Figurazioni dall'Apocalisse di Marialuisa de Romans. Attorno all'Apocalisse l'artista ha condotto una lunga ricerca visiva; le parole spesso ermetiche del libro sacro si sono tramutate in innumerevoli immagini.
La Chiesa di San Stae a Venezia, dopo il Convento del Sacro Cuore di Trinità dei
Monti a Roma e il Palazzo del Vescovado di Narni, accoglie dal 12 maggio al 9
luglio una rassegna di particolare rilievo, che ben si adatta, in quest'anno di
Giubileo, all'edificio sacro seicentesco affacciato sul Canal Grande, che
presenta un interno dalle reminiscenze palladiane e una facciata barocca di
primo Settecento.
Sotto il titolo "Io sono l'Alfa e l'Omega" si sviluppa il mondo visionario
dell'Apocalisse, riletto, rivissuto e tradotto in immagini di grande suggestione
da Marialuisa de Romans, artista che giunge a questo appuntamento dopo
esperienze di grande levatura che l'hanno accreditata ai massimi livelli
nazionali e internazionali, con mostre e presenze in spazi espositivi di tutto
il mondo (da Venezia e Roma a Tokyo, Bombay, Colonia, Ginevra, Zurigo, New York,
Chicago, Rio de Janeiro, Città del Messico, ecc).
Attorno all'Apocalisse l'artista ha condotto una lunga ricerca visiva; le parole
spesso ermetiche del libro sacro si sono tramutate in innumerevoli immagini. I
bozzetti relativi a singole "letture", a frammenti della "parola", hanno via via
definito un percorso che si è completato in due grandi tele di trentadue metri
quadrati ciascuna che costituiscono il fulcro della mostra.
L'immersione nella visionarietà del racconto dell'apostolo Giovanni ha coinvolto
e sconvolto Marialuisa de Romans, che si è sentita intimamente pervasa dal
messaggio di salvezza in esso implicito e ha voluto indagarlo con gli strumenti
suoi propri.
".questo mio lavoro - ha scritto nel suo diario - è diventato assai più che
dipingere, è una chiamata dello Spirito Santo."
L'opera parte da lontano. Prende le mosse nel 1990 e nel 1991 da una profonda
rilettura dell'Apocalisse. Sensazioni, stimoli, visioni si accumulano sulla
carta (ecco i numerosi bozzetti), ma soprattutto dentro l'animo. Solo alla fine
hanno trovato sfogo nella pittura. I due teleri - Dall'abisso e L'Alfa e l'Omega
- sono state per de Romans una vera e propria scommessa sulla sua capacità di
comporre e di vivere figure e colori. Attorno ad essi la mostra propone altri
dipinti di analoga ispirazione, una trentina di bozzetti e studi preparatori,
che consentono di seguire l'iter creativo e di percepire la profondità di
rapporto che si è instaurata tra l'artista e il testo sacro.
Organizzata dall'Associazione Culturale Arte Communications e dalla "Trimarchi
Arte Moderna" di Bologna, mette in evidenza la grande capacità di Marialuisa de
Romans di coniugare figurazione e astrazione, ponendosi come momento riassuntivo
della sua ricerca che non si è mai fatta condizionare dalle mode o dalle
tendenze del momento. Per chi non la conosce questa sarà l'occasione di una
scoperta; per chi invece l'ha seguita nelle prove che si sono succedute negli
anni sarà questa un'ulteriore conferma delle sue capacità coloristiche e
compositive.
La rassegna verrà inaugurata venerdì 12 maggio alle ore 17.00 e resterà aperta
fino al 9 luglio tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle ore 10.00 alle 19.00.
Sarà accompagnata da un catalogo pubblicato da Edizione Bongiovanni, introdotto
da Mons. Gianfranco Ravasi, Prefetto della Biblioteca Ambrosiana di Milano.
Conferenza Stampa: Venerdì 12 maggio ore 11,30 Chiesa di San Stae
Luogo: Chiesa di San Stae, Venezia
Organizzazione: Arte Communications
Promotori: Mariagrazia Trimarchi e Patrizia Sturiale Trimarchi della TRIMARCHI ARTE MODERNA di Bologna
Patrocinio: Curia Patriarcale, Regione del Veneto, Comune e Provincia di Venezia
Progetti e Allestimento: Arch. Julian Vertefeuille
Volume: "Io sono l'Alfa e l'Omega" Edizioni Bongiovanni
Introduzione: Mons. Gianfranco Ravasi
Orario: Feriale e festivo, Orari 10.00-19.00 Lunedì chiuso
Inaugurazione: Venerdì 12 maggio, ore 17.00
ARTE COMMUNICATIONS
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