Galleria Maniero
Roma
via dell'Arancio, 79
06 68807116 FAX 06 68807116
WEB
Fratelli d'Italia 4
dal 5/7/2011 al 19/7/2011
lun-ven ore 16-20 e su appuntamento

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Galleria Maniero



 
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5/7/2011

Fratelli d'Italia 4

Galleria Maniero, Roma

Un progetto espositivo articolato in otto mostre fino a novembre, per un totale di 60 lavori esposti. Protagoniste di questo appuntamento le opere di Bruno Benuzzi, Sarah Ledda, Antonio Sofianopulo.


comunicato stampa

I 150 anni dell’Unità d’Italia noi li festeggiamo così: con una mostra corale, un ambizioso progetto che vede coinvolti venti artisti, uno per ogni regione, scelti in base al loro luogo di nascita. Dalle Alpi alla Sicilia, sfileranno in galleria, in gruppi di tre, i lavori di Bruno Benuzzi (Sardegna), Enrica Borghi (Piemonte), Maurizio Cannavacciuolo (Campania), Adrea Chiesi (Emilia Romagna), Fabrice De Nola (Sicilia), Alberto Di Fabio (Abruzzo), Tamara Ferioli (Lombardia), Ettore Frani (Molise), Sarah Ledda (Valle d’Aosta), Tommaso Lisanti (Basilicata), Carla Mattii (Marche), Franco Passalacqua (Umbria), Simone Racheli (Toscana), Ascanio Renda (Calabria), Max Rohr (Trentino Alto Adige), Massimo Ruiu (Puglia), Serse (Veneto), Antonio Sofianopulo (Friuli Venezia Giulia), Francesca Tulli (Lazio), Corrado Zeni (Liguria).

Il progetto espositivo è articolato in otto appuntamenti, dal 25 maggio al 25 novembre, uno ogni due settimane. Di ogni artista saranno presentate due o tre opere a sua scelta, una terza sarà realizzata appositamente su un supporto della forma della regione di appartenenza, per l’ultimo appuntamento, che vedrà coinvolti tutti gli artisti, che uniti, pur nella diversità di stili, tecniche e linguaggi, ricomporranno la cartina della nostra nazione.

"Fratelli d'Italia" è un omaggio al nostro inno, alla nostra storia. Una testimonianza di fratellanza, una lunga e inconsueta passeggiata tra le pieghe dell’arte contemporanea del nostro paese. Pittura, scultura, installazioni, si susseguiranno, senza sosta, fino alla fine del 2011, più di 60 opere, attraverso le quali sarà possibile stabilire dialoghi e confronti, stimolare riflessioni e delineare nuovi e inaspettati orizzonti.

Protagonisti del quarto appuntamento sono Bruno Benuzzi (Sardegna), Sarah Ledda (Valle d’Aosta) e Antonio Sofianopulo (Friuli Venezia Giulia).


BRUNO BENUZZI (Argentiera 1951). Dal 1980 Benuzzi lavora incessantemente e con coraggio al recupero dell’immagine, giudicata tabù dai sostenitori dell’azzeramento della pittura, dai minimalisti, analitici, concettuali, modernisti a partire dagli anni ’70. I suoi sono paesaggi fiabeschi, visioni impossibili, fatte di esuberanti vegetazioni, curiose presenze animali che si materializzano su superfici vellutate ottenute grazie ad un’originale tecnica che ha inventato lui: smalto e farina setacciata, trattata come un bassorilievo. L’effetto è attraente. Un ricatto visivo perfetto. Porzioni d’infinito pronte a staccarsi dalle pareti, sulle ali di una brezza cromatica che non conosce l’oscurità..

SARAH LEDDA (Aosta 1970). Il suo pozzo delle meraviglie è il patinato mondo hollywoodiano e le sue dive anni ’50. Donne bellissime e irraggiungibili, in bilico tra il desiderio di emancipazione e la coazione alla dipendenza: dall’alcool, dagli affetti, dal successo, dalle luci della ribalta. Fragili creature immerse in un mondo dove tutto sembra facile, dove la vita ha il colore delle caramelle e il sapore dei primi baci. Ma è solo apparenza. Il cinema è artificio, un’illusione immersa in un mondo cinico e spietato che si alimenta d’inganni. Stregata ma non sedotta, Sarah Ledda mette in scena frammenti di vita delle grandi protagoniste del cinema per parlarci di qualcosa di più titanico, di una delle più epiche sfide con le quali, ogni donna, si misura nel corso della sua vita: realizzare se stessa.

ANTONIO SOFIANOPULO (Trieste 1955) Artista fuori dalle righe e dagli schemi, difficilmente inquadrabile in una corrente o in un gruppo, nel suo alfabeto pittorico fonde con equilibrio e sapienza oriente e occidente. Nato a Trieste, ma di origini greche - come De Chirico - Sofianopulo ama le atmosfere naturali. E come il grande maestro della Metafisica non contempla l’uomo. Come se fosse un di più non necessario; un elemento di disturbo che interferisce con la possibilità di penetrare i segreti delle cose. E se in De Chirico il mistero abitava nelle sue piazze deserte, arse dal sole, immerse in un silenzio assordante, in Sofianopulo l’enigma è custodito nella natura che popola i suoi dipinti, capace di sovvertire ogni regola e legge a favore della più sfrenata immaginazione.

Inaugurazione del quarto appuntamento mercoledì 6 luglio 2011 ore 18

Maniero associazione culturale
via dell’Arancio 79, Roma
Orari: da lunedì a sabato, dalle 16 alle 20 e su appuntamento
Ingresso libero

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