Accademia Nazionale di San Luca
Andrea Aquilanti
Paolo Canevari
Gianni Dessi'
Stefano Di Stasio
Lino Frongia
Mimmo Paladino
Alfredo Pirri
Ascanio Renda
Luigi Serafini
Marco Tirelli
Marco Anelli
Gabriele Basilico
Sandro Becchetti
Alessandro Natale
Francesco Zizola
Alessandro Anselmi
Santiago Calatrava
Pietro Derossi
Cherubino Gambardella
Ma0
Alessandro Mendini
Paolo Portoghesi
Franco Purini
Joseph Rykwert
Clorindo Testa
Toso-Giannetti
Antonella Anedda
Claudio Damiani
Marco Lodoli
Valerio Magrelli
Aurelio Picca
Giorgio Battistelli
Bruna Marchini
Alberto Becchetti
Franco Purini
Mostra sugli acquedotti romani, strutture che con la loro capacita' di costruire il paesaggio oltre la loro essenza tettonica e architettonica, mostrano la citta' di oggi nelle sue contraddizioni, nei suoi aspetti stabili e mutevoli, nella sua singolarita'. Il lavoro di artisti, architetti, poeti, fotografi e musicisti invitati dovrebbe consentire di vedere nel loro passato, presente e soprattutto futuro.
Trentadue tra architetti, artisti, fotografi, scrittori e poeti (da Santiago Calatrava a Mimmo Paladino, da Gabriele Basilico a Marco Lodoli, ecc.) ed il musicista Giorgio Battistelli.
A cura di Franco Purini con Bruna Marchini e Alberto Becchetti
Scendendo dai rilievi che circondano il settore sud-est del territorio laziale, gli acquedotti romani segnano l’orizzonte con la loro metrica rigorosa. Essi costituiscono una presenza che più di ogni altro elemento urbano e architettonico identifica non solo la Campagna Romana, ma anche gli insediamenti moderni e contemporanei che essa ospita, tra i quali vanno ricordati il sistema degli edifici di Cinecittà e il famoso Quartiere Tuscolano. Questi spettacolari ruderi, che si perdono nella lontananza come un'eco, alternando il pieno al vuoto, costituiscono tracce territoriali continue che pervengono alla scala geografica conferendo ad essa una dimensione eroica. Composti di una campata che si ripete all'infinito, gli acquedotti romani si propongono come un segno unitario nel momento stesso in cui si suddividono in una serie di cellule tutte uguali, rivelandosi per questo come interi e al contempo additivi. Convergendo su Roma queste strutture, che ispirarono Le Corbusier e molti altri architetti, disegnano sul suolo una serie di linee di forza che materializzano il rapporto di reciproca appartenenza tra la città e il suo intorno. Dipinti da più generazioni di artisti; rievocati con toni sorpresi e ammirati scritti da famosi scrittori; ritratti con forte immedesimazione da molti fotografi, a partire dal grande archeologo inglese Thomas Ashby, direttore negli Anni Trenta del Novecento della Scuola Britannica; protagonisti di memorabili sequenza cinematografiche, gli acquedotti romani sono una presenza costante nella storia di Roma, in particolare della sua multiforme periferia orientale.
Pensare una mostra sugli acquedotti romani significa leggere, attraverso la loro capacità di costruire il paesaggio oltre la loro essenza tettonica e architettonica, la città di oggi nelle sue contraddizioni, nei suoi aspetti stabili e mutevoli, nella sua singolarità. Assieme a una pluralità di ambiti relativi alla città gli acquedotti romani suggeriscono una ulteriore sfera di contenuti che comprende i temi del frammento, della vastità, del tempo, dell’acqua, una risorsa che sta divenendo sempre più rara e preziosa, oggetto in questi ultimi anni di complesse strategie globali. La mostra, che sarà inaugurata nella primavera del 2011, è ospitata da Cinecittàdue Arte Contemporanea situata nell’omonimo shopping mall, l’unico centro commerciale in Europa, inaugurato nel 1988, a contenere uno Spazio Espositivo permanente e che sorge vicino ad alcuni tra i più celebri acquedotti. Il lavoro svolto degli artisti, degli architetti, dei poeti, dei fotografi e dei musicisti invitati dovrebbe consentire di vedere nel loro passato, nel loro presente ma soprattutto nel loro futuro questi straordinari manufatti — il tufo viene dal fuoco dei vulcani, il travertino è un sedime dell'acqua sul quale a sua volta scorre l'acqua — nelle diverse ottiche dell’architettura, della pittura e della scultura, della video arte, della musica, della letteratura e della fotografia.
Bruna Marchini, Franco Purini
Assieme a una pluralità di ambiti relativi alla città gli acquedotti romani suggeriscono una ulteriore sfera di contenuti che comprende i temi del frammento, della vastità, del tempo, dell’acqua, una risorsa che sta divenendo sempre più rara e preziosa, oggetto in questi ultimi anni di complesse strategie globali.
Un tema suggestivo che in mostra sarà affrontato con le opere degli architetti Alessandro Anselmi, Santiago Calatrava, Pietro Derossi, Cherubino Gambardella, Ma0, Alessandro Mendini, Paolo Portoghesi, Franco Purini, Joseph Rykwert, Clorindo Testa, Toso-Giannetti; degli artisti Andrea Aquilanti, Paolo Canevari, Gianni Dessì, Stefano Di Stasio, Lino Frongia, Mimmo Paladino, Alfredo Pirri, Ascanio Renda, Luigi Serafini, Marco Tirelli; dei fotografi Marco Anelli, Gabriele Basilico, Sandro Becchetti, Alessandro Natale, Francesco Zizola e degli scrittori e poeti Antonella Anedda, Claudio Damiani, Marco Lodoli, Valerio Magrelli, Aurelio Picca. Protagonista della mostra anche la musica composta appositamente per l’occasione da Giorgio Battistelli.
Oltre le opere degli artisti, degli architetti e dei fotografi, in mostra sarà proiettato un video in cui i cinque poeti leggeranno i loro versi.
La mostra è accompagnata da due pubblicazioni:
il catalogo della mostra “Acquedotti Romani” a cura di Franco Purini, Gangemi Editore, con testi di Ilaria Giannetti, Daniela Lancioni, Francesco Moschini, Fulco Pratesi, Franco Purini, Gianfranco Toso, Alessandro Viscogliosi e Andrea Lucariello Zattera.
il libro “Acquedotti Romani - I Poeti”, Gangemi Editore, con poesie di Antonella Anedda, Claudio Damiani, Marco Lodoli, Valerio Magrelli e Aurelio Picca.
La mostra è allestita nello spazio espositivo Cinecittàdue Arte Contemporanea situato nell’omonimo shopping mall, unico centro commerciale in Europa a contenere uno Spazio Espositivo permanente, e che sorge vicino ad alcuni tra i più celebri acquedotti.
Coordinamento: Ilaria Giannetti, Gianfranco Toso
Inaugurazione: 7 luglio, ore 11:30
Cinecittàdue Arte Contemporanea
Via Palmito Togliatti 2 Roma
Orario: dal lunedì alla domenica, dalle ore 11 alle ore 19:30
Ingresso libero