Collettiva di fotografia. In un mondo dove le immagini vengono costruite su un monitor, divorate, rubate, cinque artisti rispondono presentando opere che appartengono ad un altro mondo, quello della fotografia analogica.
A cura di Lucrezia Alessia Ricciardi
Artisti: Andrea Cecchettini, Angelo Cruciano, Marco Moscato, Matteo Rizzo, Ilaria Tariello
E’ una mostra diversa quella che si inaugura il 2 luglio
presso lo Studio Artistico Evasioni, in via dei Delfini a
Roma.
Perché quello che vedrete sarà un tuffo in un altro mondo.
Gli artisti che partecipano a questa collettiva hanno una
sola dea, la pellicola, e altri santi, gli acidi per lo
sviluppo e la stampa.
In un mondo dove le immagini vengono costruite su un monitor,
divorate, rubate, cinque artisti rispondono presentando opere
che appartengono ad un altro mondo, quello della fotografia
analogica.
Non vogliamo avventurarci nella polemica fra opposti -
digitale (s)contro analogica - questo è un viaggio fra i
dettagli. Fra carta baritata e sali d’argento, polaroid e
immagini che vengono fuori da una scatola di plastica con un
piccolo foro.
Le stampe che vedrete in mostra sono fatte in totale
autonomia, artigianalmente, dallo scatto fino allo sviluppo,
e alla stampa, in bagni illuminati da Lampadine Rosse.
Non è solo una mostra di giovani artigiani della fotografia,
è un percorso interiore che vuole trasportare lo spettatore
di qua,fargli sentire la luce che si riflette sulla carta e
sul nero profondo, lentamente, una fotografia non consumabile
rapidamente, guardare senza vedere.
Nella fotografia di Andrea Cecchettini, l’altro mondo è
quello che quasi sconfina in quei “freak” che Diane Arbus
così ossessivamente inseguiva. La mano in primo piano -
amputata - è quasi deformata, ancora più dolorosa con i neri
e i grigi che dominano la foto.
Angelo Cruciano invece mette l’accento su un altro mondo
ancora: quello dell’intimità dell’amore, quel microcosmo che
due persone formano, insieme. Pelle appena sfiorata dalla
luce, fermare un attimo che non tornerà mai più, consacrarlo
all’eternità, immortale.
Le lunghe stampe di Marco Moscato sono come delle immagini
rubate da un buco della serratura. La macchina stenopeica -
pinhole - cattura uno spazio ampio. L’architettura della foto
- un omaggio al cinema di Paolo Sorrentino - a metà fra una
Base Lunare Alpha e la desolazione della provincia, diventa
luminosa nella notte, lasciando spazio a una figura che
avanza, incerta, in una sera d’estate.
Il piacere, “La perfetta espressione logica dell’amante”, un
omaggio a Pessoa nelle passionali doppie esposizioni di
Matteo Rizzo, sensualissime piccole immagini dove fra fiori e
pelle, anima e corpo si parlano, in quel mondo che noi siamo
soliti chiamare “amore”.
E’ Ilaria Tariello, giovanissima e promettente fotografa
pontina, che esprime il punto di vista delle donne in questa
collettiva. Un Corpo/Uomo visto attraverso dei pezzi/scatti
appartenenti ad età diverse, messi in ordine cronologico
inverso, dalla fine (vecchiaia) all'inizio (giovinezza e
spensieratezza).
Alle foto di questi giovani fotografi, fanno da cornice le
sculture in tufo di Giulia Spernazza, opere esposte nella
personale “Spirito e Materia”. Fra tutte, “Essere Umano”,
premiata recentemente al concorso Roma Restyle.
Questa è Another World.
Un viaggio diverso, in una fotografia diversa.
Catalogo on-line disponibile dal 2 luglio su http://
www.totallyunnecessaryart.com/
Inaugurazione: 2 luglio 2011 ore 18:30
Studio Artistico Evasioni
Via dei Delfini 23, Roma.
Orari: Mar-Sab 10:30-13 15-18. Dom: 11-13 15-19
Ingresso libero