Woman as Philosopher from thought to communication. Attraverso diciassette ritratti in bianco e nero di altrettante 'filosofe', la mostra illustra le peculiarita' del femminino, tra riflessione e rivoluzione.
Virginia Woolf, Martha Nussbaum, Edith Stein, Maria Zambrano, Frida Khalo sono solo alcune delle donne ritratte da Lidia Bachis nella mostra “Woman as Philosopher from thought to communication”, ospitata nella prestigiosa Tour Madou, dal 13 maggio al 6 giugno, e realizzata con la collaborazione dell’OIB della Commissione Europea.
Un percorso tra affermazione e negazione della donna. Attraverso diciassette ritratti in bianco e nero di altrettante “filosofe”, nella più ampia accezione del termine, la mostra illustra le peculiarità del femminino, tra riflessione e rivoluzione. All’insegna del sacrificio di sé, in nome dell’Altro. Ecco allora che la storia prende un’atipica colorazione, mostrando i suoi aspetti “in rosa” per raccontare potenza di un sesso costretto dalla società ad essere “debole”.
Spaziando attraverso epoche e luoghi, Lidia Bachis propone una panoramica di personalità forti e determinate, comunicatrici di ogni tempo, che qui non vengono semplicemente ricordate, ma diventano spunti di riflessione per prendere coscienza del potere delle donne. E della sua negazione, tra storia e cronaca.
“Il progetto Filosofe prende le mosse da un passato remoto per arrivare a puntare l’indice contro un presente oscuro, e, forse, purtroppo, un futuro cupo – scrive Valeria Arnaldi nel testo critico in catalogo - La difficoltà delle battaglie condotte dalle figure ritratte non sembra condurre alla libertà di una donna padrona di sé e del proprio diritto al pensiero, quanto a una gabbia in cui la femminilità è oggetto e mai soggetto, strumento e mai fine. Dalle prigioni del mito alle gabbie del velinismo. Contro violenze, abusi, ostentazioni, mutilazioni o, più semplicemente, spettacolarizzazioni, molestie da grande e piccolo schermo mascherate da ambizioni, Lidia Bachis mette in campo un esercito di idee, prima ancora che di donne, armate della forza necessaria per non dare risposte, ma porre infinite nuove domande”.
Lidia Bachis è nata nel 1969 a Roma, dove vive e lavora. Ha frequentato la Scuola d'Arte "Alessandro Caravillani", ma la passione per le arti in generale, era già così forte nella sua vita così forte che decise di usarla come suo primo strumento di espressione. Ha vinto la borsa di studio presso la Scuola dell'Arte della Medaglia della Zecca dell'Istituto Poligrafico di Stato. Nel 2000 inizia ad esporre la sua arte sia in Italia che all'estero, mostrando il suo punto di vista al pubblico. Sue opere si possono ammirare presso la Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Arezzo, il Museo Internazionale delle Donne in Arte di Scontrone (L'Aquila), la Novosibirsk State Art Museum e il Maui, il Museo di Arte Contemporanea di Teano (Caserta). Esprime la sua passione per l'arte moderna attraverso i testi, dipinti, video e oggetti.
Tour Madou - European Commission
1 Place Madou B - Bruxelles