Si rinnova la collaborazione tra l'artista e Ennio Morricone, il titolo della mostra, 'Veni Sancte Spiritus', riprende il nome del componimento scritto per lui dal musicista. Nei dipinti Manfredini sceglie il buio e la luce come mezzi per rappresentare autoritratti e corpi che emergono da fondi scuri fermati nell'estasi di un momento, i suoi disegni e collages indagano il tema della Trascendenza.
Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea presenta negli spazi della galleria di Milano la mostra
personale di Giovanni Manfredini “Veni Sancte Spiritus”.
In quest’occasione si rinnova la collaborazione tra l’artista e Ennio Morricone, nata a partire dalla serata
in cui le opere di Manfredini hanno incontrato la musica del Maestro all’interno della chiesa di Santa
Maria del Popolo a Roma.
“Veni Sancte Spiritus”, infatti, riprende il nome del componimento musicale scritto da Morricone in
relazione ai lavori di Manfredini e agli scritti di Arnoldo Mosca Mondadori, raccolti all’interno del
progetto editoriale ESTASI.
Questo spirito estatico si rinnova ora a Milano nella galleria Scognamiglio, dove viene presentata
l’essenza del lavoro di Manfredini che, ancora una volta, sceglie il buio e la luce come mezzi della sua
rappresentazione.
Il percorso espositivo ospita sfere luminose che galleggiano nell’oscurità, le ESTASI, l’opera VIVI atta
a ricucire il passato dell’artista con il suo presente, due autoritratti e quattro corpi che emergono da
fondi bui fermati nell’estasi di un momento: figure assolute e al contempo estremamente fisiche,
sospese nella perenne dicotomia tra spirito e materialità.
La mostra presenta inoltre quattro disegni a grafite e collages che indagano il tema della Trascendenza,
raffigurando corpi umani che riprendono immagini di crocefissioni classiche e alcune carte bruciate che
si configurano come riferimento spirituale alle Sette Opere della Misericordia del Caravaggio che
l’artista interpreta come sette nature morte, inondandole del suo buio pittorico.
Le opere di Giovanni Manfredini presentano quindi un linguaggio assoluto e totalizzante che,
mantenendo espliciti rimandi all’arte sacra, si pone al di fuori del tempo e dello spazio proprio perché
aspira al luogo dell’esistenza. La tensione e la forza vitalistica del lavoro dell’artista, pur esprimendo
sentimenti forti, non si vuole rinchiudere nella dimensione del dolore ma tende a dare vita ad immagini
che possano così “respirare”.
La presenza, la sera dell’inaugurazione, del Maestro Morricone rappresenta poeticamente la possibilità
di tramutare lo spazio fisico della galleria in un luogo fatto di aria e suono: all’arrivo del Maestro,
infatti, un coro intonerà un omaggio alle musiche sacre e profonde del suo repertorio.
Giovanni Manfredini (1963) vive e lavora tra Modena e Milano. È stato scelto per rappresentare il nostro Paese al
Padiglione Italia della 54 Biennale di Venezia. Tra le mostre recenti si posso annoverare le personali presso la chiesa di
Santa Maria del Popolo a Roma, alla Galleria Nove di Berlino, alla Werkstatte Galerie sempre a Berlino e presso la
Kunst Depot Galerie Henze e Ketterer a Berna.
Inaugurazione 23 maggio 2011, ore 19
Mimmo Scognamiglio artecontemporanea
corso di Porta Nuova, 46/b - Milano
orario: lun-sab 15-19.30
ingresso libero