Corpo di donna. Mostra personale. In esposizione una serie di disegni raffiguranti corpi femminili, realizzati dall'artista con l'inchiostro di China.
a cura di Tommaso Evangelista
Inchiostro di donna. Definire una figura partendo dalla sua dissoluzione è apparentemente una contraddizione; questa operazione è possibile però quando si usano come mezzi pittorici particolari inchiostri: nel caso di Caposiena è l’inchiostro di China la cui solubilità permette effetti chiaroscurali non altrimenti realizzabili.
Proprio nella solubilità del mezzo, e quindi del disegno, va trovata la cifra stilistica della pittrice, abilissima in sperimentazioni che puntano chiaramente verso l’espressione. A differenza di molta arte contemporanea post-figurativa che punta al disfacimento della forma attraverso la sua distruzione, nelle opere dell’artista non si percepisce mai l’abbandono disilluso della consistenza ma l’esaltazione di valori plastici ricercati innanzitutto nel corpo femminile. Le rotondità delle carni diventano superfici ambivalenti che accolgono segni e chiaroscuri filamentosi e che portano verso sintesi sensuali racchiuse in elementi ellissoidi.
La geometria delle curve si piega alla sintesi e il corpo, quale ultimo simulacro di materia, ritorna all’origine, ricapitolato in un sommario segno grafico e primitivo. Poche tracce di colore ma molti contrasti di parti chiare e scure mai delineate nettamente ma sempre lasciate nel vago per eccesso di campitura che rende il colore sfumato ed irregolare. In queste velature metalliche, che alterano i tratti somatici lasciandoli in una surreale vaghezza, a volte emergono esclusivamente linee, ovvero le strutture delle sagome non ancora campite.
Ecco allora che quelle sagome enigmatiche ed arcaiche, che risentono dei più svariati influssi (dall’arte africana e certe composizioni picassiane, dalle sintesi matissiane alle eccedenze scultoree di Moore, non tralasciando le trasfigurazioni pittoriche di Bacon), ritornano disegni, giocattoli di carta nelle mani del loro creatore. La donna, con le sue forme eccedenti ed amplificate, smarrisce la vuota sensualità contemporanea, frutto di un voyeurismo eccedente, per ritrovare nella semplificazione dei profili e nella bidimensionalità la propria natura di divinità ancestrale.
Corpo di donna e inchiostro di China si dimostra, con un pizzico di sorpresa, un perfetto connubio artistico in quanto ogni elemento è funzionale all’altro nella ricerca di un sottile equilibrio materico e formale.
(Tommaso Evangelista)
Inaugurazione: sabato 9 luglio 2011, ore 19.00
Ore 20.00 Live di percussioni con Enzo Murazzi e Mirko De Filippo
Officina Solare Gallery
Via Marconi 2, Termoli
Orari: 21.00 /23.00 tutti i giorni compreso festivi
Ingresso libero