Palazzo Te
Mantova
viale Te, 13
0376 323266 FAX 0376 220943
WEB
A Misura D'Arte 1972-1982
dal 9/6/2011 al 30/7/2011
15.30-17.30, mar-dom 9-17.30
0376 309332

Segnalato da

Studio Isabella Errani




 
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9/6/2011

A Misura D'Arte 1972-1982

Palazzo Te, Mantova

Premio Lubiam a Mantova. Una selezione delle opere premiate dalla manifestazione conclusasi nel 1982, di autori tuttora attivi e riconosciuti nel panorama artistico, non solo europeo. I dipinti fanno parte della collezione pubblica e privata della famiglia Bianchi, i lavori di Demetrio Casile, Ignazio Gadaleta, Maurizio Pellegrin, Aldo Spoldi, Massimo Giannoni, Mauro Sambo, Omar Galliani, Paolo Sandano, Pino Settanni - fra gli altri -, dialogano con quelle di artisti stranieri e 'padrini' come Josip Generalic, Graham Sutherland.


comunicato stampa

a cura di Renata Casarin

Lubiam celebra quest'anno il proprio centenario: un secolo di lavoro, di impegno e di successi, sotto il segno dell'eccellenza e del Made in Italy.
Lo slancio verso l'innovazione, la ricerca e la sperimentazione continua, la passione per l'artigianalità, hanno permesso all'azienda di raggiungere un simile traguardo, affermandosi in Italia e all'estero. Una realtà che non solo realizza prodotti di altissima qualità, ma che, fin dagli esordi, ha saputo produrre valore anche a livello sociale e culturale.
Oltre all'attenzione e al supporto per le persone che vi lavorano (l'azienda ha vinto nel 2009 la prima edizione del Premio Famiglia-Lavoro, grazie alle politiche di conciliazione attivate) sono da sempre nel DNA di Lubiam un legame fortissimo con il territorio Mantovano, nonché l'amore per l'arte e per la cultura: una vocazione che si è tradotta in molteplici attività, come la ristrutturazione del complesso domenicano di Susano, il restauro di tutte le 52 sculture polimateriche della Basilica delle Grazie, la valorizzazione e l'esposizione negli spazi aziendali dell’opera di Bolognesi. Non ultima, l'istituzione del Premio Lubiam, concorso sorto nel 1972 come “confronto di tendenze fra le Accademie di Belle Arti d’Italia”, un'iniziativa che avrebbe contribuito a
“far conoscere Lubiam, non solo dai Caroselli, ma, sull’esempio di Olivetti, anche per l’espressione di valori culturali e non solo commerciali. Soprattutto per questo abbiamo inventato, sviluppato, coccolato, sofferto, gioito questo Premio. Non cercavamo gloria, abbiamo avuto solidarietà e collaborazione in uno sforzo comune che aveva come obbiettivo un contributo puntuale e solenne alle vicende artistiche di una città che trova esattamente nell’arte i motivi essenziali della sua secolare notorietà” (Luigi Bianchi)

In cento anni di storia aziendale, ben dieci sono stati caratterizzati dal Premio che, dapprima nella suggestiva cornice di palazzo Te e dal 1976 nel Teatro Olimpico di Sabbioneta, ha raggiunto la statura delle maggiori manifestazioni d’Europa. Un periodo che ha visto avvicendarsi artisti destinati al successo, dagli italiani Demetrio Casile, Ignazio Gadaleta, Maurizio Pellegrin, Aldo Spoldi, Massimo Giannoni, Mauro Sambo, Omar Galliani, Paolo Sandano, agli stranieri Bernard Moulin, Bernard Baldet, Rudi Skocir, Darko Slavec, e ha visto la presenza di padrini illustri come Aligi Sassu, Josip Generalič, Hans Hartung, Graham Sutherland, Renato Guttuso.
Nell'anno del suo centenario, l'azienda ha quindi scelto di rendere omaggio ad una parte importante della propria storia, con la mostra “A Misura D'Arte - 1972-1982 Premio Lubiam a Mantova”, riportando una selezione delle opere degli artisti premiati, nella sua sede originaria, Palazzo Te, negli spazi della Sezione Gonzaghesca. Si tratta di un evento che vedrà l'arte contemporanea inserirsi in armonia nell'attuale esposizione dei pesi e delle misure gonzaghesche, per un risultato ricco ed inedito, fatto di contrasti e parallelismi, in un connubio tra la creatività al massimo della sua espressione e gli strumenti ideati invece proprio per interpretare e razionalizzare la realtà traducendola in termini scientifici.
A distanza di trent’anni, i dipinti esposti palesano la versatilità di un Premio che per molti giovani artisti ha rappresentato il primo riconoscimento pubblico e l’avvio di una fertile attività creativa.

La mostra “A Misura d’Arte 1972–1982 Premio Lubiam a Mantova” si inserisce nell’ambito delle manifestazioni promosse dalla Lubiam di Mantova in occasione del centenario della nascita di un’azienda che ha da sempre privilegiato il rapporto con la cultura e l’arte in particolare.
Il Premio Lubiam ne è una fulgida testimonianza: nato nel 1972 per volere di Luigi Bianchi jr. - da un’idea di Rino Bulbarelli – fino al 1982 ha promosso un evento capace di catalizzare l’attenzione del mondo accademico, critico, giornalistico non solo nazionale. In un tempo di crisi delle istituzioni e di messa in discussione del ruolo delle Accademie di Belle Arti, il Premio Lubiam si è posto l’obbiettivo di far dialogare i centri di formazione artistica prima italiana e poi straniera, mediante il confronto delle tendenze artistiche e la singolare unicità della cifra creativa degli studenti delle Accademie.
La giuria internazionale e la presidenza di una eminente figura artistica dell’arte del XX secolo ha garantito la centralità del lavoro, volto a incentivare la formazione artistica dei tanti allievi iscritti al concorso.

La mostra rende conto di una selezione delle opere premiate, che portano la firma di artisti tuttora attivi e riconosciuti nel panorama artistico non solo europeo. I dipinti fanno parte della collezione pubblica e privata della famiglia Bianchi, le opere di Demetrio Casile, Ignazio Gadaleta, Maurizio Pellegrin, Aldo Spoldi, Massimo Giannoni, Mauro Sambo, Omar Galliani, Paolo Sandano, Pino Settanni - fra gli altri -, dialogano con opere di maestri stranieri come Bertrand Moulin, Jean-Louis Espilit, Darko Slavec. La presenza di una selezione di dipinti dei “padrini” come Josip Generalic, Graham Sutherland, invera la statura del Premio Lubiam e mostra ancora oggi la centralità degli scopi prefissati dagli organizzatori della manifestazione mantovana, conclusasi nel 1982.

Il catalogo, a cura di Renata Casarin e edito da PubliPaolini, presenta le oltre trenta opere selezionate, con schede di analisi critica e approfondimenti concernenti gli autori, molti dei quali operano tuttora in un panorama internazionale. Il catalogo quindi rivisita la storia del Premio Lubiam, considerato ancora oggi dai maestri che allora vi parteciparono come allievi delle Accademie di Belle Arti italiane e straniere il primo riconoscimento pubblico di una lunga attività artistica. Rientrano nel catalogo e nella mostra anche artisti selezionati che, pur non risultando vincitori, si sono affermati nei decenni successivi per l'innovazione del loro linguaggio espressivo. Sono stati inseriti nel catalogo anche le voci dei cosiddetti padrini, come Sutherland, Generalič, Prassinos, per testimoniare la dimensione internazionale del Premio, aggiornato sui protagonisti dell'arte contemporanea del Novecento. Una testimonianza di Luigi Bianchi, ideatore del Premio Lubiam, restituisce il clima entro il quale si formò il concorso e rende conto delle ragioni della sua chiusura nel 1982.

L'iniziativa è promossa da Lubiam in collaborazione con il Comune di Mantova, con il Patrocinio della Provincia.

In calendario anche due appuntamenti serali, previsti per mercoledì 22 e giovedì 30 giugno 2011, alle ore 21.00, con visita guidata e tavola rotonda con artisti..

Per ulteriori informazioni:
Studio Isabella Errani via Telesio 17 – 20145 Milano tel. 02/87212962 errani.milano@isabellaerrani.com

La mostra inaugurerà venerdì 10 giugno alle 19.00, nell'ambito della manifestazione MANTOVA CREATIVA (www.mantovacreativa.it), e proseguirà fino al 31 luglio.

Palazzo Te Sezione Gonzaghesca
viale Te, 13 - 46100 Mantova
Orari
Lunedì: ore 15.30 – 17.30
Martedì-Domenica: ore 9.00-17.30
Biglietto di ingresso a Palazzo Te: intero euro 8,00: ridotto euro 5,00

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Aldo Andreani Architetto
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