Galleria del Cortile Archivio Sante Monachesi
Roma
via del Babuino, 51
06 3234475 FAX 06 36000480

Fabio Orlanducci
dal 6/6/2011 al 29/6/2011
lun-ven 15.30-19.30 e sab 10.30-13

Segnalato da

Galleria del Cortile Archivio Sante Monachesi



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Fabio Orlanducci



 
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6/6/2011

Fabio Orlanducci

Galleria del Cortile Archivio Sante Monachesi, Roma

Ho*me. In questa mostra di fotografie la realta' e' una serie di sei oggetti iperfamiliari: un tavolaccio, una porta, un armadio, due cassetti capovolti, una scala e un piccolo tavolo.


comunicato stampa

L’artista presenta, a meno di due anni di distanza un nuovo lavoro, riprendendo quell’indagine sulla realtà appartenente all’arte contemporanea che era già nel titolo del suo prima esposizione:’ Chandni Chowk from eight to ten o’clock.

Qui la realtà è una serie di sei oggetti iperfamiliari: un tavolaccio, una porta, un armadio, due cassetti capovolti, una scala e un piccolo tavolo. Disegni a gesso, grafite, matita d’argento, riprodotti e ingranditi su tela, su cui ancora l’autore interviene creando un terzo slittamento paradossale. Un corpo di lavori selezionati che continua l’esplorazione nel territorio filosofico creato tra i confini di pittura e fotografia, attraverso uno stretto rapporto tra nuovi e vecchi media. Alla fotografia è quindi lasciata la funzione di riproduzione e cambiamento di scala.

Lo specchio di Alice è qui la lente fotografica tra cui è passato il disegno originale che, cambiando dal piccolo al grande, slitta attraverso le categorie di dimensione, superficie, corpo. Come tutti i lavori ben riusciti (con una bella idea e uno svolgimento complicato il giusto), questo sfugge alle argomentazioni di coloro che lo vogliono decifrare e incasellare nel movimento postconcettuale o nel postmoderno. Il procedimento creativo, l’uso intrecciato di diversi media produce frammentazione dell’immagine. Il rimpicciolire, l’ingrandire, ma potremmo dire l’arrossire o il verdeggiare: tavoli di non definibile dimensione su cui si disegnano tazze di definibile dimensione, armadi aperti sormontati da case e panorami, porte aperte che diventano giochi infantili. In due parole: tutto questo slittamento e sovrapporsi di piani che non vediamo immediatamente, forse trasparenti, il crescere o rimpicciolire crea mappe fortuite e apparentemente semplicissime, oggetti-luoghi paradossi che sono i nostri oggetti quotidiani, la nostra casa. Il nostro appartenerci. Come un aiku inventato: ho*me.

Inaugurazione 7 gi2011 dalle 18 alle 21

Galleria del Cortile-Archivio Sante Monachesi
Palazzo Boncompagni Cerasi - Via del Babuino, 51 - Roma
Dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.30 e sabato mattina dalle 10.30 alle 13.00
ingresso libero

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