Museo Diffuso della Resistenza
Torino
corso Valdocco, 4/a (Palazzo dei Quartieri Militari)
011 4361433, 011 4420780
WEB
Massimiliano e Gianluca De Serio
dal 20/6/2011 al 25/6/2011
mer, sab e dom 11-15.30-17, gio 20-21, ven 11

Segnalato da

Museo Diffuso Torino




 
calendario eventi  :: 




20/6/2011

Massimiliano e Gianluca De Serio

Museo Diffuso della Resistenza, Torino

Viene presentata la video-installazione 'Stanze', l'opera dei gemelli De Serio. Il film e' interpretato da alcuni giovani rifugiati politici somali a Torino, all'interno della caserma di via Asti. Oggi ne discutono con gli autori: Beatrice Merz, Lisa Parola, Elena Volpato e Suad Omar.


comunicato stampa

In occasione della mostra "Turin-Earth. Città e nuove migrazioni", viene proiettata al Museo, in anteprima torinese, la video-installazione "Stanze" di Gianluca e Massimiliano De Serio, che ha ricevuto la menzione speciale della giuria internazionale al premio "Italia arte contemporanea 2010" ed è entrata nella collezione del MAXXI di Roma grazie alla donazione della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

"Stanze" riprende, attualizzandola, la tradizione orale somala, in cui la poesia era lo strumento di dibattito pubblico e politico del paese, prima dell'avvento della scrittura negli anni Settanta.
Il film è interpretato da alcuni giovani rifugiati politici somali a Torino, all'interno di quella che è stata la loro ultima "casa": la caserma La Marmora di via Asti. Fondata durante il primo periodo coloniale italiano nel corno d'Africa, la caserma è poi diventata sede, durante il fascismo, della Guardia Nazionale Repubblicana, e qui si sono consumate torture dei partigiani prigionieri. Il processo del 1946 ha condannato diversi imputati fascisti che operavano in via Asti, che hanno però goduto di amnistia. La caserma è divenuta recentemente luogo di accoglienza dei rifugiati politici somali, protagonisti di "Stanze".

Grazie al contributo di Suad Omar, scrittrice, attrice e mediatrice culturale, è nato un lavoro collettivo, in cui i soggetti hanno interpretato in versi la propria storia, la condizione di sradicamento a cui sono costretti e l'inadeguatezza del nostro Paese ad accogliere i rifugiati. Gradualmente, sono arrivati a interpretare gli stralci del processo del '46 recuperati dopo un lungo lavoro di ricerca.
Nel film, la caserma è raccontata dai suoi ex-abitanti attraverso un percorso di sdoppiamento, storico ed esistenziale, mediante il quale i soggetti si sono fatti carico della nostra stessa storia e delle sue mancanze e allo stesso tempo hanno rielaborato le esperienze di sradicamento dai loro paesi d'origine attraverso lo strumento della propria cultura orale e poetica.

L'opera pone domande sulla situazione italiana di oggi, come terra spesso inadeguata all'accoglienza dei rifugiati. In questo senso dimostra come l'arte possa avere una funzione politica, laddove può creare uno spazio di dibattito pubblico, solo però se è in grado di mettere l'uomo al centro del discorso. Il lavoro di Gianluca e Massimiliano De Serio si inserisce quindi in una tendenza che si è consolidata nelle ultime generazioni di artisti (soprattutto all'estero e meno in Italia) ad affrontare tematiche di valenza sociale.

Gianluca e Massimiliano De Serio (1978) vivono a Torino e lavorano insieme dal 1999. Tra i riconoscimenti si ricordano: la pre-selezione agli Oscar per il Miglior Cortometraggio (2005), la candidatura agli European Academy Awards (2006), il Nastro d'Argento per il Miglior Cortometraggio (2004), il Nastro d'Argento per la Miglior Sceneggiatura di cortometraggio (2005), il Nastro d'Argento per la Miglior Produzione di cortometraggio (2006), due candidature al David di Donatello per il cortometraggio (2005 e 2006), la candidatura al Globo d'Oro (2005 e 2006).
Tra le mostre segnaliamo: No Fire Zone, Fondazione Merz, Torino, Bakroman, Ar-ge Kunst, Bolzano (2010); Videozone 4, The Center for Contemporary Art, Tel Aviv (2009); MAXXI, Premio Italia Arte Contemporanea, Roma (2010); Italian Open, Annet Genlink Gallery, Amsterdam (2009); The Psychology of the Pawn, Participant Inc. New York; Manifesta7, European Biennial of Contemporary Art, Trento (2008); T1. La Sindrome di Pantagruel, Fondazione Merz, Torino(2005).

Presentazione:martedi 21 giugno ore 18, sla conferenze del Museo. Ne discutono con gli autori: Beatrice Merz, Lisa Parola, Elena Volpato, Suad Omar

Repliche dal 22 al 26 giugno
mercoledì 22, sabato 25 e domenica 26: ore 11.00 -15.30 -17.00
giovedì 23: ore 20.00 e ore 21.00
venerdì 24: ore 11.00

In collaborazione con
a.titolo, Castello di Rivoli - Museo d'Arte Contemporanea, GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e contemporanea Torino, Euphon Communication S.p.A.

Museo Diffuso della Resistenza
corso Valdocco, 4/a - Torino
ingresso con il biglietto alla mostra "Turin-Earth": € 4,50 (intero) - € 3,00 (ridotto)

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