Marina Ballo Charmet
Olivo Barbieri
Gabriele Basilico
Armin Linke
Carlo Valsecchi
Silvio Wolf
Marina Ballo Charmet, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Armin Linke, Carlo Valsecchi, Silvio Wolf. La mostra parte dalla considerazione che l'immagine, in fotografia, sia al contempo l'esempio della più grande liberta' concessa all'artista, ma anche una sorta di tirannia cui e' difficile sfuggire. A cura di Marco Meneguzzo.
Marina Ballo Charmet - Olivo Barbieri - Gabriele Basilico - Armin Linke - Carlo Valsecchi - Silvio Wolf
a cura di Marco Meneguzzo
La mostra parte dalla considerazione che l'immagine, in fotografia, sia al contempo l'esempio della più grande libertà concessa all'artista, ma anche una sorta di tirannia cui è difficile sfuggire. Per questo, nei cicli di lavoro di artisti che usano la fotografia talvolta si trova un segnale di insofferenza nei confronti delle proprie immagini, una specie di esaurimento e di volontà di cancellazione, di azzeramento, un desiderio di arrivare al punto zero dell'immagine, dove questa si forma o scompare.
Così, nei sei artisti italiani scelti per rappresentare questo atteggiamento nei confronti del proprio lavoro e dei propri soggetti, il tema è la ''sparizione'' dell'immagine: Marina Ballo Charmet ''entra'' a tal punto nei corpi dei suoi soggetti da rendere irriconoscibile il particolare ripreso; Olivo Barbieri col suo ''fuoco selettivo'' cancella i soggetti, riducendoli prima a massa e poi soltanto a luce colorata; per Gabriele Basilico si tratta di una sparizione ''storica'' - il luogo ripreso è completamente vuoto dei suoi abitanti al momento della ripresa -; Armin Linke, nel suo eclettismo voluto, in certi casi arriva a voler fotografare il ''nulla'', la materia impalpabile; Carlo Valsecchi annulla il peso degli impianti industriali che riprende attraverso la luce, la sovraespozione in sede di stampa dell'inquadratura; Silvio Wolf estremizza la questione indagando sul limite - concettuale e fisico - dell'azione chimica della luce.
Come si è accennato, questo avviene in modi e maniere diverse, a seconda della ricerca svolta e della personalità dell'artista, ma con un sentimento e un pensiero comuni: cancellare l'ammagine, quella su cui si è lavorato e si lavora da tanto, non è che un altro modo per definirla, per marcare il proprio territorio d'azione, per spiegare a se stessi e a chi osserva il senso, il peso e il significato dell'immagine stessa.
Inaugurazione: Giovedì 12 Dicembre - ore 19
Orari galleria: Ma-Sa 11.30-13/16-19.30
Spazio Erasmus Brera
Italia - Milano - Formentini, 10
tel 0286465075