La mostra affronta il tema dello sciamanesimo siberiano. Caffettani, idoli, divinita' magico-religiose, tamburi, raffigurazioni degli spiriti adiutori degli sciamani sono oggetti-testimoni di un altro mondo da esplorare e su cui riflettere.
Il 28 novembre 2002 si apre al pubblico al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari la mostra Il Volo dello Sciamano. Simboli ed arte delle culture siberiane.
L'Esposizione, annoverata tra i Grandi Eventi del 2002-2003, affronta - per la prima volta in Italia il tema dello sciamanesimo siberiano. Caffettani, idoli, divinità magico-religiose, tamburi, raffigurazioni degli spiriti adiutori degli sciamani sono oggetti-testimoni di un altro mondo da esplorare e su cui riflettere. La mostra è il frutto dell'accordo culturale stipulato nel 1999 tra lo Stato Italiano e la Confederazione Russa.
La gran parte dei materiali proviene dal ©Russian Museum of Ethnography di San Pietroburgo, una delle più grandi raccolte di materiale etnografico - datate tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo - appartenenti ai popoli siberiani coinvolti nel complesso magico religioso sciamanico. Omaggio ai viaggiatori ed esploratori dell'Ottocento italiano, sono in mostra gli oggetti raccolti da Stephen Sommier (1848-1922) nella Siberia Occidentale nel 1883, conservati al Museo di Antropologia e Etnologia di Firenze.
"Siberia" è termine in lingua mongola. Vuol dire terra meravigliosa, un paese delle meraviglie, con grandi catene montuose e colline dorate, caleidoscopio odierno di etnie, tradizioni, religioni. La Siberia è conosciuta anche come terra delle aquile, luogo di nascita ed elezione - secondo i miti - del primo sciamano. A partire dalla fine del Settecento, il termine stesso di sciamano proviene dalla lingua di un popolo altaico, gli Evenki, che con la parola saman designavano il protagonista assoluto delle loro cerimonie religiose e dei riti di guarigione. La mostra presenta tre aspetti essenziali: l'ambiente, la figura dello sciamano con i suoi caffettani e accessori, la seduta di guarigione, come strumento per intervenire nel malessere fisico e psichico dell'individuo e del proprio gruppo etnico. Le modalità del viaggio attraverso l'axis-
mundi sono simboleggiate dall'albero fissato al centro dello spazio sacro riservato al rituale sciamanico. Inoltre la Mostra vuole anche richiamare l'attenzione sul rapporto con i fenomeni magico-religiosi presenti nella nostra cultura.
L'intera Esposizione è accompagnata dalla documentazione fotografica originale -datata tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento - proveniente dagli Archivi Fotografici Storici del ©Russian Museum of Ethnography e dal Museo di Antropologia e Etnologia di Firenze. Nel circuito espositivo sono presenti alcuni filmati sulle culture sciamaniche siberiane gentilmente concessi dall'Istituto Superiore Regionale Etnografico di Nuoro, e due film di ©Rai Educational, con regia di Giorgio de Finis, inoltre i documentari di Miháli Hoppál "Shamanism: Past and Present" (1994) e di Lajos Nádorfi e Miháli Hoppál "The Land of the Shaman" (1996).
Orario
Lunedì chiuso
dal martedì alla domenica e festivi
Ore 9.00-18.00
Biglietto d'ingresso
Euro 4 - ridotto Euro 2 per gruppi, minori di 18 anni, maggiori di 65
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