EX3 Centro per l'Arte Contemporanea
Firenze
viale Giannotti, 81/83/85
055 6287091
WEB
Marzia Migliora - Salla Tykka
dal 7/6/2011 al 10/9/2011
merc-dom 11-19, ven 11-22

Segnalato da

Davis & Franceschini



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Audio intervista:
Marinella Paderni



 
calendario eventi  :: 




7/6/2011

Marzia Migliora - Salla Tykka

EX3 Centro per l'Arte Contemporanea, Firenze

"Rada", il progetto ideato da Marzia Migliora per la sala centrale di EX3, prende spunto da una bandiera il cui segno grafico, nel Codice Internazionale dei segnali marittimi, significa 'Sospendete quello che state facendo'. Il progetto insiste sul significato simbolico del segno, proponendo uno spazio che chiede allo spettatore di concedersi un "tempo di tregua", come proposta di riflessione. Salla Tykka in White Depths, ispirandosi al pensiero dello storico dell'arte inglese John Ruskin, rintraccia nella ricerca spasmodica della perfezione, il desiderio capitalista di egemonia e controllo sulla natura, sull'uomo.


comunicato stampa

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EX3 Centro per l’arte contemporanea ospita, a partire da mercoledì 8 giugno fino all’11 settembre 2011, il lavoro di due artiste internazionali: Rada, progetto site-specific dell’italiana Marzia Migliora, a cura di Arabella Natalini, e White Depths, prima personale in uno spazio istituzionale italiano della filmakers finlandese Salla Tykkä, a cura di Marinella Paderni.

Marzia Migliora
Rada
A cura di Arabella Natalini

Il lavoro immaginativo e rigoroso di Marzia Migliora (Alessandria, 1972) si sviluppa attraverso un complesso processo di “scavo”, costituito da molteplici fasi di ricerca. A un primo momento di suggestione e fascinazione rispetto a elementi che possono provenire da fonti diverse, segue un procedimento di elaborazione e sedimentazione, in cui l’artista mette accuratamente a fuoco il progetto per dargli infine forma attraverso l’uso di un’ampia varietà di mezzi espressivi, che vanno dalla fotografia al disegno, dal video all’installazione.
Marzia Migliora si è formata come fotografa, realizzando principalmente progetti che riflettono sull’archivio, la memoria e la temporalità, per passare successivamente al video, come naturale continuazione e articolazione della sua ricerca. Della pratica fotografica viene mantenuta l’importanza attribuibile al punto di vista, come possibilità di esplorazione del quotidiano attraverso immagini e oggetti fruibili dallo spettatore, che lo conducono a immedesimarsi nell’esperienza proposta.

L’uso del linguaggio nell’opera dell’artista, attraverso la citazione testuale, è elemento espressivo ricorrente; sviluppato nelle tre dimensioni nei neon e nelle sculture o impiegato nella sua forma più immateriale in numerose installazioni sonore, amplifica suggestioni sempre connesse alla fragilità dell’individuo, al rapporto con l’altro e ai conflitti che lo abitano, all’ossessione e alla disfunzionalità. Pur sviluppati per mezzo di media diversi, i suoi lavori presentano un’identica matrice di ricerca: l’esplorazione della “relazione tra l’ambiente interno all’individuo e ciò che lo circonda” viene affrontata sia indagando la relatività della percezione, sia lavorando sulla forzatura dei limiti, fisici o psicologici, come possibilità di estensione delle nostre capacità.

RADA, il progetto ideato da Marzia Migliora per la sala centrale di EX3, prende spunto da una bandiera il cui segno grafico, nel Codice Internazionale dei segnali marittimi, significa “Sospendete quello che state facendo”. Mentre per i marinai questo simbolo costituisce un segnale preciso, interpretabile con azioni determinate, l’artista lo propone ora, sotto forma di opera, come invito aperto al pubblico. La bandiera rappresenta l’elemento di partenza per la realizzazione di un’installazione che ne ricrea colori e proporzioni: la croce blu si trasforma in una struttura percorribile, mentre il bianco delle quattro porzioni rettangolari viene restituito da una distesa di materiale di scarto. Il progetto di Marzia Migliora insiste sull’aspetto visivo e sul significato simbolico del segno, proponendo uno spazio di conciliazione che, nell’atto del suo percorrimento, chiede allo spettatore di concedersi un tempo materiale, quello necessario a compiere il percorso, e un “tempo di tregua”, come proposta di riflessione: un tempo che non si risolve nell’ozio, ma in una “pausa attiva, nel tentativo di risolvere, appianare, normalizzare, riconsiderare”.

Marzia Migliora è nata ad Alessandria nel 1972, vive e lavora a Torino.
Tra le principali mostre personali ricordiamo:
Quelli che trascurano di rileggere si condannano a leggere sempre la stessa storia (2009-2011), collezione permanente del Museo del ‘900, Milano; Forever Overhead (2010), Galleria Lia Rumma, Napoli; Forme nel verde (2009), San Quirico d'Orcia, Horti Leonini; My no man's land (2008), Art Agents Gallery, Hamburg; Bianca e il suo contrario (2007), Galleria Lia Rumma, Milano; Tanatosi (2006) Fondazione Merz, Torino; The Agony &The Ecstasy (2005), FACT, Liverpool e Download now, Italian Cultural Institute, London; Appassionata (2004), MART, Rovereto; Pari o dispari (2004), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Punto croce (2001), Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino.
Tra le mostre collettive: As Soon As Possible (2010), Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Firenze; Emerging Talents. Nuova Arte Italiana (2009), Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Firenze; Hopes & Doubts, cutting edge art between Lebanon and Italy (2008), The Dome, Beirut, Lebanon; Où? Scènes du sud: Espagne, Italie (2007), Portugal, Cerrè d'Art Nimes; La parola nell'arte (2007), Mart, Rovereto; Baroque and Neo-Baroque, DA2-Contemporary Art Centre, Salamanca, Aperto per lavori in corso (2005), PAC, Milano; Dimensione follia (2004), Galleria Civica d'Arte Contemporanea, Trento.

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Salla Tykkä
White Depths
a cura di Marinella Paderni

Tra le figure più interessanti nel panorama della videoarte internazionale, Salla Tykkä (Helsinki 1973) presenta un progetto filmico e fotografico nuovo dal titolo White Depths, dedicato all’immagine della bellezza come espressione del dominio sulla natura e del potere culturale nella storia delle società occidentali.

Ispirandosi al pensiero dello storico dell’arte inglese John Ruskin, fautore di un ideale romantico e etico della bellezza in contrapposizione al sentimento di superiorità imperialista dell’epoca tardomoderna, l’artista finlandese rintraccia nella ricerca spasmodica della perfezione, sublimata nel colore bianco, il desiderio capitalista di egemonia e controllo sulla natura, sull’uomo. Confrontando le conseguenze di quella cultura nell’immagine del presente, Salla Tykkä mostra le idiosincrasie che sono all’origine dei miti contemporanei e della nostra percezione della bellezza (una bellezza costruita, forzata, innaturale e addomesticata), come pure degli effetti delle false ideologie che hanno condotto al declino di un’epoca e di una cultura.

Victoria e Airs above the ground sono i due nuovi film del progetto che segnano un forte rinnovamento formale nell’estetica dell’artista, come pure nel suo linguaggio filmico. Abbandonate le atmosfere misteriose e travagliate dei primi video che l’hanno resa nota, oggi l’artista tralascia la narrazione delle inquietudini interiori per concentrare lo sguardo sulla coscienza del divenire delle cose. Il risultato è la definizione di un nuovo tipo d’immagine, più intimista e meditativa, sublime e malinconica, pur partendo dal dato della realtà. In Victoria, il soggetto del film è lo sbocciare nella notte di una ninfea gigante bianca di origine tropicale, innaturale prodotto di un innesto cromatico e di un adattamento ambientale nei freddi dell’Europa del Nord. In Airs above the ground sono i cavalli lipizzani, che nascono neri e diventano bianchi in età adulta, a comunicare un senso di perdita e di smarrimento di fronte a degli animali forzati a crescere secondo le ferree regole asburgiche di perfezione nei movimenti del dressage. Un gruppo d’immagini in bianco e nero, fotografie di alcuni fotogrammi del primo film di Tarzan, datato anni Trenta, completano il discorso della mostra.

L’esposizione è corredata da un catalogo bilingue in italiano e inglese sul progetto dell’artista con i testi della curatrice Marinella Paderni, del critico Tom Morton (curatore della Hayward Gallery di Londra, che ha ospitato una personale dell’artista nel 2010) e l’intervista di Lorenzo Giusti, curatore di EX3. Il catalogo è prodotto da EX3 in collaborazione con il FRAME di Helsinki (Finish Fund for Art Exchange).

Salla Tykkä è nata nel 1973 a Helsinki in Finlandia, dove vive e lavora.
Si è diplomata nel 2003 all’Academy of Fine Arts ad Helsinki. Dal 1996 lavora con la fotografia, video e film. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 2001.
Tra le sue ultime personali, ricordiamo: Norrköping Art Museum, Norrköping, 2009; City Gallery Wellington, Wellington, 2007; Chapter Gallery, Cardiff, 2006; S.M.A.K., Gent, 2006; De Appel, Amsterdam; Yvon Lambert Gallery, New York, 2006.
Ha partecipato a numerose collettive in musei e istituzioni pubbliche tra cui: la 17th Biennale of Sydney, Museum of Contemporary Art, 2010; Momentum, Moss, 2010; Sguardi da Nord - Reflecting with images, Galleria Civica di Modena, Modena, 2007; Tropico-Végétal, Palais de Tokyo, Paris, 2006; La Biennale di Venezia, Venezia, 2001.
Suoi films hanno partecipato a festival cinematografici internazionali come: 36th International Film Festival Rotterdam, Rotterdam, 2007; 21st Brest European Short Film Festival, Brest, 2006; Tribeca Film Festival, New York, 2003; International Short Film Festival Oberhausen, Oberhausen, 2003 and 2002.

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From Wednesday, June 8 to September 11, EX3 Center for contemporary art will host exhibitions of the work of two international artists: White Depths, the first solo exhibition in an Italian institutional space by Finnish filmmaker Salla Tykkä, curated by Marinella Paderni, and Rada, a site-specific project by the Italian artist Marzia Migliora, curated by Arabella Natalini.

Marzia Migliora
RADA

The imaginative and meticulous work of Marzia Migliora (Alessandria, 1972) develops through a complex process of “excavation” involving several phases of research. An initial interval of inspiration and fascination with elements from any number of sources is followed by a process of elaboration and sedimentation, during which the artist adroitly focuses the project, finally giving it form using a variety of expressive means ranging from photography to drawing, from video to installation.

Marzia Migliora trained as a photographer, primarily creating projects that dealt with archiving, memory and time, then moved to video as the natural continuation and evolution of her experimentation. Photography’s emphasis on point of view carried over into her video work, as a means of exploring everyday life through images and objects that the spectator might use, and that lead him to identity with the experienced proposed.

The artist’s use of language in the form of quotations from texts is a recurrent expressive element; developed in three-dimensional neon pieces and sculptures, or employed in its more immaterial form in numerous sound installations, it amplifies and feeds ideas regarding the fragility of the individual, the confrontational nature of relationships with others, obsession and dysfunction. Although developed using a variety of media, her works all remain faithful to the same matrix of research: the exploration of the “relationships between the individual’s interior milieu and that which surrounds him” is dealt with both by investigating the relativity of perception and by pushing physical or psychological limits as a means to expand our capacities.

RADA, the project conceived by Marzia Migliora for EX3’s central space, takes its cues from the graphic on the flag which, in the International Code of maritime signals, means “Stop what you are doing.” While for sailors this symbol represents a specific signal to be interpreted and reacted to with specific actions, the artist proposes it here, in the form of an art work, as an open invitation to exhibition visitors.

The flag represents the point of departure for the realization of an installation that recreates its colors and proportions: the blue cross is transformed into a traversable structure, while the white of the four rectangular sections becomes an expanse of cast-off material. Marzia Migliora’s project emphasizes the visual aspect and the symbolic meaning of the symbol, proposing a space of conciliation requires the visitor in the act of passing through it to allow himself ample time – enough to complete the actual viewing experience, and a “downtime” as a moment of reflection, time that is not mere idleness, but an “active pause, an attempt to resolve, to sort out, to normalize, to reconsider.”

Marzia Migliora was born in Alessandria in 1972, and lives and works in Turin.

Her major solo exhibitions include:
Quelli che trascurano di rileggere si condannano a leggere sempre la stessa storia (2009-2011), permanent collection of the Museum of the 20th Century, Milan; Forever Overhead (2010), Galleria Lia Rumma, Naples; Forme nel verde (2009), San Quirico d'Orcia, Horti Leonini; My no man's land (2008), Art Agents Gallery, Hamburg; Bianca e il suo contrario (2007), Galleria Lia Rumma, Milan; Tanatosi (2006) Fondazione Merz, Turin; The Agony &The Ecstasy (2005), FACT, Liverpool and Download now, Italian Cultural Institute, London; Appassionata (2004), MART, Rovereto; Pari o dispari (2004), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Turin; Punto croce (2001), Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Turin.

Selected group exhibitions: As Soon As Possible (2010), Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Florence; Emerging Talents. Nuova Arte Italiana (2009), Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Florence; Hopes & Doubts: cutting edge art between Lebanon and Italy (2008), The Dome, Beirut, Lebanon; Où? Scènes du sud: Espagne, Italie (2007), Portugal, Cerrè d'Art Nimes; La parola nell'arte (2007), Mart, Rovereto; Baroque and Neo-Baroque, DA2-Contemporary Art Centre, Salamanca, Aperto per lavori in corso (2005), PAC, Milan; Dimensione follia (2004), Galleria Civica d'Arte Contemporanea, Trento.

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Salla Tykkä
White Depths

One of the most interesting figures in the international video art panorama, Salla Tykkä (Helsinki 1973) presents a new film and photographic project entitled White Depths, dedicated to the image of beauty as an expression of dominion over nature and the cultural power of history in western societies.

Inspired by the ideas of the English art historian John Ruskin, proponent of a romantic and ethical ideal of beauty at odds with the late-modern era Imperialist sense of superiority, the Finnish artist traces the spasmodic pursuit of perfection - sublimated in the color white – back to the capitalist desire for hegemony and control over nature and over man.

Juxtaposing the consequences of that culture with the image of the present, Salla Tykkä highlights the idiosyncrasies that lie at the origins of contemporary myths and of our perception of beauty (a constructed, forced, unnatural and domesticated beauty), as well as the effects of the false ideologies that led to the decline of an era and a culture.

Victoria and Airs above the ground are the two new films that make up the project, and mark a significant revamping of the artist’s aesthetic, as well as her filmic language. Having abandoned the mysterious and tormented atmospheres of the early videos that made her name, today the artist has set aside her narration of interior unease to focus her gaze on the consciousness of the evolution of things. The result is the definition of a new type of image, more introspective and meditative, sublime and melancholic, even though based on an aspect of reality. In Victoria, the subject of the film is the nocturnal blossoming of a giant tropical white water lily, the unnatural product of chromatic grafting and environmental adaptation to the wintry chills of Northern Europe.

In Airs above the ground, Lipizzaner horses – which are born black and turn white as they reach adulthood – communicate a sense of loss and bewilderment in regard to these animals forced to grow up conforming to iron-clad Hapsburg canons of perfection in the movements of dressage.

A group of black-and-white images, photographs of frames from the first 1930s film version of Tarzan, complete the exhibition’s discourse.

The exposition is accompanied by a bilingual Italian/English catalogue designed by the artist with texts by the curator Marinella Paderni, the critic Tom Morton (curator of the Hayward Gallery in London, which hosted a solo show by the artist in 2010) and an interview by Lorenzo Giusti, curator of EX3.

The catalogue is produced by EX3 in collaboration with FRAME of Helsinki (Finnish Fund for Art Exchange).

Salla Tykkä was born in 1973 in Helsinki, Finland, where she lives and works.

In 2003 she earned a diploma from the Academy of Fine Arts of Helsinki. Since 1996 she has worked with photography, video and film. She participated in the 2001 Venice Biennial.

Her recent solo shows include: Norrköping Art Museum, Norrköping, 2009; City Gallery Wellington, Wellington, 2007; Chapter Gallery, Cardiff, 2006; S.M.A.K., Gent, 2006; De Appel, Amsterdam; Yvon Lambert Gallery, New York, 2006.

She has participated in numerous group exhibitions in museums and public institutions, including: the 17th Biennial of Sydney, Museum of Contemporary Art, 2010; Momentum, Moss, 2010; Sguardi da Nord - Reflecting with images, Galleria Civica di Modena, Modena, 2007; Tropico-Végétal, Palais de Tokyo, Paris, 2006; La Biennale di Venezia, Venice, 2001.

Her films have been shown at international cinema festivals including: the 36th International Film Festival Rotterdam, Rotterdam, 2007; 21st Brest European Short Film Festival, Brest, 2006; Tribeca Film Festival, New York, 2003; International Short Film Festival Oberhausen, Oberhausen, 2003 and 2002.

Inaugurazione: 8 giugno 2011, 18.30
Saranno presenti le artiste

EX3 Centro per l'Arte Contemporanea
Viale Giannotti 81/83/85 Firenze
Orario di apertura: dal mercoledì alla domenica, dalle 11 alle 19, Venerdì fino alle 22. Chiuso il lunedì e il martedì.
Ingresso libero

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