La luce del nulla. Nelle sale dello storico Palazzo Libera saranno esposte quattordici stazioni della via crucis realizzate su cartoncino cotone ed altri tre lavori su tela.
a cura di Serena Giordani
Il Comune di Villa Lagarina (Tn) propone la mostra a tema sacro dal titolo La luce del nulla dell’artista Mirta De Simoni Lasta. Il progetto è a cura di Serena Giordani, assessore alla cultura .
Nelle sale dello storico Palazzo Libera saranno esposte quattordici stazioni della via crucis realizzate su cartoncino cotone ed altri tre lavori su tela con la rappresentazione della Risurrezione, la Madonna, e la Croce gloriosa, opere realizzate con colori acrilici e con linguaggio informale astratto. La mostra è presentata dal prof. Marcello Farina che in catalogo scrive:
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Una via crucis “in sospeso”, come è spesso la vita, che non presenta mai in anticipo i suoi ritmi, le sue cadute e le sue risurrezioni, ma che urge perché non ci si tiri indietro e si muovano veloci i passi per sperimentarla. Una via crucis in sospeso, come è questa di Mirta De Simoni, “affollata” di colori, di linee, di contrasti cromatici, di “macchie variopinte”, vivi, sorprendenti, interroganti. E’ come entrare nel bosco a primavera: ci sono solo “macchie”, “tappeti”, “raggi” che la Madre-Natura fa scoppiare come d’improvviso, per dare il sapore della vita che rinasce, per mettere sul ‘ chi-va-là ’ il cuore e gli occhi che ne costatano il fremente risveglio. A ciascuno è dato di immaginare il bosco animato, vivo, accogliente.
Percorrendo le “stazioni” di questa “via crucis” non si fa la stessa esperienza? Non sono il cuore e gli occhi sollecitati ad animarle, a renderle abitate, parlanti, interroganti? C’è una traccia, un sentiero vero e proprio, presente in ogni quadro, con sfumature diverse, ed è l’azzurro, il colore che fa da ponte tra terra e cielo, l’abbraccio tra un’umanità che abita la terra e, insieme, vive di desiderio, di “suspence”, di anelito di liberazione. Una doppia cittadinanza, si potrebbe dire, che non è disgregazione, alienazione, ipocrisia, ma che è lotta per la vita e per la morte, sempre sospesa e sempre realizzata dentro il fluire dell’esistenza quotidiana.
Gli altri colori, il giallo, il rosso, il grigio, il marrone, il bianco, diventano, poi, gli strumenti per popolare ogni singola stazione dei personaggi che ciascuno è capace di collocarvi, a seconda del suo stato d’animo, dei “passaggi” emozionali e razionali che accompagnano le storie delle donne e degli uomini. Ciò che nelle “viae crucis” tradizionali viene scandito in forme fisse, in figure conosciute dalla consuetudine e dalla pietà popolare, dal comune sentimento devozionale, qui viene scompaginato e rimosso, dando ad ognuno la libertà di “riempire” quegli “spazi colorati” con i “nuovi” protagonisti di oggi delle tante viae crucis, che non finiscono mai di segnare il cammino di tanta gente anche in questo tempo di violenza, di arroganza, di asservimento e di limitazione della libertà, accompagnato, come in un paradosso, da altrettante dichiarazioni di dignità delle persone, di dedizione inimmaginabile, di “compassione condivisa”.
Quella di Mirta De Simoni è una via crucis “in fieri”, da costruirsi insieme, accompagnati dalla forza delle sue opere, dai suoi colori, dalle sue linee, dai suoi simboli. A ogni tappa una domanda, un dubbio, un respiro che può essere di liberazione, perché aperto e sollecitante.
Nel periodo della mostra si terrà un incontro sul tema : La chiesa e l’arte contemporanea, relatore l’arch. Antonio Marchesi
Inaugurazione: venerdì 22 aprile 2011 ore 17
Palazzo Libera
via Garibaldi, 10 - Villa Lagarina (TN)
Mart-ven 14-18, sabato e domenica 10-12.30 e 14-18
Ingresso libero