Dario Ballantini
Piergiorgio Baroldi
Donatella Baruzzi
Luisa Bergamini
Rosaspina B. Canosburi
Nirvana Bussadori
Capiluppi Silvia
Angela Maria Capozzi
Tamding Choephel
F. Romana Corradini
Marzia Corteggiani
G. Luca Cupisti
Teo De Palma
Anna Maria Di Ciommo
Laura Di Fazio
Marcello Diotallevi
Luigi Filograno
Roberto Franzoni
Fernando Garbellotto
Ferruccio Gard
Annamaria Gelmi
Luciano G. Gerini
Isa Gorini
Franca Lanni
Renata Petti
Bruno Larini
Pino Lia
Celina Spelta
Oronzo Liuzzi
Ruggero Maggi
Fabrizio Martinelli
Gianni Marussi
Alessandra Finzi
Renato Mertens
Simona Morani
Paolo Nutarelli
Clara Paci
Marisa Pezzoli
Benedetto Predazzi
Tiziana Priori
Antonella P. Giurleo
Dorjee Sangpo
Sergio Sansevrino
Roberto Scala
Gianni Sedda
Roberto Testori
topylabrys
Micaela Tornaghi
Monika Wolf
Il padiglione ideato e curato da Ruggero Maggi presenta le opere di alcuni artisti, prevalentemente italiani: installazioni multimediali site-specific dedicate al Tibet ed una grande rassegna di opere realizzate direttamente sulla Khata, la tipica sciarpa che in Tibet i monaci usano come forma di saluto.
Tibet: una nazione che evoca da sempre un sentimento religioso, mistico, di pace, una vitale
“centralina” spirituale per tutti gli esseri umani in contrapposizione con un paese confinante (ora
non più, visto che lo ha occupato da decenni) dal devastante materialismo consumistico.
Un Paese oppresso, la cui stessa cultura, la propria lingua rischiano di essere perdute per
sempre. Un paese schiacciato da un altro popolo vicino, anch’esso ricco di fascino e mistero. Ora
qualcuno desidera annichilirli entrambi, gettandone uno nel baratro della distruzione, sia fisica che
culturale e psicologica, abbruttendo l’altro con lo spettro della consapevolezza di stare per
compiere un terribile atto di sopraffazione condannato (non abbastanza) dalle altre Nazioni. La
Biennale veneziana da sempre offre l’opportunità ad ogni Paese di presentare le proprie realtà
artistiche più rappresentative con i Padiglioni Nazionali.
Padiglione Tibet, un’idea che nella propria semplicità racchiude una forte carica emozionale, è un
sogno, una chimera che non potrà, almeno per ora, trovare una collocazione ufficiale all’interno
della Biennale stessa per la semplice ragione che il Tibet non può essere riconosciuto come
Paese sovrano.
Tutto ciò naturalmente a livello ufficiale.
Credo che il sistema arte debba opporsi a tutto questo, usando i mezzi e le possibilità che la sua
stessa struttura le offre, rompendo gli schemi ed il muro di silenzio che da troppo tempo sta
rendendo vano ogni tentativo di aiuto al popolo tibetano. Mi piace definire questo progetto come
un evento parallelo alla Biennale stessa in quanto entrambe le iniziative (scusate per questo
abbinamento alla Davide e Golia!) viaggiano appunto su binari paralleli, senza mai potersi
incontrare, naturalmente finché il Tibet non venga riconosciuto ufficialmente come nazione.
Saranno presentate installazioni multimediali site-specific dedicate al Tibet ed una grande
rassegna di opere realizzate direttamente sulla KHATA, la tipica sciarpa che in Tibet i monaci
usano come forma di saluto. Padiglione Tibet un grande evento in cui sarà evidenziato il connubio
tra Arte Sacra Tibetana ed Arte Contemporanea Occidentale. Un sito in perenne costruzione sia
su web che nella realtà: durante i tre mesi della rassegna si alterneranno performances di teatro e
di danza contemporanea ad interventi di monaci tibetani.
Non mi illudo: so benissimo che questo mio progetto sarà solo una piccola goccia che però spero
possa contribuire a far traboccare il vaso colmo di indifferenza che, per ragioni inesplicabili, si è
creato intorno alla tragedia di questo meraviglioso paese dalle metafisiche vette.
Ogni padiglione nazionale è per sua stessa natura un grande contenitore d’arte.....mentre
Padiglione Tibet è già Arte nella sua concezione!
artisti partecipanti:
Dario Ballantini, Piergiorgio Baroldi, Donatella Baruzzi, Luisa Bergamini, Rosaspina B. Canosburi,
Nirvana Bussadori, Capiluppi Silvia, Angela Maria Capozzi , Tamding Choephel , F. Romana
Corradini, Marzia Corteggiani, G. Luca Cupisti, Teo De Palma, Anna Maria Di Ciommo, Laura Di
Fazio, Marcello Diotallevi, Luigi Filograno, Roberto Franzoni, Fernando Garbellotto, Ferruccio
Gard, Annamaria Gelmi, Luciano G. Gerini, Isa Gorini, Franca Lanni - Renata Petti, Bruno Larini,
Pino Lia - Celina Spelta, Oronzo Liuzzi, Ruggero Maggi, Fabrizio Martinelli, Gianni Marussi -
Alessandra Finzi, Renato Mertens, Simona Morani, Paolo Nutarelli, Clara Paci, Marisa Pezzoli,
Benedetto Predazzi, Tiziana Priori, Antonella P. Giurleo, Dorjee Sangpo, Sergio Sansevrino,
Roberto Scala, Gianni Sedda, Roberto Testori, topylabrys, Micaela Tornaghi, Monika Wolf.
inaugurazione : 4 giugno 2011 – ore 18.00
Spazio Art&fortE LAB c/o Palazzo Cà Zanardi
Cannaregio 4132 – Venezia
da Piazzale Roma o dalla Stazione Ferroviaria: vaporetto n°1 - fermata Ca’ d’Oro
orari : 10.00 – 18.00 chiuso il lunedì