Stars. In mostra 30 opere recenti che focalizzano l'attenzione sull'intero percorso creativo di Marsiglia, dalle opere con feltro su tessuti stampati, alle ultime composizioni interattive. A cura di Davide Nicola Angerame.
Si inaugura il 10 maggio 2011 (ore 18 - 22) presso Whitelabs di Milano la mostra
Stars di Vincenzo Marsiglia a cura di Nicola Davide Angerame. La serata vedrà ospiti
i musicisti e performer di Urban Casbah Artmoving di Flavio Domenico Porrati,
impegnati in una performance live, con dj set di musica inedita e con video
proiezioni create appositamente per la mostra. Il rinfresco sarà occasione per
degustare alcuni vini prodotti da Tenuta Tenaglia, azienda vinicola del Monferrato
sponsor tecnico dell'evento.
Il progetto espone, per la prima volta a Milano, le opere multimediali dell'artista
alassino. Circa trenta opere recenti, in parte inedite, che focalizzano l'attenzione
sull'intero percorso creativo di Marsiglia, dalle opere con feltro su tessuti
stampati, alle ultime composizioni interattive che inglobano nel campo del quadro
uno schermo video dotato di webcam connessa ad un programma di rielaborazione delle
immagini attraverso le quali il pubblico entra a far parte dell'opera come elemento
attivo e performante.
Da sempre impegnato nello sviluppo di un proprio linguaggio astratto e simbolico,
Marsiglia si potrebbe annoverare nel filone di ricerca che in Italia va da Giuseppe
Capogrossi a Carla Accardi, per giungere all'innesto delle nuove tecnologie su un
impianto linguistico di carattere astratto, seriale e modulare.
La mostra ruota attorno al grande quadro interattivo, Interactive star (3x2metri),
che include in sé uno schermo da 52 pollici su cui l'immagine reale dell'ambiente
circostante viene filmato in tempo reale e riprodotto come dentro uno specchio, il
quale trasforma il codice visivo neutro del reale in una tessitura di pixel che sono
"animati" da programmi informatici. Il pubblico si "specchia" in un'opera che lo
ingloba dentro una continua metamorfosi elettronica interattiva. Ciò dà vita a una
serie di quadri realizzati con tecnica mista in cui lo schermo video è introdotto,
inglobato e fagocitato nell'immagine finale. Marsiglia giunge così all'ultima e più
recente innovazione di un lavoro che da oltre un decennio si basa sulla ripetizione
seriale di una stella a quattro punte, simbolo personale ma anche impersonale forma
geometrica, usata come sigillo dal misterioso valore simbolico ma anche come forma
pura riproducibile all'infinito ed impressa in migliaia di esemplari (quasi sempre
"fatti a mano") su diverse serie di lavori, che nel tempo hanno sfruttato la pittura
così come l'installazione, usando materiali disparati: dal feltro, alla ceramica, ai
tessuti decorati.
Opere di queste serie se ne possono vedere in mostra, insieme ai più piccoli quadri
interattivi (48 x 60 cm) messi in cadenza a creare una galleria di opere
"specchianti" dentro cui il pubblico viene catturato e restituito a se stesso
tramite una serie di immagini sempre diverse, a seconda dei differenti programmi
informatici di codifica usati da Marsiglia. Tali programmi sono tutti originali e
sono appositamente studiati, per ciascuna opera, da un team di programmatori; sono
in "edizione unica", a sottolineare il fatto che l'arte può usare la tecnologia per
piegarla ai propri standard di creatività originale e irripetibile. Il valore
estetico di questo atteggiamento si fonda su ciò, ma trova un importante
corrispettivo nella "ripetizione" da parte di Marsiglia del proprio "marchio di
fabbrica", tramite cui il suo lavoro diventa riconoscibile e assume i caratteri di
un'operazione di "brandizzazione", molto simile a quella con cui le grandi
corporation diventano non soltanto riconoscibili ma assumono, come ha evidenziato il
lavoro di Andy Warhol, lo status di "immagine", di valore, di modello edificante in
cui si riconoscono le masse consumatrici.
In altre serie di lavori non interattivi, Marsiglia dipinge le sue stelle sui
tessuti stampati di sapore barocco e rococò. A volte le applica dopo averle
ritagliate nel feltro. Nella serie "Love star" la stella dialoga con i Putti e gli
animali stampati sul tessuto di carattere bucolico, che assume il ruolo di "fondo"
culturalmente engagé, capace di richiamare tempi lontani, una certa idea di gusto e
di estetica. In "Invader star", una delle ultime serie, dentro il quadro è
riprodotto il giochino delle origini dell'elettronica, Space Invader, che ha segnato
una generazione. In "Op star", Marsiglia cita l'arte Optical, che risuona anche
nella serie "Interactive star", dove la scena pastorale degli animali stampati sul
tessuto continua nello schermo: da tessuto reale a tessuto digitale. Lo spettatore
vi entra dentro e cambia la luce, varia la versione cromatica operando una
interferenza con l'opera e diventandone in un certo modo co-autore per il tempo che
si pone di fronte e in dialogo con essa.
Tra le opere inedite in mostra: i quadri interattivi della serie "Interactive star",
più un inedito "Bucolic star interactive".
Opening martedì 10 maggio 18 - 22
Whitelabs
via Gerolamo Tiraboschi, 2 - Milano
Orari: mar-sab 11-19
Ingresso libero