Sette decenni di attivita', dagli anni Trenta agli anni Novanta, rappresentati da circa quaranta opere tra disegni, olii, sculture, bozzetti, affreschi, graffiti, vasi e piatti policromi, dove i temi prediletti da Salvatore Fiume ricorrono con notevole varieta' tecnica e stilistica.
Mostra antologica
Opere dagli anni Trenta agli anni Novanta
con il Patrocinio del Comune di Milano - Cultura e Musei - Settore Musei e Mostre
Inaugurazione giovedì 21 novembre ore 18.00
In occasione dell'uscita del I volume del Catalogo Generale delle Opere di Salvatore Fiume, s'inaugura a Milano una mostra antologica del Maestro (1915-1997) con opere di grande rilievo, raramente esposte al pubblico, che ne testimoniano il lungo percorso artistico.
Sette decenni di attività , dagli anni Trenta agli anni Novanta, rappresentati da circa quaranta opere tra disegni, olii, sculture, bozzetti, affreschi, graffiti, vasi e piatti policromi, dove i temi prediletti da Salvatore Fiume ricorrono con notevole varietà tecnica e stilistica.
Dopo i primi ritratti degli anni Trenta - quello della madre, della moglie e un autoritratto - è nei disegni degli anni Quaranta (Lotta di guerrieri, 1946) che irrompono nella sua arte gli influssi metafisici destinati a trovare una forma compiuta nelle Isole di Statue (dette anche Città di Statue), con architetture concepite come enormi sculture antropomorfe.
Nella mostra questo tema è rappresentato dalle tavole del trittico Via Dino Buzzati - Città di statue - Via Raffaele Carrieri (1948), dal dipinto Gufo e civetta nell'isola (1950), oltre che da alcuni vasi e piatti policromi degli stessi anni.
Nella sezione degli anni Quaranta sono presenti anche due opere molto rare firmate F. Queyo, lo pseudonimo con cui Salvatore Fiume firmò un gruppo di circa 180 dipinti, ispirati all'iconografia folclorica spagnola, attribuendone la paternità a un immaginario pittore gitano, Francisco Queyo, esule a Parigi.
Agli anni Sessanta appartengono invece due opere del ciclo Beat, dedicato agli eccentrici personaggi londinesi di quegli anni. La scultura in bronzo intitolata Antropotauro, sempre degli anni Sessanta, fa invece parte delle opere di Fiume di argomento mitologico.
Per gli anni Settanta sono presenti sia un graffito ispirato alle pitture rupestri di Altamira, sia alcune opere astratte che appartengono al ciclo Influssi geometrici.
È invece degli anni Ottanta il grande dipinto Lezione di Anatomia dal ciclo Le ipotesi, in cui Fiume fa coesistere elementi tratti da dipinti famosi di grandi maestri quali Rembrandt, Goya o Picasso, con elementi tipici della propria pittura, come le isole di statue o le donne.
Il tema delle donne, così importante in tutto l'arco creativo di Salvatore Fiume, è qui rappresentato dai dipinti intitolati Ragazza di Bali e Modella giapponese, due opere del 1996 ispirate a suoi precedenti viaggi in Estremo Oriente.
Le opere esposte sono tutte pubblicate sul I volume del Catalogo Generale delle Opere di Salvatore Fiume. Poiché la mostra si protrarrà fino al 1 marzo 2003, si prevede, per il mese di gennaio, un "riallestimento" che permetterà di vedere gli originali di altre opere riprodotte sul catalogo.
Immagine: Lotta di guerrieri, 1946, china e tempera su carta, 33x23,5 cm
Breve nota sul Catalogo Generale delle Opere di Salvatore Fiume
Il I volume del Catalogo Generale delle Opere di Salvatore Fiume consta di 320 pagine, suddivise per decenni, con 648 riproduzioni di opere a colori. È corredato di apparati critici e di riflessioni sull'arte e sulla vita annotate dall'artista stesso nel corso degli anni, a introduzione di ogni decennio.
Il volume è pubblicato da Téchne editore e Artesanterasmo con la collaborazione della famiglia Fiume.
orari: 10.00-13.00 / 15.30-19.00
dal lunedì pomeriggio al sabato
GALLERIA ARTESANTERASMO
via Cusani 8 - 20121 Milano
tel. 02877069 - fax 0272002334