Culturale Satura
Genova
piazza Stella, 5/1
010 2468284 FAX 010 6046652
WEB
Quattro mostre
dal 15/4/2011 al 29/4/2011
mar-sab 15.30-19

Segnalato da

Associazione Culturale Satura




 
calendario eventi  :: 




15/4/2011

Quattro mostre

Associazione Culturale Satura, Genova

'Tangram' presenta opere pervase da una moltitudine di figure geometriche, mentre 'La sognatrice' raccoglie dipinti su tele, carta o legno. 'The best of saturaprize 2011' espone le opere dei premiati al concorso Saturaprize, e 'L'arte come incantesimo' si concentra su corpi e oggetti.


comunicato stampa

“Tangram” di Andrea Manfredi

S’inaugura, sabato 16 aprile 2011 alle ore 17:00, presso SATURA art gallery, Piazza Stella 5/1 Genova, la mostra personale “Tangram” di Andrea Manfredi. La mostra a cura di Flavia Motolese rimarrà aperta fino al 30 aprile 2011, orario dal martedì al sabato 15:30 – 19:00.

Il tangram è un rompicapo cinese e rappresenta il filo conduttore che ha ispirato le opere di Andrea Manfredipresentate in questa mostra personale.

Le sue opere nascono dalla fusione della materia (carta, legno, ottone) con il colore. La realtà viene frammentata e reinterpretata utilizzando forme geometriche di base (triangolo, quadrato, rettangolo) che l’artista scompone e ricompone, trovando soluzioni sempre nuove ed impreviste come nel tangram.

La base da cui parte è il cartone che, ritagliato, piegato e dipinto, viene successivamente applicato su una tavola di legno: il risultato finale appare simile ad un bassorilievo.

Lo spazio dell’opera d’arte è pervaso da una moltitudine di figure geometriche: la forza della materia è tale da travalicare i confini in cui è costretta ed invadere lo spazio circostante, come per interagire con lo spettatore.

Manfredi ama lavorare con la materia, plasmarla per trasmettere attraverso forme e colori un’emozione estetica e poetica. Poesie fatte non di parole, ma di geometrie, chiaroscuri, volumi, luci e ombre, spazi e vuoti, che creano quasi dei giochi ottici e richiamano alla mente l’estetica orientale o forme espressive arcaiche.

I colori predominanti sono il nero, il bianco, il rosso e l’oro. Quest’ultimo appare più un simbolo che un colore vero e proprio, evocando l’assoluto, il principio, la sacralità.

Lo spazio gioca con l’ombra, la carta con il colore: è l’interazione delle parti a produrre la sinfonia del tutto. Manfredisembra voler ricomporre gli elementi in suo possesso, seguendo un ordine segreto che solo lui è riuscito a scoprire, ma di cui ci rende partecipi.

----------------------

“La sognatrice” di Luisa Pia Vittori


S’inaugura, sabato 16 aprile 2011 alle ore 17:00, presso SATURA art gallery, Piazza Stella 5/1 Genova, la mostra personale “La sognatrice” di Luisa Pia Vittoria. La mostra a cura di Isabella Gattorno rimarrà aperta fino al 30 aprile 2011, orario dal martedì al sabato 15:30 – 19:00.

Luisa Pia Vittoria nasce a Bergamo da una famiglia nobile: la mamma Mary Giudici Michetti, di Sovere, (nipote, del pittore abruzzese Francesco Paolo Michetti) e, il padre messinese, imprenditore, ultimo di nove figli di una antica famiglia siciliana. Alla dolcezza mediterranea del papà si contrapponeva la durezza educativa della mamma: gran parte dell’inventiva fantastica dell’artista nasceva nel paradosso che ne derivava.

Per comprendere l’arte di Luisa Pia Vittoria bisogna fare riferimento al suo spirito libero, tra la formazione al Collegio Bianconi di Monza, e Sovere ove frequentava il pittore Giorgio Oprandi, allievo del Cesare Tallone, che ospite di casa Vittoria, le trasferì alcune tecniche fondamentali per la sua passione.

Poco dopo il completamento degli studi, Luisa Pia Vittoria ritornò definitivamente a Sovere e si dedicò principalmente allo sport e alla famiglia, dove affinava il suo carattere, affermando la sua personalità con l’aiuto del papà – che ne favoriva lo sviluppo .

Nel 1972, Luisa Pia Vittoria si sposò con una persona a lei quasi sconosciuta. Presto, dopo la nascita dell’unico figlio maschio, la coppia si separò anche legalmente.

Da lì cominciò un periodo lunghissimo di solitudine e difficoltà che ebbe il suo culmine nel 1981 con la distruzione dell’azienda di famiglia a Sovere per l’alluvione.

Nel 1983, Luisa Pia Vittoria si risposò, andò a vivere a Milano dove con il marito che viaggiava tra New York, Londra, Parigi e Ginevra. Incoraggiata nuovamente dalla fiducia nella vita, iniziò a dipingere fino al momento in cui, un piccolo quadro raffigurante una scena del film Dersù Uzala, del grande regista nipponico Akira Kurosawa la ispirò segnando un passaggio importante. Luisa capì quale sarebbe stata la sua strada, senza interruzioni iniziò a dipingere olio, acquerelli, sanguigne e china: su tele, carta o su legno…

Sperimentò anche la scultura, scrisse parecchie canzoni e continuò soprattutto a scrivere, riempiendo fogli, foglietti, rubriche, quaderni in ogni momento della giornata… ancora oggi!

Per i due premi Bagutta di Milano anni 2000 e 2001, Luisa Pia Vittoria dipinse grosse tavole che vennero esposte come cartelloni pubblicitari del premio.
Nel 2007 Luisa Pia Vittoria lascia definitivamente Milano e va a vivere a Tellaro, dove tuttora abita in un’oasi di pace, ma un po’ come in esilio… avendo come unici amici la penna e il pennello.

----------------------

The best of saturaprize 2011

In occasione del nuovo ciclo di esposizioni organizzato da Satura art gallery presso gli splendidi spazi di Palazzo Stella verranno presentate in una mostra collettiva le opere di alcuni giovani artisti tra quelli premiati al concorso internazionale SaturaPRIZE 2010.

Inaugurazione sabato 16 aprile 2011 alle ore 17:00. La mostra a cura di Sofia Bollo rimarrà aperta fino al 30 aprile 2011. Orario dal martedì al sabato ore 15:30 – 19:00.

Con questa nuova rassegna vogliamo celebrare l’affascinante clima di dialogo e confronto internazionale che ha animato il concorso, la cui offerta artistica è stata molto ricca, incarnando un commistione unica di linguaggi e stili diversi che esprime al meglio la sperimentazione legata all’arte contemporanea.

L’intento è di dare ancora spazio e visibilità agli artisti più meritevoli ai quali intendiamo donare un’ottima occasione per crescere nel loro operare artistico e per i quali vogliamo creare una magnifica opportunità per presentare i loro nuovi lavori al pubblico.

Questa prossima mostra collettiva rappresenta un’ulteriore dimostrazione di come Satura art gallery continui ad operare attivamente per sostenere e valorizzare i nuovi talenti del panorama artistico nazionale ed internazionale.

Gli Artisti presenti: Gregorio Adezati, Carolina Ardia, Davide Brancato, Sara Calzolari, Andrea De Pascale, Silvia Infranco, KayPasero, Alessandro Tambresoni

----------------------

“L’arte come incantesimo” di Carlo Piterà

S’inaugura, sabato 16 aprile 2011 alle ore 17:00, presso SATURA art gallery, Piazza Stella 5/1 Genova, la mostra personale “L’arte come incantesimo” di Carlo Piterà. La mostra presentata da Paolo Levi rimarrà aperta fino al 30 aprile 2011, orario dal martedì al sabato 15:30 – 19:00.

Carlo Piterà ha la dote di un tratto pittorico di assoluta nitidezza e precisione virtuosistica, che egli esercita in composizioni dense di eventi e avvertimenti inquietanti. La sua tavolozza appartiene dunque alla tradizione, mentre i suoi contenuti derivano chiaramente dalla scuola del Surrealismo, con cui si fanno i primi incontri, nel mondo dell’arte, negli anni Trenta del secolo scorso. Piterà è quindi legato strettamente a un’esecutività figurale imprescindibile dalla cultura museale, anche se la sua poetica non cita mai il passato, seguendo piuttosto un percorso del tutto personale.

Ogni suo lavoro affronta una tematica propria, enunciando un assunto chiuso e concluso; si tratta di situazioni emblematiche, rivelate anche dal titolo, che ne rende trasparente il significato. Ciò che è sempre ben presente nelle sue composizioni è la condizione esistenziale dell’uomo e della donna, rappresentata visivamente attraverso metafore visive sorrette dalla purezza del tratto pittorico, e da un’espressività assai vicina al Realismo Magico.

Frutto di un abile disegno preparatorio, il lavoro dell’artista si concentra sui corpi e sugli oggetti con meticolosa attenzione, lasciando che il suo messaggio emerga da un contesto narrativo reso incongruo da un particolare significativo, senza il quale tutto potrebbe rientrare nella normalità del quotidiano. Un’antiquata vaporiera diventa quindi veicolo infero, grazie al volo di un cappello che segna l’inerme nudità di un viaggiatore diretto all’Aldilà; allo stesso modo due mani che escono dalle maniche vuote di soprabito appeso in un armadio e un cuore trafitto di spine diventano il ricordo bruciante di un’assenza.

Lo spazio pittorico diventa quindi pagina narrativa, diario di un’esperienza primaria, che riguarda sempre o la vita, o la morte, o l’amore.

Inaugurazione sabato 16 aprile 2011 alle ore 17

Associazione Culturale Satura
piazza Stella, 5/1 - Genova
orario da martedì a sabato dalle ore 15:30 alle 19
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [144]
Black Light Paintings
dal 27/11/2015 al 8/12/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede