Vincenzo Balena
Valmer Bordon
Nicola Frangione
Alberto Maria Giulini
Alessio Larocchi
Francesco Mariani
Luca Melzi
Gaetano Orazio
Gianni Robusti
Antonio Teruzzi
Gianemilio Zincone
Alberto Crespi
Born in the 40s / 50s - New languages. La collettiva intende documentare i linguaggi artistici contemporanei invitando 11 artisti italiani operanti sul territorio, nati tra gli anni '40 e '50. L'allestimento della mostra e' giocato sui forti contrasti tra le opere esposte, individuabili nell'utilizzo della materia e del segno.
a cura di Alberto Crespi
Il Comune di Trezzo sull’Adda – Assessorato alla Cultura, Arte e Identità territoriale promuove e organizza la mostra “11 / 11 Rivers Eleven” che documenta i linguaggi della ricerca artistica invitando 11 artisti italiani operanti sul territorio in una mostra, curata da Alberto Crespi, che si aprirà nella Villa annessa al Castello Visconteo domenica 1° maggio 2011 alle ore 17.
“11 / 11 Rivers Eleven”: undici artisti, nati tra gli anni ‘40 e ’50, di differenti linguaggi ma imprevedibili affinità di poetica, sono stati riuniti dal curatore in una mostra d’assieme solidamente concepita sul mitico fiume di confine tra il Milanese e la Repubblica di San Marco. La rassegna, che è stata resa possibile da un saldo intreccio tra cultura e amicizie, si configura in uno sguardo di notevole ampiezza sul lavoro di rinnovamento che quelle generazioni hanno affrontato in decenni difficili e di frequente considerati come problematici e discontinui.
Dalla puntuale ricognizione effettuata dal curatore Alberto Crespi, personalmente studio per studio come sua consuetudine, emerge invece, oltre all’attenta considerazione del ventaglio delle proposte espressive che i nuovi linguaggi sanno porgere, anche il riscontro di una sorprendente continuità di poetiche. Il panorama di linguaggi considerato è tale da documentare ampiamente la crescita creativa e i suoi moventi profondi nelle generazioni operative a partire dai primi anni ’60 fino a quelle operative da metà anni ’70. Si è trattato in effetti dell’ultimo periodo del ventesimo secolo caratterizzato da certa sovrapponibilità d’esperienze formative e da una percepibile unitarietà di intenti, pur nell’incipiente deflagrazione dei linguaggi dell’arte.
La cronologia di nascita degli artisti converge nel configurare un sicuro “assieme” di esperienze. La scelta degli autori invitati, di diverse provenienze ma tutti risiedenti sul territorio o nelle zone limitrofe e attivi a livello nazionale e in alcuni casi sovranazionale, riflette in primo luogo l’esigenza del curatore di un imprescindibile livello di qualità speculativa nel lavoro dell’artista e della necessità di una conoscenza precisa delle tecniche, delle loro possibilità di evoluzione e dei fattori di innovazione.
L’allestimento della mostra è giocato sui forti contrasti tra le opere degli artisti chiamati a condividere uno spazio: contrasti individuabili nell’utilizzo della materia e del segno, non tanto nelle poetiche che invece si scoprono ricche di affinità sorprendenti, mediate da ragioni anagrafiche, dal contesto culturale e dalle scelte, di frequente condivise, di lavorare fuori dai meccanismi usuranti del mercato dell’arte.
Gli 11 artisti:
Vincenzo Balena (Milano 1942): una scultura come grande colonna da terra in metallo legno e plexiglas e frammenti
Valmer Bordon (Rovigo 1952): “Ruggini” e “Pagine di ferro”, grande scultura metallica
Nicola Frangione (Forenza 1953): partiture di poesia visiva e sonora su tela
Alberto Maria Giulini (Roma 1947): “Variazioni”, installazione di stampe a colori su plexiglas
Alessio Larocchi (Milano 1955): “Test di spossessamento”, installazione di acrilici su tela
Francesco Mariani (Lissone 1949): “Corpi minerali”, installazione di sculture in resine e polveri di polimeri su 10 tavoli
Luca Melzi (Monza 1960): “L'uomo diafano”, installazione di figure su lastre radiografiche retroilluminate posate su leggii
Gaetano Orazio (Angri 1954): “Angelus”, installazione di figura e porte dipinte
Gianni Robusti (Varese 1946-2010): “Contenitori di anime”, installazione in ferro e tondi in cenere e calce
Antonio Teruzzi (Brugherio 1945): “Peccato originale” e “Firmamento”, installazione pittorica
Gianemilio Zincone (Monza 1959): “La cripta dei guerrieri”, installazione pittorica (acrilici su tela).
Affianca la mostra un catalogo edito dal Comune di Trezzo, contenente presentazione dell’Assessore alla Cultura Arch. Italo Mazza, testo introduttivo a firma del curatore Alberto Crespi, biografie degli autori e immagini a colori delle opere esposte.
Inaugurazione domenica 1° maggio 2011 alle ore 17
Villa del Castello Visconteo
via Castello, Trezzo sull'Adda (MI)
Orari: venerdì e sabato h 14-19;
domenica e festivi: h 10.30-12.30 e 15-20. Visita guidata domenica 22 maggio ore 17.
Ingresso libero