L'Allieva. L'opera di De Michele si presenta come un'immagine performativa in continuo movimento. "I due interpreti, la donna e il suo arcolaio, sono i silenziosi testimoni di una memoria, agita in soffici e delicate azioni."
La galleria Jerome Zodo Contemporary è lieta di presentare L'Allieva, la nuova opera performativa della giovane artista italiana Fiammetta De Michele, nella suggestiva cornice milanese dello spazio di Philippe Daverio, in Piazza Bertarelli 4, nella serata di giovedì 26 maggio 2011, a partire dalle ore 19.00.
Lo Spazio Philippe Daverio, di recente restauro a cura dello studio d'architettura mzj, dimora nella corte del secondo patio di un mirabile palazzo milanese, sensibile alla storia dell'antico edificio, lo spazio concede l'incanto di un'atmosfera fiabesca alla nuova opera performativa dal titolo L'Allieva della giovane artista Fiammetta De Michele.
Fiammetta De Michele libera ed avvolge in un opera in fieri, echi di un passato lontano, nella sua L'Allieva rianima l'ombra di fisionomie mitologiche ed antiche, un'immagine performativa in continuo movimento, che come tale resta nei sepolcri delle attese e delle distanze.
I due interpreti, la donna e il suo arcolaio, sono i silenziosi testimoni di una memoria, non imitata ma solamente agita in soffici e delicate azioni. Lo scenario coinvolge lo spettatore a ricamare una narrazione priva di spartito verbale, sospesa fra l'artificio e la veridicità di un sentimento; il dettaglio rimane il solo gesto compiuto da entrambi: mentre il filo scorre, il corpo livido di bianco avorio attende la voce del suo Maestro. Nella ricerca di un equilibrio mosso fra le due forme si compie il dialogo sempiterno, passato e presente convivono, le due anime si legano, condividono per un breve istante il loro essere ed il loro avvenire.
Il Maestro è Bruno Tessa, un artigiano tessile di Coazze (in provincia di Torino) rimasto fra i pochi italiani a saper intelaiare la canapa, un sapere molto diffuso nella zona della Val Sangone a partire dal 1700 ma interrotto tra gli anni 1950-1960, continua tutt'oggi nel lavoro e nella conservazione di questo antica tradizione.
Fiammetta De Michele, nata a Milano nel 1984, consegue il diploma di laurea in Arti Visive all'Accademia di Belle Arti di Brera nel 2009. Nei suoi lavori sfiora tutti i campi dell'esperienza estetica, come un unico tessuto sensoriale privo di distinzione mediale. Le sue opere rimandano ad ambienti surreali in cui l'essenza degli elementi si cela nella pelle del quotidiano, pronta per essere rivelata. Fotografie, video, installazioni e performances compongono un'analisi quasi semantica dell'epoca contemporanea, dai cambiamenti sociali alla crisi d'identità, come pure le riflessioni sul mondo che ruota intorno all'arte. Nella sua visione l'immagine femminile diviene l'archetipo di un nuovo modello spirituale, lontano da simboli e stereotipi. Nel 2008 ha partecipato al live-performance “In Contemporanea” organizzato dalla Triennale di Milano con la Fondazione Wurmkos. Dal 26 febbraio al 15 maggio 2011 ha esposto nella mostra Handle with care, curata da Carolina Lio, al L.u.c.c.a, Lucca Centre of Contemporary Art. Da anni collabora al progetto della galleria milanese Avantgarden.
Performance: 26 maggio ore 19-21
Spazio Philippe Daverio
Piazza Bertarelli, 4 Milano
Ingresso gratuito