Lo spazio milanese di Lia Rumma ospita due eventi: VB70 e VB MARMI. Al piano terra della galleria, in occasione dell'opening, si svolgera' la performance VB70. Una decina di modelle nude, statue-corpo dai movimenti parcellizzati e lentissimi, saranno in scena tra basi di marmo, blocchi di pietra grezza e sculture inedite raffiguranti corpi femminili per formare un unico, suggestivo, gruppo scultoreo.
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Vanessa Beecroft sarà protagonista di una doppia personale nelle sedi della Galleria Lia Rumma di Milano e Napoli.
Lo spazio milanese di Via Stilicone ospiterà due eventi: VB70 e VB MARMI.
Al piano terra della galleria, in occasione dell’opening, si svolgerà la performance VB70. Una decina di modelle nude, statue-corpo dai movimenti parcellizzati e lentissimi, saranno in scena tra basi di marmo, blocchi di pietra grezza e sculture inedite raffiguranti corpi femminili per formare un unico, suggestivo, gruppo scultoreo. Il rapporto tra la transitorietà del tempo, calibrato ma fugace, dell’azione performativa e la levigata immobilità delle sculture è il filo rosso che percorre, del resto, gli ultimi eventi creati da Vanessa Beecroft. Una svolta del tutto coerente con i progetti precedenti, che ha avuto inizio nel 2008, quando nell’abside della chiesa palermitana dello Spasimo, 27 modelle ricoperte di bianco si confondevano con 13 sculture in gesso dando vita a un tableau vivant ricco di algido pathos. Proseguita nei successivi lavori con la consueta attenzione per il dato formale, la svolta testimonia una nuova modulazione del rapporto con la storia dell’arte e il suo infinito bagaglio di suggestioni.
Ma quella della Beecroft resta anche un’indagine acuta sul corpo, la bellezza e l’identità femminile. Le tentazioni celebrative o di retorica monumentalità che si annidano nella preziosità dei materiali scelti, sono corrose dalla parzialità dolorosa dei frammenti, dal montaggio quasi come un collage dei vari inserti marmorei, dall’adagiarsi, elegante quanto instabile, delle sculture sulle colonne.
A completare l’evento, i piani superiori della galleria ospitano opere in marmo, frammenti e busti dai colori vividi. Sodalite blu, Macaubas azzurro, Lapislazzuli blu, Rosa Portogallo, Nero del Belgio, Statuario bianco, Onice verde e Rosso Francia incarnano quella intensità di variazioni e di scelte cromatiche con le quali l’artista tinge tutti i suoi ricercati impianti scenografici.
Un gruppo di sculture che fanno parte del progetto VB MARMI saranno presentate, dal 3 giugno al 27 novembre, alla Biennale di Venezia, alle Tese dei Soppalchi, all'esterno del Padiglione Italia. Al centro della personale di Vanessa Beecroft nella Galleria Lia Rumma di Napoli, che segue solo di qualche giorno la mostra milanese, le videoproiezioni di VB 66 e VB 67, realizzate dall’artista nel 2010, rispettivamente al Mercato Ittico di Napoli e agli Studi Nicoli di Carrara e i lavori fotografici, perlopiù di grandi dimensioni, tratti dalla prima performance.
Quando, a febbraio dello scorso anno, Vanessa Beecroft per VB 66 ha restituito per un giorno Palazzo Cosenza, sede del Mercato Ittico di Napoli, agli sguardi di un pubblico entusiasta e particolarmente numeroso, la città partenopea ha avuto in dono un “monumento transitorio”. 43 modelle interamente dipinte di nero, 21 calchi in gesso di donne a grandezza naturale e circa 60 frammenti anatomici hanno ordito una composizione complessa che ha occupato il centro dell’edificio su un insolito palcoscenico assemblato con i grandi tavoli in marmo e i banchi in metallo del mercato. In una perfetta complementarietà di naturale e artificiale, i corpi e i loro doppi ricoperti di una coltre di nero, particolarmente efficace nell’elevare il tono drammatico della scena, hanno rievocato le statue bronzee ercolanensi e i corpi ritrovati a Pompei sotto la cenere del vulcano, così come la fragilità del corpo e le sue mutilazioni.
Il confronto con l’antico e le sue forme ha assunto sfumature diverse e un’altra affascinante concretezza nelle opere tratte dalla performance VB 67.
Teatro dell’evento, realizzato nell’ambito della XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara, è stato lo Studio Nicoli, tra i più antichi laboratori di lavorazione del marmo della città toscana. I monumentali gessi e le modelle nude hanno costruito una rappresentazione dalla sacralità fragile e malinconica, dove la bellezza transeunte è stata matrice ed esito di ogni azione.
“L’accostamento forzato tra la vita e il calore delle modelle e il freddo e l’immobilità della pietra” – ha detto l’artista – ha messo in risalto la malinconia e il fascino della scultura”.
Ed è proprio la scultura il genere che recentemente l’artista ha preso ad esplorare e a “ridefinire” insieme alla pratica performativa, sempre più indagine e sintesi di quel terrain vague che unisce “le arti del tempo e arti dello spazio”. I video delle due performances VB 66 e VB 67 appaiono non a caso fitti anche di rimandi cinematografici: echi pasoliniani nella fissità del campo di molte inquadrature, atmosfere alla Antonioni nei silenzi inquieti e rarefatti delle modelle.
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A double personal exhibition devoted to the work of the artist Vanessa Beecroft will be held in the Lia Rumma Galleries in Milan and Naples.
The Lia Rumma Gallery in Via Stilicone, Milan will host two events: VB70 and VB MARMI (works in marble). On the ground floor of the gallery, the performance VB70 will be given to mark the opening of the exhibition. About ten nude models, body-statues with slow, fragmented movements, will perform among marble bases, blocks of uncut stone and new sculptures depicting female bodies, creating a single, striking sculptural group. The relationship between the transitory nature of the performance - calibrated yet fleeting - and the polished stillness of the sculptures is the common thread that also runs through the latest events created by Vanessa Beecroft.This turning point in her work is completely consistent with her previous projects which began in 2008 when, in the apse of the Church of the Spasimo in Palermo, 27 models covered in white mingled with 13 plaster casts, giving rise to a stunning tableau vivant imbued with icy pathos. By pursuing this theme in her subsequent works with her customary attention to formal detail, this turning point marks a new formulation of the relationship with the history of art and its infinite wealth of beauty and evocative power.
Beecroft also conducts an acute investigation of the body, beauty and female identity. There is a lurking temptation to strike a celebratory note or to create an atmosphere of rhetorical monumentality due to the preciousness of the materials chosen for the performance. However, this risk is shattered by the painful incompleteness of the fragments, the assembly of the various marble inserts that virtually become a collage, and by the way the sculptures are perched, elegantly yet precariously, on the columns.
To complete the event, the upper floors of the gallery contain works in marble, fragments and busts in vivid colours. Sodalite blue, Macaubas sky blue, lapis lazuli, Rosa Portogallo (Portuguese pink marble), Belgian black, Statuary white, green onyx and French red ochre embody the intensity of the variations and chromatic choices with which the artist tinges all her refined backdrops.
A group of sculptures that form part of the project entitled VB MARMI (VB Works in marble) will be presented from 3 June to 27 November at the Venice Biennale in the Tese dei Soppalchi, outside of the Italian Pavilion.
Opening: 7 giugno 2011, h 18 - 20.30
Galleria Lia Rumma
Via Stilicone 19 – Milano
Orari galleria: martedì-sabato 11-13.30, 14.30-19
ingresso libero