In mostra 16 foto, uno slide show con proiezione di 120 fotografie accompagnate da un audio composto dallo stesso artista, un video di 6 minuti diretto e musicato dall'artista. Stefano Cioffi, lavorando come musicista e artista visivo, mette in contatto mondi artistici differenti.
a cura di Lorenzo Canova
La fotografia come strumento di connessione non solo tra il mondo e la sua rappresentazione, ma anche tra arti diverse che dialogano grazie a un autore capace di passare in modo rigoroso dalla musica alle installazioni, dalla scultura ai nuovi media tenendo uniti i diversi filoni grazie alla visione unitaria del proprio lavoro.
In Groundscape, dal 9 giugno al 24 luglio 2011 al Centro Culturale Elsa Morante di Roma, Stefano Cioffi si colloca in questo contesto allargato e composito, lavorando come musicista e artista visivo e mettendo spesso in contatto mondi artistici differenti con composizioni personali e originali fusioni, senza prescindere dalla diversità di ciascuna forma espressiva.
Groundscape si svolge nell’area espositiva del Centro Culturale Elsa Morante, una struttura polifunzionale realizzata di recente dall’Assessorato ai Lavori Pubblici e alle Periferie e gestita in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, con l’Assessorato alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani, con il XII Municipio, Biblioteche di Roma e con il supporto professionale e organizzativo di Zètema Progetto Cultura.
In mostra 16 foto, uno slide show con proiezione di 120 fotografie accompagnate da un audio composto dallo stesso artista, un video di 6 minuti diretto e musicato dall’artista. La cura dell’esposizione è dello storico dell’arte e critico d’arte Lorenzo Canova.
Gli scatti di Cioffi mettono in risalto linee che sembrano comporre pentagrammi nascosti negli spazi attraversati e vissuti nei suoi viaggi e nelle sue giornate in città. L’artista si avvicina così a paesaggi e a terre dove indovina segnali sfuggenti, evidenzia tracce lasciate sull’asfalto, supera pianure e montagne fino a ritrovare la vita metropolitana.
Le fotografie così concepite superano la semplice capacità di cogliere un dato attimo in modo meccanico per raggiungere territori differenti dove il suono e l’immagine entrano in una nuova forma di dialogo. Le forme delle scale e delle ringhiere, le luci delle finestre, le tegole di un tetto o i tubi di una serra, i tralicci e i cavi dell’alta tensione o le strisce pedonali compongono così i segni di un misterioso spartito nascosto e rivelato dalla macchina fotografica.
Sono scatti di un’artista che cerca l’armonia, gli accordi, le consonanze e le dissonanze che accompagnano l’ordine e il disordine del mondo, intuendo infine la misura misteriosa che indirizza la nostra percezione nello spazio, il canone che modifica le prospettive della visione interiore ed esteriore del mondo e rivela, infine, la musica segreta delle cose.
Ufficio stampa Zètema Progetto Cultura: Gabriella Gnetti, 06 82077305; 348 2696259; g.gnetti@zetema.it
Inaugurazione 9 giugno alle ore 17
Centro Culturale Elsa Morante
P.zza Elsa Morante (quartiere Eur Laurentino)
Orari: lunedì-venerdì 9-19, sabato 9-13. Sabato e domenica aperture straordinarie per programmazione eventi.
Ingresso libero