L'oggetto e' spesso presentato nella sua nuda secondarietà di ready-made, talvolta si avvale della primarieta' dell'intervento manuale dell'artista. (...) (Edoardo Di Mauro).
a cura di Edoardo Di Mauro
Dopo la personale di Corrado Bonomi la Fusion Gallery prosegue la sua programmazione stagionale nei locali di via San Agostino 17 con l'allestimento dell'artista torinese Matilde Domestico.
Matilde Domestico è, fin dai primi anni'90, autrice in grado di esprimere una poetica di assoluta originalità pur nell'apparente semplicità dei materiali e della tecnica usata.
L'ossessione formale dell'artista è centrata sull'uso eclettico e multiforme di un oggetto d'uso comune come la tazza, che rimanda ai riti della quotidianità e dell'immaginario infantile, ed è al tempo stesso manufatto costantemente presente nella nostra vita di tutti i giorni e, contemporaneamente, oggetto talvolta di culto e materiale da collezione.
Matilde Domestico predilige, per il suo inesauribile repertorio assemblativo, le tazze lievemente deformate all'origine, gli scarti di produzione, talvolta addirittura il materiale primario della lavorazione, i cosiddetti "sfridi", con cui dà vita ad opere che di pari si situano tra la dimensione del soprammobile per giungere a quella dell'installazione di ampie dimensioni che non si rado si cimenta con l'ambiente esterno, metropolitano o naturale. L'oggetto è spesso presentato nella sua nuda "secondarietà " di ready-made, talvolta si avvale della "primarietà " dell'intervento manuale dell'artista.
Si può ben dire, senza timore di smentita, come l'apparentemente semplice e disarmante lavoro della Domestico sia in realtà , ad una attenta fruizione, in grado di sintetizzare esemplarmente il clima di questa lunga stagione di passaggio tardo novecentesca.
Infatti, da un lato abbiamo l'inevitabile ed intelligente citazione delle esperienze delle avanguardie storiche, in particolare del dadaismo e della stagione pop, dall'altro un intelligente rimando a quella intima poetica del quotidiano che è certo una delle urgenze espressive dell'oggi, per quanto spesso esternata con modalità piatte e banali, ed ancora un concettualismo ironico e sagace, che si dipana con l'accostamento tra le installazioni ed i giochi linguistici correlati, figlio della migliore tradizione italiana e, per questo, in grado di meglio confrontarsi con un orizzonte estetico, nel bene e nel male, ormai globalizzato.
L'allestimento studiato per la personale alla Fusion Gallery è stato realizzato in collaborazione con Silvia Bianco.
Inaugurazione : mercoledì 4 dicembre 2002 dalle ore 19 alle 23
Apertura il giovedì ed il venerdì dalle 21 alle 24 o su appuntamento
Allestimento : Walter Vallini
Info : 335/63.98.351 335/66.40.053 347/87.50.263
Fusion Gallery via San Agostino 17 Torino