Ridotto del Teatro del Popolo
Castelfiorentino (FI)
Piazza Gramsci, 77
WEB
David Bastianoni
dal 30/11/2002 al 29/12/2002
WEB
Segnalato da

Simona Maggiorelli



 
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30/11/2002

David Bastianoni

Ridotto del Teatro del Popolo, Castelfiorentino (FI)

'Una mostra di prossima apertura e un libro, presto in uscita, che segnano la scoperta di un nuovo fotografo, che fanno finalmente conoscere al grande pubblico l'opera di un autore come non se ne conoscono in Italia, dove la storia della fotografia e' stata pesantemente segnata dalla retorica celebrativa di regime.' Gianfranco Arciero


comunicato stampa

Una mostra dal 1 al 29 dicembre al Ridotto del Teatro del Popolo di Castelfiorentino , una tavola rotonda con Francesco Guccini, Sergio Staino, Gianfranco Arciero, Paolo Chiozzi e la pubblicazione di un nuovo importante libro per approfondire la conoscenza del fotografo castellano.

'Una mostra di prossima apertura e un libro, presto in uscita, che segnano la scoperta di un nuovo fotografo', che fanno finalmente conoscere al grande pubblico l'opera di un autore 'come non se ne conoscono in Italia, dove la storia della fotografia è stata pesantemente segnata dalla retorica celebrativa di regime '. A parlare così della figura e della personalità di David Bastianoni è Gianfranco Arciero, docente di giornalismo fotografico alla Luiss e di storia e tecniche della fotografia presso il Dams dell'Università Roma Tre. E a sanzionare la felice scoperta di oltre 33mila foto uscite dopo lunghe operazioni di restauro e catalogazione dal Fondo Bastianoni concorrono, oltre a critici e studiosi italiani ( il cofanetto delle foto di David Bastianioni promosso dalla Banca di Credito Cooperativo di Cambiano e dal Comune di Castelfiorentino è stato premiato a Orvieto Fotografia 2002), anche fotografi e galleristi stranieri come il francese Pierre Jouve che sta progettando una mostra fotografica di Bastianoni a Parigi. E c'è già chi avanza paragoni importanti fra il realismo fotografico di Bastianoni, fra il suo bianco e nero scabro e insieme intenso e vibrante, e quello di un maestro indiscusso della fotografia come Henri Cartier Bresson. Sotto molti riguardi, poco importa se David Bastianoni (1900-1986) non uscì quasi mai dai confini della sua Castelfiorentino, le centinaia di ritratti di persone, di scene di lavoro e di vita toscana realizzati con la sua Leica rappresentano una formidabile storia per immagini degli anni bui in cui l'Italia precipitava verso la guerra e di quelli che seguirono, gli anni di speranza nella ricostruzione, della ripresa: un modo unico di raccontare la grande storia attraverso piccoli, intelligenti, squarci di microstoria.

Così, se la prima parte dell'antologica di Bastianoni, un anno fa, mostrava in suggestiva progressione cinematografica immagini drammatiche degli anni del fascismo e della guerra nella mostra che aprirà i battenti al Ridotto del Teatro del Popolo di Castelfiorentino il prossimo 1 dicembre si vedranno soprattutto scene di piazza, immagini di grandi manifestazioni popolari, scene di ricostruzione, ma anche e soprattutto straordinari ritratti individuali, la speranza e la vita reale di tutti i giorni raccontata negli sguardi della gente. Sguardi rubati, presi dalla strada, liberi dalla fissità innaturale della posa. In tutto più di 350 immagini che il figlio Roberto Bastianoni, (fotografo professionista e nome famoso nel mondo della moda) è riuscito con grande passione e dedizione a cavare dai grandi rulli di pellicola del padre rimasti avvolti per più di 50 anni.

'Fotografo che viveva di un altro lavoro, quello di sarto, con lo sguardo più rivolto alla sua Leica che alla Singer, David Bastianoni fu tutt'altro che un dilettante, si può considerare a pieno titolo una pietra miliare della nostra fotografia ' , racconta Gianfranco Arciero nell'introduzione al secondo volume di fotografie di Bastianoni adesso in uscita. 'David non ha soltanto attestato con sensibilità e fedeltà la memoria storica del paese ma ha fornito allo studioso di oggi e allo studioso a venire il significato autentico di precisi momenti e significativi passaggi della nostra società.- dice Arciero - La sua attenzione storico-documentaristica è caratterizzata da una straordinaria onestà intellettuale, requisito purtroppo non comune nella narrazione fotografica. Penso a quante volte David ha lasciato in tutta fretta il suo laboratorio e impugnando la sua fedele Leica si è portato sul posto dell'evento, quasi a dover rispondere del suo operato a un esigente committente. E David Bastianoni era committente di se stesso '.

E più in là Francesco Guccini, che- insieme a Roberto Bastianoni,a Marco Hagge a Sergio Staino a Paolo Chiozzi dell'Archivio fotografico toscano e allo stesso Arciero - sarà protagonista il 25 novembre di una tavola rotonda sul significato della fotografia di Bastianoni.'Guardo le foto di David e vedo una piccola storia di una piccola parte dell'Italia che poi vuol dire tutta Italia ', dice il cantautore emiliano, cultore e studioso di storia popolare , di recente insignito con la Laurea honoris causa dall'ateneo bolognese. 'Vedo una storia d'Italia catturata nei momenti topici della nostra esistenza. In quelle foto c'è tutta la vita di un paese durante un periodo che va dal fascismo al dopoguerra spiega Guccini - Ci sono i gerarchi e le divise della dittatura, ma anche le manifestazioni per la riconquista della libertà, i volti noti di Togliatti e Di Vittorio. La povera gente che si intreccia ai poveri grandi simboli di aspirazione a un benessere che verrà, le immagini di sport non ancora miliardari, e le feste i balli, le orchestre che a me, più o meno del mestiere, fanno una particolare impressione , con amplificazioni da pochi watt, un solo microfono , una vecchia chitarra di legno. Ma quello che mi colpisce di più sono i visi, le pose, frutto chiaramente di un'altra epoca, mentre da un manifesto elettorale occhieggiano foto di divi del cinema americano, altra razza, altro pianeta, distante anni luce da noi'. E di quei volti scrive, in una nota intima e personale, il fotografo Roberto Bastianoni: 'amici divisi dal tempo e dalla vita, amori promessi in un ballo sull'aia, guerre vinte e perdute e poi di nuovo speranze e passioni, tutto riappare chiaro e ringiovanisce chi lo ha vissuto e svela agli altri il senso di una storia sentita solo raccontare'.

Con la seconda mostra e con la pubblicazione del secondo volume di foto di David Bastianoni si conclude così la prima fase del progetto, 'ma il lavoro di diffusione e di conoscenza del fondo Bastianoni proseguirà ancora ' assicura Paolo Regini, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano. 'Il grande successo di pubblico e di critica che hanno riscosso il primo volume e la prima tranche della mostra' gli fa eco Laura Cantini, sindaco di Castelfiorentino 'ci incoraggia a proseguire nel progetto di valorizzazione di questo immenso patrimonio fotografico che poi più correttamente è patrimonio culturale tout court, fondamentale per lo studio della storia non solo locale".

La mostra antologica di David Bastianoni è al Ridotto del Teatro del Popolo di Castelfiorentino (Fi), dal 1 al 29 dicembre 2002. Apertura al pubblico: festivi, ore 10,30-12,30 e 16- 19. Feriali: ore 16- 19

Per informazioni: Comune di Castelfiorentino tel.0571- 686307 fax 0571-686387

Ridotto del Teatro del Popolo di Castelfiorentino (Fi)

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