Fast or Die. Sono esposte 10 fotografie originali tratte dal libro edito da Damiani che da' il titolo alla mostra, e due installazioni site-specific. Negli scenari di Mosca, Tokyo, Londra e delle principali aree metropolitane, Fakso ritrae le incursioni dei writer alternandole alla quotidianita' di chi frequenta le subway solo per spostarsi.
La galleria Patricia Armocida di Milano è lieta di presentare Fast or Die la prima mostra personale di Alex Fakso, inaugurazione martedì 7 Giugno ore 18.30.
Per l'occasione saranno presentate 10 fotografie originali tratte dal libro edito da Damiani che da' il titolo alla mostra, e due installazioni site-specific.
La mostra chiuderà il ciclo della galleria in via Bazzini 17; a settembre sarà infatti inaugurata la nuova sede di Milano in via Lattanzio 77.
Camera gestures
Il tema della sicurezza è uno dei principali argomenti della politica contemporanea. Il controllo e la sorveglianza dei sistemi infrastrutturali sono obiettivi fondamentali da raggiungere. La minaccia terroristica ha generato un monitoraggio ossessivo che dal ciglio stradale affonda l’occhio delle telecamere a circuito chiuso nel sottosuolo, dove i treni affollati corrono i rischi maggiori.
If you see something, say something recita l’avviso più ricorrente nella metropolitana di New York City: un sollecito a vigilare rivolto alla gente comune, che dopo gli attacchi di inizio millennio a treni e metropolitane sembra condannata a vivere nell’ansia.
La ricerca di Alex Fakso testimonia un sistema fragile e valicabile, in un’epoca dove tutto sembra sotto controllo. Ogni giorno, infatti, decine di adolescenti disgregano il concetto di sicurezza sotto forma di molteplici tag, da mezzo secolo dipinte sui vagoni.
In Fast or Die, il diaframma si stringe sul microcosmo della rete sotterranea. Non solo il termine underground torna a puntualizzare un aspetto marginale e trasgressivo delle giovani generazioni, ma in questo caso la parola coincide col campo d’azione. Negli scenari di Mosca, Tokyo, Londra e delle principali aree metropolitane, Alex Fakso ritrae le incursioni dei writer alternandole alla quotidianità di chi frequenta le subway solo per spostarsi.
Ma il lavoro di Alex Fakso va oltre la semplice documentazione e diventa un gesto parallelo a quello del writer; la preparazione, l’ingresso furtivo, l’attesa, l’azione e il completamento dell'atto fanno parte di una routine comune. Chi dipinge la condivide con il fotografo come se fosse complice della riuscita dell’opera. Per questa ragione gli scatti di Alex Fakso sono un arricchimento: documentano la disciplina estrema e sfuggente dei graffiti, ma soprattutto sottolineano come l’opera finale a volte è marginale rispetto all’esperienza stessa. Una performance individuale e radicale che solo pochi possono condividere, solo pochi riescono a ritrarre.
Andrea Caputo
Alex Fakso, persona di spicco nell'ambito street contemporaneo, approda nella fotografia all'età di 13 anni quando per immortalare i suoi “pezzi” sui treni si munisce di macchina fotografica. Da allora, Fakso non ha mai smesso di frequentare il mondo sotterraneo facendo parte del movimento Writing dai primi anni '90 e, allo stesso tempo, diventandone un diretto narratore.
Heavy Metal è il suo primo libro, un racconto fotografico racchiuso in più di 160 pagine che documenta stili e vicissitudini dell'universo graffiti trasportandoci in una dimensione sconosciuta e inedita.
Le foto di Fakso provengono da una ricerca interiore, dal cercare di trasformare i graffiti sui treni in uno stile fotografico ben delineato, che mirano a trasmettere con una foto tutta l'intensità dell'azione, cruda e schietta, illegale e clandestina. Heavy Metal è un libro che non solo mostra, ma narra un movimento culturale che vive nell'ombra, difficile da capire e immaginare.
Fast or Die è il nuovo progetto fotografico di Alex Fakso che vede la luce dopo quattro anni di viaggi in giro per il mondo, da Londra agli Stati Uniti, spingendosi fino alla Russia e al Giappone. Narrazioni metropolitane immortalate in 148 scatti: ritratti di persone che corrono, prendono la metro, dormono nelle banchine, si intrufolano nei tunnel.
Fakso segue i soggetti prendendo parte dell’azione, muovendosi con loro, seguendoli fino a riuscire a documentare attimi e momenti delle loro giornate creando così istantanee che racchiudono storie, dettagli, sensazioni. Questa volta Fakso allarga il suo campo visivo oltre i graffiti e traccia un quadro incisivo dell’ambito metropolitano abbracciando i soggetti che la abitano. Immagini di gente comune, persone qualunque immerse nel caos sotterraneo: Fast or die è una striscia fotografica potente che descrive il mondo attraverso le subway. Un reportage dell’underground contemporaneo.
Inaugurazione martedì 7 Giugno ore 18.30
Galleria Patricia Armocida
via Bazzini 17 Milano
Orario: dal martedì al sabato, 11.30-13.00 / 15.30-19.00
Ingresso libero