Sei ore per la mia testa. Una videoistallazione costituita da 365 fotografie incentrate sul tema della croce e della sua visualizzazione attraverso immagini conosciute, rintracciate da Guglielmi in tutte le esperienze del quotidiano.
Questa idea si materializza con una videoistallazione costituita da 365 fotografie, incentrate sul tema della croce e della sua visualizzazione attraverso immagini conosciute, rintracciate da Guglielmi in tutte le esperienze del quotidiano, in modo più o meno palese. A bilanciare il tutto la nuca dell’artista o ciò che tale parte del corpo sottintende. Anche questo lavoro rientra nel tema essenziale della sua ricerca, ossia la riflessione sul rapporto tra le tre dimensioni dello spazio e la quarta dimensione rappresentata dal tempo. Una sintetica analisi delle immagini viene effettuata dalle parole scritte da Giorgio Verzotti:
…rimaniamo colpiti dalla varietà delle occasioni di incontro con la croce. Ci sono le immagini che potremmo banalmente aspettarci, particolari di porte e finestre, due assi incrociate, due rametti secchi, ma ci sono anche incontri sorprendenti, come una superficie ordinatamente bucherellata o una siepe fitta di foglie, dove l’occhio la croce la deve formare da sé, osservando. Molte sono le croci date in negativo,quando cioè l’obiettivo si avvicina allo spazio che separa quattro piastrelle, quattro lastroni di un pavimento, o anche quattro diversi manifesti o avvisi stampati applicati ad una parete. E’ questa presenza in assenza del segno che risulta più interessante: l’artista trova la forma, la struttura anche dove non c’è, perché il vuoto vale quanto il pieno, il virtuale quanto il reale.
La nostra attenzione è attratta soprattutto da queste immagini, perché questo vuoto, questa croce solo intuita, come dice l’artista, vale come una invocazione, come un bisogno di trascendenza, ben rappresentato dal segno cristiano, che sorge dal flusso del quotidiano.
A questo bisogno, un artista risponde con l’ossessione, quella forza misteriosa che lo spinge a cercare dovunque segni, immagini, occasioni di significazione. Sarà presente in mostra anche un lavoro unico costituito da tredici libri d’artista dal titolo “ “ (2010), un modo di esprimersi che costituisce una parte importante della sua produzione.
A corredo della mostra una pubblicazione con i testi di Paolo Biscottini e Giogio Verzotti.
Nazzareno Guglielmi vive e lavora tra Milano, Cantia e la Toscana.
Tra le ultime mostre personali ricordiamo presso: Piccolo Teatro, Milano (2011), Università Statale, Milano (2011), Teatro Franco Parenti, Milano (2010), Studio Copernico-Fonderia Battaglia, Milano (2009), Teatro Instabile, Napoli (2008), Colophonarte, Belluno (2008), Cinémathequè Française, Parigi (2008), Grafio, Prato (2007); Easybox, Milano (2006); Galleria Pinta, Genova (2005); Studio Cristina Del Ponte, Locarno (2004); Veravitagioia, Napoli (2003).
Inaugurazione 5 luglio ore 19
Museo Diocesano
Corso di Porta Ticinese, 95 - Milano
Mart-sab dalle ore 19 alle ore 24, chiuso domenica e lunedi