Due sedi tra Bologna e Gambettola
Bologna

Nuova creativita' italiana
dal 30/5/2011 al 2/7/2011
mart-dom 15-20

Segnalato da

Mazzotta Ufficio Stampa




 
calendario eventi  :: 




30/5/2011

Nuova creativita' italiana

Due sedi tra Bologna e Gambettola, Bologna

Officina Italia 2. La mostra si pone nel solco delle Officine organizzate a partire da Officina Italia del 1997, cui hanno fatto seguito Officina Europa, 1999, Officina America, 2002, Officina Asia, 2004. La squadra curatoriale ha individuato 34 presenze tra cui Meris Angioletti, Alex Bellan, Davide Bertocchi, Alvise Bittente, Elena Brazzale, Jacopo Candotti, Roberto De Pol molti altri.


comunicato stampa

A cura di Renato Barilli, con la collaborazione di Guido Bartorelli, Alessandra Borgogelli, Paolo Granata, Silvia Grandi, Guido Molinari

La mostra si pone nel solco delle Officine organizzate dalla stessa équipe a partire proprio da una precedente Officina Italia, del 1997, cui hanno fatto seguito Officina Europa, 1999, Officina America, 2002, Officina Asia, 2004, tutte realizzate con ampio concorso della Regione Emilia Romagna, integrato da contributi delle amministrazioni locali ospitanti i vari settori del progetto, il quale infatti si è sempre caratterizzato per una natura policentrica, irraggiandosi dal capoluogo, Bologna, verso altre città dell’Est della regione. Anche questa volta il principale sostegno all’iniziativa viene dall’Assessorato regionale alla Cultura.
A oltre un decennio dal primo scandaglio, pare del tutto opportuno condurre un nuovo check-up sull’inesausta creatività dei nostri giovani: da qui il titolo della mostra, accanto a quello di Officina 2.

Volendo caratterizzare l’attuale situazione, si potrebbe fare ricorso alla nozione introdotta da Gilles Deleuze e Félix Guattari di plateau, ovvero di un bilanciamento tra opposti: il rigorismo dell’arte concettuale, col triangolo foto-scrittura-oggetto, accenna a stemperarsi in soluzioni più stimolanti e sensuose, che però si guardano dall’approdare a facili pittoricismi, senza peraltro disdegnare recuperi di motivi decorativi, molto adatti per usi di arredo urbano. Questo medesimo bilanciamento si registra tra soluzioni a due e a tre dimensioni: molte opere presenti in questa rassegna, infatti, muovono da progetti o tracciati esposti a parete, da cui però prendono lo slancio per andare a occupare lo spazio attiguo, occupazione che tuttavia avviene in modi leggeri e reversibili. Altri invece affrontano decisamente lo spazio aperto deponendovi come delle isole consistenti e cariche di stimoli. Insomma, tutte le dimensioni spaziali, dall’alto, dal basso, dalle pareti all’open space, sono inquietate, pungolate, con reattività pronta e incalzante, costituendo uno spettacolo sempre mobile e imprevedibile.
La squadra curatoriale ha individuato 34 presenze, alcune già ampiamente note e avviate verso un successo crescente, altre più inedite ma aggressive e incalzanti.

In quest’occasione il policentrismo tradizionale delle Officine si limita a due sole sedi, un ampio salone a Bologna, nell’ex convento cinquecentesco del Baraccano, nei pressi di Porta Santo Stefano, molto rispondente a installazioni site specific; e gli spazi di un ampio edificio di archeologia industriale, un ex cementificio ricco di stanze di vario formato e di tante altre possibilità suggestive, sito a Gambettola, dinamica cittadina nei pressi di Cesena. (Questo ampio e sorprendente contenitore è gestito da Angelo Grassi sotto il nome di Fabbrica.)

Le varie presenze, pur aperte a tutte le tecniche e modalità espositive, non si valgono del video, non già per ostracismo dei curatori nei confronti di questo mezzo, ma al contrario perché ogni anno esso è al centro di una manifestazione apposita presso il Dipartimento arti visive dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, denominato Videoart Yearbook, cui gli espositori interessati a questo strumento possono partecipare come parte integrante.

La mostra si inaugura in entrambe le sedi martedì 31 maggio (ore 12 a Gambettola, ore 18 a Bologna) e rimarrà aperta fino al 3 luglio. L’orario di visita della mostra in entrambe le sedi è 15-20 tutti i giorni tranne il lunedì (da confermare). Per chi viaggia in treno è possibile visitare entrambe le sedi nello stesso pomeriggio pur di farsi trovare in una delle due all’orario di apertura. L’ubicazione di entrambe è reperibile in www.google.it digitando rispettivamente Bologna Baraccano e Gambettola Fabbrica. Chi arriva alla stazione ferroviaria di Bologna può prendere gli autobus 32 o 33 (circolare esterna) scendendo a Porta Santo Stefano. Parcheggi auto si possono trovare in Via Dante e Piazza del Baraccano. La sede di Gambettola è accanto alla stazione ferroviaria.
Il catalogo, edito da Mazzotta, prevede due pagine a colori per ogni partecipante più saggi dei curatori e consueti apparati bio-bibliografici.

Elenco degli artisti
Meris Angioletti
Alex Bellan
Davide Bertocchi
Alvise Bittente
Elena Brazzale
Jacopo Candotti
Roberto De Pol
Elisabetta Di Maggio
Anna Galtarossa
Eloise Ghioni
Chris Gilmour
Nicola Gobbetto
Paolo Gonzato
Alice Guareschi
Giorgio Guidi
Antonio Guiotto
Kensuke Koike
Lisa Lazzaretti
Federico Maddalozzo
Laura Matei
Ignazio Mazzeo
Matteo Montani
Margherita Moscardini
Giovanni Ozzola
Marco Papa
Laurina Paperina
Chiara Pergola
Filippo Pirini
Diego Soldà
Francesco Spampinato
Alberto Tadiello
To/Let (Marinangeli/Placucci)
T-yong Chung
Giorgia Valmorri

Alcune e.mail per maggiori informazioni
renato.barilli@unibo.it
guido.bartorelli@unipd.it
fabbrica@angelograssi.it
molinariguido@alice.it

Enti promotori
Assessorato alla Cultura della Regione Emilia Romagna
Comune di Bologna, Quartiere Santo Stefano
Fabbrica di Angelo Grassi, Gambettola (Forlì-Cesena)
Con il patrocinio dell'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

Catalogo Edizioni Gabriele Mazzotta (96 pagine, 100 illustrazioni, € 30,00)

Conferenze stampe di presentazione:
- giovedì 26 maggio ore 11.30, Docva, Centro di documentazione per le arti visive: Milano, Via Procaccini 4
- lunedì 30 maggio, ore 11.30, Sala conferenze, Quartiere S. Stefano
Inaugurazione: martedì 31 maggio (ore 12 a Gambettola, ore 18 a Bologna)

Sala Museale del Baraccano
Quartiere Santo Stefano (via Santo Stefano 119) Bologna
Fabbrica
viale Carducci 113, www.angelograssi.it, tel. 0547.52115
Gambettola (Forlì-Cesena)
L’orario di visita della mostra in entrambe le sedi è 15-20 tutti i giorni tranne il lunedì
Ingresso libero

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