Galleria - Fondazione Il Bisonte
La luce del silenzio. In mostra 24 fra acqueforti e puntesecche realizzate tra il 1989 ed il 2011. Tra i temi principali di Mongatti nature morte e paesaggi, sono costanti i riferimenti alle opere di Morandi.
Vairo Mongatti è un affermato artista fiorentino che ha fatto dell’incisione il suo mezzo espressivo prediletto. Domani alla galleria della Fondazione Il Bisonte Mongatti presenterà 24 fra acqueforti e puntesecche realizzate tra il 1989 ed il 2011. Nei suoi temi principali (nature morte e paesaggi) sono costanti i riferimenti alle opere di Giorgio Morandi al quale ha ispirato il suo lavoro dopo aver visitato una sua mostra antologica alla Galleria Santa Croce di Firenze nel 1963.
L’intero corpus della sua opera grafica consta di 420 acquaforti dove il tratto è caratterizzato da incroci di linee parallele, che si estendono per ampie superfici, talvolta interrotte da forti e improvvise morsure. I suoi paesaggi e gli interni sono caratterizzati da una grande fissità e dalla totale assenza di personaggi. Per sostenere il ritorno alla tradizione figurativa dell’acquaforte italiana classica ha fondato l’associazione “Academia Nova” di cui è oggi in Italia è il caposcuola.
Allievo di Rodolfo Margheri, Giuseppe Viviani e Goffredo Trovarelli, Vairo Mongatti ha insegnato ornato al Liceo Artistico e successivamente Anatomia Artistica all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Dopo aver ottenuto la cattedra di Tecniche dell’Incisione all’Accademia di Belle Arti di Bologna, già occupata da Giorgio Morandi nel 1994 è tornato ad insegnare all’Accademia di Belle Arti di Firenze. E’ dello stesso anno una mostra a Palazzo Sormani di Milano, che ha permesso di mettere in luce le diverse fasi artistiche attraverso cui la sua opera grafica si è sviluppata.
Molte sono state le mostre personali e le rassegne di grafica alle quali è stato invitato, tra le quali l’antologia del 2006 presso la galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Noicàttaro (BA) dove furono esposte 109 acquaforti dal 1965 al 2006.Le sue incisioni sono conservate in molte raccolte private e pubbliche quali il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi; la Biblioteca Paolina in Vaticano e la Raccolta Bertarelli di Milano.
A corredo della mostra il poemetto Oltre le rose dell’amicizia di Corrado Marsan che verrà presentato durante l’inaugurazione.
Inaugurazione giovedì 28 aprile – ore 18
Galleria Il Bisonte
Via di San Niccolo', 24 - Firenze
Orario: da lunedì a venerdì 9-13/15-19
ingresso libero