La mostra 'Vientos del exilio' conduce lo spettatore verso il confronto con l'ambiguita' della condizione dell'esilio. In esposizione opere pittoriche recenti e inedite ispirate alle suggestioni dei testi dello scrittore e poeta uruguaiano Mario Benedetti, composti durante gli anni del suo esilio.
Nel contesto del Bicentenario della Repubblica dell’Uruguay e a due anni dalla scomparsa del celebre scrittore uruguaiano Mario Benedetti, l’Ambasciata della Repubblica Orientale dell’Uruguay in Italia e l’Instituto Cervantes di Roma presentano “Vientos del exilio“, mostra personale dell’artista Ernesto Morales, in cui saranno esposte le opere più recenti e inedite di Ernesto Morales ispirate alle suggestioni dei componimenti poetici del celebre scrittore e poeta uruguaiano Mario Benedetti, composti durante gli anni del suo esilio.
La mostra Vientos del exilio ci conduce verso il confronto con l’ambiguità della condizione dell’esilio, il luogo della memoria e del tempo interpretati da Ernesto Morales in chiave quasi metafisica, la dimensione degli esseri esiliati, coloro che partecipano a quest’aspetto della condizione umana e che vivono simultaneamente il mondo sia come una terra straniera che come propria.
La ricerca pittorica di Ernesto Morales si contraddistingue fin dagli esordi per un forte impegno d’indagine sui temi legati alla memoria, alla distanza, all’identità, all’esilio, interpretati secondo una dimensione onirica e psicologica, utilizzando la pittura come medium preordinato alla rilettura dell’esperienza dello spostamento, fisico e mentale, che ogni individuo attraversa durante la propria esistenza.
Le opere di Morales testimoniano la necessità di rivivere gli spazi reali e immaginari e l’indefinita sospensione dei luoghi della mente attraverso l’interpretazione della memoria secondo una sintassi simbolica di elementi formali che si ricollegano al vissuto emotivo e all’immaginario onirico di ogni individuo.
Ernesto Morales
L’artista Ernesto Morales, giovane protagonista dello scenario artistico contemporaneo internazionale, nasce nel 1974 a Montevideo, Uruguay e si trasferisce dopo pochi anni a Buenos Aires. Attualmente vive in Italia e dal 2006 lavora tra l’Europa e il Sudamerica.
Dal 2004 ad oggi Ernesto Morales ha esposto in diversi paesi del Sudamerica e dell’Europa, tra cui: Argentina (Buenos Aires, Mendoza, Cordoba, Salta, Jujuy); Italia (Roma, Milano, Pisa, Napoli, Torino, Genova); Francia (Parigi, Bordeaux, Toulouse, Bayonne); Spagna (Madrid, Barcellona, Bilbao); Germania (Colonia).
Nel 2009 il Museo de Bellas Artes de Buenos Aires ha voluto dedicare a Ernesto Morales una mostra antologica che poi nel 2010 si è trasferita a Roma alla Scuderia di Palazzo Santa Croce - Istituto Italo Latinoamericano IILA. Nel novembre del 2010 è stata inaugurata nella città di Genova la grande mostra personale Le città dei ritorni, presso il Complesso Monumentale della Commenda di Prè, in occasione della stessa mostra è stato pubblicato il Catalogo Monografico Il Tempo della Distanza (Erga Edizioni).
Nel 1999 Morales ha ottenuto il titolo di Professore di Belle Arti e nel 2005 ha conseguito il Dottorato in Arti Visive presso l’Instituto Universitario Nacional del Arte. Parallelamente al suo percorso artistico, ha insegnato pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Buenos Aires di cui è stato anche Vice Direttore.
Opening martedì 14 giugno – ore 19
Instituto Cervantes di Roma
Piazza Navona, 91 – Roma
Orari d’apertura: Da martedì a venerdì: dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 21
Sabato e domenica: dalle 16 alle 21
Ingesso libero