Camera16 contemporary art
Milano
via Pisacane, 16
02 36601423 FAX
WEB
Edgar Martins
dal 8/6/2011 al 22/7/2011
mar-sab 15-19

Segnalato da

Camera16




 
calendario eventi  :: 




8/6/2011

Edgar Martins

Camera16 contemporary art, Milano

This is not a House. L'artista analizza il risultato della crisi dei mutui con uno specifico lavoro relativo al crollo del mercato immobiliare americano e fotografa case, campi da golf, stazioni sciistiche, hotel e altri progetti di edifici abbandonati e non terminati.


comunicato stampa

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a cura di Serena Zacheo e Carlo Madesani

La parola greca Oikonomia (economia) deriva in parte da Oikos, che significa casa. Nel 2007 quando la crisi dei mutui raggiunse il suo apice, le due parole furono in conflitto l’una con l’altra. Nell'inverno del 2008, Edgar Martins (Portogallo, 1977) analizza il risultato di questa crisi con uno specifico lavoro relativo al crollo del mercato immobiliare americano e fotografa case, campi da golf, stazioni sciistiche, hotel e altri progetti di edifici abbandonati e non terminati. Il suo scopo è riunire diverse forme di architettura attraverso una congiunzione di inquietante realismo e finzione.

La serie “This is not a House” è un collage di differenti assemblaggi spaziali, di fasi in cui diverse narrazioni vengono racchiuse in un'unica immagine. Ritenuto da critici d'arte come tra i più toccanti lavori prodotti da un fotografo negli ultimi anni, non solo per la rilevanza del suo tema, ma per il modo in cui ci spinge a rivalutare la nostra comprensione e considerazione della fotografia e del suo fragile e difficile rapporto con il reale, la serie propone nuovi modelli per re-concepire e concettualizzare un particolare fenomeno e uno scenario moderno. Fissa un ricordo del tracollo finanziario e del fallimento che ha colpito la vita di molte migliaia di persone. Martins mira ad un effetto teatrale ed estraninte che pervade l’atmosfera e lo sfondo di ogni scatto. La fotografia ferma la narrazione della storia, lo sviluppo, è un progetto di stasi, condizione tanto temuta dalla modernità. Gli scatti sono la messa in scena di una bancarotta, il set di un film abbandonato: nulla si muove, si evolve. L’eleganza visiva, la resa accurata dei valori formali sono qualità non superflue e non in contrasto col tema in oggetto.

E' vero che l'infelice crisi impone al fotografo una sorta di responsabilità etica, tuttavia Martins non è mai stato un fotografo umanista, né un documentarista sociale. C'è freddezza e distacco in tutto il suo lavoro, una minuziosa ricerca della forma, di un’estetica asettica, una sorta di metafisica. E’ evidente la completa assenza della figura umana, che lascia un silenzio visivo e che rappresenta il vuoto e la perdita. Il paesaggio diviene in essere quando la figura umana perde il ruolo di soggetto o scompare del tutto. La profondità dell’assenza è agghiacciante: le strade, le strutture, gli interni sembrano perdere ogni materialità, sono pure forme senza contenuto e forse una mancanza ancora più grande sta nella perdita della nostra capacità di riconoscere questi luoghi. Il vero è diventato irreale, surreale, alieno.
(* liberamente tratto da This is not a house © Peter D. Osborne)

Edgar Martins è stato selezionato per rappresentare Macao (Cina) alla 54esima edizione della Biennale di Venezia.

---english

The subprime mortgage crisis, which has its roots in the closing years of the 20th century, became apparent in 2007. The crisis exposed pervasive weaknesses, as well as deep-rooted inequalities, within financial industry regulation and the global financial system.
In the winter of 2008, Edgar Martins produced a series of photographs related to the collapse of the US housing market.
He photographed abandoned homes, golf courses, ski resorts, hotels and other building projects in sixteen locations across six separate States. His interest lay in catalysing and reuniting fresh experiences of a new form of architecture by summoning a disquieting conjunction of realism and fiction. And fiction, as the writer Jacques Ranciére states is elementary to understanding the real.

This Is Not A House formed part of an assignment for the New York Times Magazine. The work became the focus of a heated debate due to Martins’ decision to digitally reshape a select few images.
Described as ‘arguably one of the most poignant pieces of work produced by a photographic artist in recent years, not only because of the relevance of it’s theme, but because of the way it propels us to reevaluate our understanding of photography and its fragile and difficult relationship with the real’, the series proposes new models for re-conceiving and conceptualizing a particularly contemporary phenomenon and landscape. It also remains a poignant reminder of the financial ruin and bankruptcy that struck the lives of many thousands of ordinary people.

Internationally recognised, Edgar Martins has received many awards for his work including the prestigious BES Photo Prize (Portugal), the inaugural New York Photography Award (Fine Art Category) in May 2008, the Terry O’Neil Award, and a Jerwood Photography Prize. More recently he was awarded a SONY World Photography Award as well as 1st Prize at the International Photography Awards (Fine Art Abstract Category). He has exhibited extensively throughout Europe and the United States in institutions such as PS1 MoMA, Belém Cultural Centre, the V&A, etc. Forthcoming exhibitions include a solo show at Museuda Electricidade (Lisbon) and a touring show of This Is Not A House which is scheduled to show at The New Art Gallery, Walsall and at The Wapping Project, London, amongst other venues.

Edgar Martins was selected to represent Macau (China) at the 54th edition of the Venice Biennale

Inaugurazione: giovedì 9 giugno ore 18.30

Camera16
via Pisacane 16 - Milano
orari: martedì - sabato / 15.00 - 19.00

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