2Fe3O4. Fusaro da oltre venti anni si dedica alla fotografia. Ha collaborato per alcuni anni come fotografo di scena con la Compagnia di teatro-danza sperimentale Denoma.
Umane preferenze, razionali e irrazionali. Ci sono materiali che amiamo più di altri. Passpartout sensoriali che ottengono incondizionata attenzione. Materia da toccare, gustare, annusare, osservare nella propria struttura morfologica. Piacere oggettivo a carattere sensoriale. Per ognuno di questi elementi la scienza può dare una descrizione dettagliata, precisa, che analizzi intimamente il processo di formazione, la struttura molecolare, l’interagire. Ma qualcosa trascende l’analisi scientifica, va oltre, dialoga con i sensi, è il semplice “essere” elemento naturale, espressione inconsapevole di instabilità creativa. Elementi veri, quindi. Capaci di un proprio linguaggio. Vivi. Sebbene apparentemente immobili. Nel nostro rapportarci con essi, seguiamo i sensi. Privilegiamo un rapporto istintivo, incondizionato, diretto, che non guarda al grado di complessità di questo o quell’elemento, nè al suo essere più o meno in alto nell’albo nobiliare delle cose di questa terra (ammesso che se ne possa stilare uno). Ne siamo, in un certo senso, inconsapevolmente innamorati. Quantomeno attratti. Guardare queste cose, toccarle, riconoscerne l’odore, ci permette di aprire una connessione invisibile.
Chi riesce a leggere oltre la patina ossidata della vita quotidiana, pregna di riti, abitudini, superfici più o meno ruvide sulle quali lasciarla scorrere, finalizza la propria perchè la trasferisce oltre. In una dimensione interiore, fatta di superfici lisce, dove ogni attrito scompare, per procedere diritti. Seguendo nuove correnti. La ruggine è ovunque. Intorno e dentro. E’ parte della vita.
Parla al passato. Parole buone, per prove di futuro.
Tutto, in una formula. 2Fe3O4 .
Massimo Fusaro da oltre venti anni si dedica alla fotografia. Ha collaborato per alcuni anni come fotografo di scena con la Compagnia di teatro-danza sperimentale “Denoma”, realizzando “Behind”, portato in mostra in diversi teatri nazionali ed europei e pubblicato su rivista.
In uno spirito di continua ricerca evolutiva ha inoltre collaborato con artisti di diversa estrazione tra Roma, Parigi e New York, dalle cui reciproche contaminazioni culturali hanno nel tempo preso forma lavori come, “aM”, “Riflesso”, “Zèza”.
Suoi lavori sono stati pubblicati (Edizioni La Camera Verde, Collana Il Fotogramma) e dal 1990 esposti nell’ambito di numerose mostre personali in Italia e all’estero.
Inaugurazione 12 maggio ore 19
Espace S&P
via Savoia, 19 - Cagliari
Martedi - Domenica, ore 19-21. Chiuso il lunedi
Ingresso libero