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9/12/2002

Zilla Leutenegger

Artopia Gallery, Milano

ARTOPIA ha invitato l'artista elvetica Zilla Leutenegger per un'esposizione personale da tenersi nell'autunno 2002. E' la prima volta che il suo lavoro viene mostrato in maniera significativa in Italia.
Zilla Leutenegger è una delle figure di punta della nuova generazione di artisti svizzeri. Usa diversi mezzi di espressione: video, installazione, disegno, animazione e performance. Tutti questi mezzi tendono a rappresentare le diverse sfaccettature di un unico tema: Zilla stessa. Ma lontano da esser circoscritto al suo personaggio sociale e psicologico unico, il lavoro rappresenta il mondo intimo, rêveur e immaginativo dell'artista con sempre leggera distanza o una certa ironia. Le finestre aperte sulla sua intimità diventano delle sfere poetiche dove ognuno può riconoscere sensazioni o sogni inconsci propri.
L'artista gode già da qualche anno di un largo sostegno e riconoscimento nazionale di cui sono esemplificativi le diverse mostre personali presso la galleria Kilchmann di Zurigo (1998, 2000, 2002), la galleria Stampa di Basilea (2001), il Musée d'art moderne e contemporain (Mamco, 2001) di Ginevra, e la presenza quest'anno alla sezione "Art Unlimited" della fiera di Basilea con l'opera "Hotel Forum"(2002). L'anno 2002 rappresenta forse un anno chiave nella sua carriera con evidente allargamento internazionale e la partecipazione ad innumerevoli mostre a carattere internazionale, citiamo le più importanti: Brownstone Spencer Gallery, NY; Centre pour l'Image contemporain, St Gervais, Geneva; New Museum, NY; Biennale Seoul at the Media City, South Corea.
Il progetto ideato da Zilla Leutenegger per ARTOPIA è basato sul tema della vita come "perpetuo provare". All'interno dello spazio della galleria, dall'architettura minimale solitamente molto spoglia, l'artista vuole portare un filo di vita, silenziosa, solitaria, forse anche leggermente triste. L'intero luogo verrà avvolto da un'atmosfera domestica, suggerita da alcuni elementi messi in scena. Al suo ingresso il visitatore sarà accolto nella penombra e dopo un momento di raccoglimento potrà immergersi nella magia del posto: un pianoforte è stato disposto al centro della stanza, i suoi tasti come per incanto si muovono da soli, e suonano una breve melodia, maldestramente composta, che come gli esercizi di un principiante, viene sempre continuamente ripetuta. Non lontano, in un angolo, una ballerina compie passi di danza in sintonia con la musica. In entrambi i casi Zilla apre le porte dell'atelier dell'artista e ci permette di assistere al processo della creazione.
Nello spazio adiacente, lungo un'ampia vetrata opaca, verrà proiettato un altro video, "In verso" (2002), che come indica il titolo giocherà sul tema del contrario, del dritto e del rovescio e di nuovo del lungo esercizio dell'apprendimento. Come un bambino che si diverte a scarabocchiare disegni, le parole di una canzone o le frasi che gli vengono in mente, il video mostrerà il filo leggero e giocoso di una matita invisibile che traccia lettere incerte alla rovescia e disegni sulla parete di vetro. Le parole accennate saranno leggibili a seconda che uno guardi da un lato o dall'altro della vetrata.

Le installazioni e il video "In verso" saranno creati appositamente per gli spazi di ARTOPIA.
Il progetto è realizzato con la collaborazione di Charlotte Mailler, curatrice indipendente svizzera, con il contributo del Centro Culturale Svizzero e con la sponsorizzazione tecnica di Griffa-Yamaha.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da ARTOPIA, costituito da una serie inedita di cartoline e da un testo critico di Charlotte Mailler. La pubblicazione presenta alcuni ritagli ispirati ad un recente soggiorno dell'artista in Italia.

opening > martedì 10 dicembre 2002 ore 18.30

durata mostra > sino all' 8 febbraio 2003

orario > da martedì a sabato dalle ore 15.30 alle 19.30

ARTOPIA 20135 MILANO VIA LAZZARO PAPI 2 T F +39 02 5460582

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