Ichea. La ricerca artistica di Monet scruta l'immaginario dalla cultura popolare e le arti applicate con lo scopo di trascenderne gli elementi attinti, sublimandoli.
a cura di Nicole Moserie
La ricerca artistica di Ryts Monet scruta l’immaginario dalla cultura popolare e le arti applicate con lo scopo di trascenderne gli elementi attinti, sublimandoli.
Tramite i suoi lavori riflette sugli spettri della contemporaneità, e con l’utilizzo di differenti tecniche e linguaggi aspira a raggiungere la sensibilità di chiunque.
Il titolo di questo intervento, realizzato appositamente per NEOHSPERIA e per la città di Treviso, è esplicito. ICHEA è “un’italianizzazione” del colosso Svedese che vende mobili e articoli per l’arredo, simbolo di soluzioni economiche standardizzate per un pubblico globalizzato.
Si tratta di un intervento artistico dall’approccio demagogico, che si serve del display nel quale si trova e del suo contesto specifico: tra le sette bacheche affacciate su una strada del centro città.
Posizione strategica per attirare gli sguardi della gente che passando di lì si trova, più o meno consciamente, a riflettere su un problema che va al di là di scegliere il prossimo acquisto.
Il protagonista di questo racconto, infatti, non è né una famiglia né una giovane coppia o l’impiegato modello che si è soliti incontrare nelle pubblicità, ma un clochard, o come la maggior parte direbbe: un “barbone”.
La mancanza di un tetto sotto il quale dormire è un’emergenza in espansione; nonostante le politiche cittadine cerchino di nascondere l’esistenza di questo fenomeno, facendo in modo di escludere queste persone dal tessuto urbano sicché l’intera società le ignori, esse esistono e lo stesso destino potrebbe capitare al nostro vicino di casa.
Un racconto cinico, di denuncia, con un esito grottesco all’italiana.
Le sorti non cambiano per i più indigenti; chi è costretto a vivere sulla strada è costretto a rimanerci.
Nicole Moserie
inaugurazione 7 giugno ore 19
Neohesperia
via Porta Carlo Alberto - Treviso