Nuovo ciclo di fotografie di grandi dimensioni realizzate al Museo di Pergamo di Berlino tra il 1996 e il 2001. E' il primo ciclo di Museum Photographs dedicato interamente ad un unico museo che racchiude opere architettoniche e scultoree dell'antichita' classica. I visitatori, immersi nel nitore delle grandi sale del museo, sono intenti a osservare statue e bassorilievi, facciate di templi e colonnati monumentali.
Le fotografie del Museo di Pergamo, Berlino 1996-2001
Con la collaborazione di Suzy Shammah.
Siamo felici di annunciare la mostra personale di Thomas Struth. Presenteremo il nuovo ciclo di fotografie di grandi dimensioni realizzate al Museo di Pergamo di Berlino tra il 1996 e il 2001. E' il primo ciclo di Museum Photographs dedicato interamente ad un unico museo, che racchiude opere architettoniche e scultoree dell'antichità classica, tra le quali il famoso altare di Pergamo con il fregio della Gigantomachia e la porta del mercato di Mileto. I visitatori, immersi nel nitore delle grandi sale del museo, sono intenti a osservare statue e bassorilievi, facciate di templi e colonnati monumentali.
Thomas Struth è uno dei massimi esponenti della fotografia di fine millennio. E' attualmente in corso una sua retrospettiva itinerante nei musei americani, che il 4 febbraio 2003 inaugura al Metropolitan Museum di New York.
L'artista tedesco è nato a Geldern presso Colonia nel 1954. Dal 1973 al 1980 è stato allievo di Gerhard Richter e poi di Bernd e Hilla Becher all'Accademia di Düsseldorf. Dalla fine degli anni Settanta comincia a ritrarre in bianco e nero il paesaggio urbano, in quanto scenario reale del quotidiano moderno. Con sobrietà e precisione l'occhio fotografico di Struth coglie nell'architettura composita e stratificata delle città la storia e i valori dei suoi abitanti, mostrandoci uno specchio fedele del subconscio collettivo.
Negli anni Novanta Struth estende la sua indagine ad altre tematiche. Lavora per serie o soggetti: paesaggi urbani e paesaggi naturali, interni di musei, facciate di chiese e ritratti. Ciascuno di essi viene accuratamente circoscritto, analizzato e caratterizzato. La serie più celebre é quella delle Museum Photographs (iniziata a partire dal1989): fotografie di grande formato di interni di musei, che ritraggono i visitatori mentre guardano le opere. Avvicinando le persone fotografate alle figure dipinte, Struth crea un dialogo intenso tra i due mezzi di rappresentazione, mettendo così in relazione pittura e fotografia all'interno della stessa immagine. Le sale di musei come il Louvre, la National Gallery o gli Uffizi vengono fotografate a colori, in grande formato, affollate di visitatori. L'artista osserva il pubblico che contempla i quadri, ritraendo così la condizione esistenziale dell'uomo confrontato con la propria immagine nell'opera d'arte.
Già dalla fine degli anni Ottanta le opere di Thomas Struth sono state esposte in importanti spazi pubblici e privati. I musei europei, americani e giapponesi hanno acquisito le sue opere. Tra le mostre più importanti ricordiamo le personali alla Kunsthalle di Berna e al museo di Yamaguchi nel 1987; al Portikus di Francoforte nel 1998; alla Renaissance Society di Chicago nel 1990; all'Hirschhron Museum di Washington nel 1992; alla Kunsthalle di Amburgo nel 1993, all'ICA di Boston e all'ICA di Londra nel 1994; alla Art Gallery of Ontario di Toronto e al Kunstmuseum di Bonn nel 1995; all'International Art Palace di Pechino nel 1997; al Carré d'Art di Nîmes e allo Stedelijk Museum di Amsterdam nel 1998; al Museum of Modern Art di Tokyo nel 2000; al Museo di Dallas e al Moca di Los Angeles nel 2002 e al Metropolitan Museum di New York nel 2003.
Immagine: Thomas Struth, Pergamon Museum 2, 2001
Inaugurazione: 14 gennaio 2003 ore 18.00
MONICA DE CARDENAS
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