Dove portano i passi che facciamo... Le sue opere fondono pittura, scultura e design rientrando nel campo dell'arte cinetica che si propone di rendere lo spettatore attivo nel confronto con l'oggetto d'arte. Per Baldin l'arte "nasce dal bisogno di conoscere la vita e di capire cio' che accade". In mostra una serie di installazioni.
a cura di Letizia Tasso
Venerdì 29 aprile 2011 alle ore 18.00, alla Galleria Samonà, si inaugura la mostra Adriano Baldin "Dove portano i passi che facciamo...", promossa e organizzata dall’Assessorato alla
Cultura del Comune di Padova e dall’Associazione Adriano Baldin. L’esposizione, curata da
Letizia Tasso, presenta una serie di installazioni realizzate da Adriano Baldin, architetto,
insegnante ed uomo impegnato nel sociale, mancato nel 2007. Le opere - che fondono pittura,
scultura e design - rientrano nel campo più ampio dell’arte cinetica, che si propone di rendere
lo spettatore attivo nel confronto con l’oggetto d’arte. Vi si coglie una compresenza di passato,
presente e futuro dove ogni parte è in stretta unione con le altre e concorre al passaggio da un
momento spazio-temporale all’altro. Nessun elemento al loro interno è scelto a caso, dalla
struttura verticale in legno, alla tela dipinta ed illuminata, all’uso di tre colori fondamentali ed
evocativi: rosso, nero e bianco.
Si crea così quasi una “non pittura”, perché il colore dello sfondo è integrato o rotto per
contrasto dagli oggetti sovrapposti. Pur avendo forme molto simili, le installazioni di Adriano
non sono mai monotone, ma dimostrano una profonda capacità di rielaborare di volta in volta
una base comune ottenendo un risultato ogni volta originale e coinvolgente per chi guarda.
Per Adriano l’arte “nasce dal bisogno di conoscere la vita e di capire ciò che accade” e tocca
quattro filoni fondamentali: l’ambiente, la storia, la spiritualità e l’interiorità. Questi però sono
campi non a sé stanti, ma compenetranti l’uno con l’altro. Conoscere ed interrogarsi sul mondo
sono le necessità alla base del lavoro dell’artista. Lo spettatore è quindi chiamato, attraverso
l’osservazione e la riflessione sui soggetti, ad entrare in rapporto con l’opera ed a meditare e
sono soprattutto i giovani a cui Adriano Baldin si rivolge per entrare in comunicazione.
Adriano Baldin (Cadoneghe 1948 - 2007) si laurea in Architettura presso lo IUAV di Venezia
con il prof. Carlo Doglio, del quale è assistente presso la facoltà di Ingegneria di Bologna per il
corso di “Urbanistica e pianificazione territoriale”. È responsabile a Rimini di “Stages
Internazionali di Architettura ed Urbanistica” in collaborazione con le Università di Bologna e
Palermo per la fondazione Margherita Zoebeli. Negli stessi anni continua la sua ricerca
artistica in vari campi, dalla lavorazione dei metalli e di altri materiali alla fotografia. Frequenta
la Scuola Internazione di Grafica di Venezia per i corsi di Incisione. Alla fine degli anni ’70
diventa insegnante di Educazione Tecnica nella scuola media inferiore. Dapprima Assessore
negli ambiti della scuola e delle attività produttive dal 1991 al 1995, ricopre poi la carica di
sindaco di Cadoneghe dal 1995 al 2004. Architetto per convinzione, insegnante per vocazione,
sindaco per passione, Adriano vuol essere ricordato soprattutto come artista attraverso le sue
opere che riflettono le sue esperienze e il suo mondo interiore.
Letizia Tasso è nata a Rovigo ma abita a Padova da diversi anni. Nel 2006 ha conseguito la
laurea specialistica in Storia dell'Arte presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di
Padova con una tesi in ambito “museologia e storia del collezionismo”. Dal 2007, dopo uno
stage post lauream, per due anni ha operato presso il Museo Civico di Bassano del Grappa.
Attualmente lavora presso le Gallerie dell'Accademia di Venezia e sta completando la Scuola
di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell'Università di Padova.
Informazioni: Settore Attività Culturali - Servizio Mostre. Paolo Caporello tel. 049 8204546 -
caporellop@comune.padova.it - http://padovacultura.padovanet.it
Inaugurazione Venerdì 29 aprile 2011 alle ore 18.00
Galleria Samonà
via Roma, 57 Padova
Orari: 10:00 – 13:00 / 16:00 – 19:00. Lunedì chiuso.
Ingresso libero.