Dario Agrimi
Mariantonietta Bagliato
Stefano Pando Cardaropoli
Stefania Carrieri
Pierluca Cetera
Daniela Corbascio
Guillermina De Gennaro
Maurizio Di Feo
Raffaele Fiorella
Gianmaria Giannetti
Claudia Giannuli
Francesco Grillo
Pierpaolo Miccolis
Natascia Abbattista
Loredana Savino
Carlo Michele Schirinzi
Roberto Lacarbonara
Gli artisti in mostra tentano di ridefinire la zona oscura di un'ipotetica e ignota biografia. Un lavoro sulla rimozione e sul carattere di sospensione e di interruzione di ogni gestualita' e vitalita'.
A cura di Roberto Lacarbonara
Artisti: Dario Agrimi, Mariantonietta Bagliato, Stefano Pando Cardaropoli, Stefania Carrieri, Pierluca Cetera, Daniela Corbascio, Guillermina De Gennaro, Maurizio Di Feo, Raffaele Fiorella, Gianmaria Giannetti, Claudia Giannuli, Francesco Grillo, Pierpaolo Miccolis, Natascia Abbattista, Loredana Savino, Carlo Michele Schirinzi
La Galleria di Palazzo Conti è una struttura realizzata nel 1860 nel centro di Locorotondo. Per lungo tempo utilizzata come ricovero per gli animali del notaio Conti, è stata abbandonata per circa quarant’anni. A partire dal mese di luglio 2011 il Palazzo, sottoposto a restauro, ospita l’hotel “Garibaldi Residenza”. Tuttavia, la grande galleria posteriore, gli straordinari sotterranei e parte del giardino botanico adiacente non sono mai stati sottoposti a ripristino. E, dopo i molti anni di incuria, questi spazi si offrono al visitatore nella loro oscura scabrosità in cui si moltiplicano le tracce di un passaggio umano lasciate da coloro che hanno occupato il luogo in totale clandestinità.
La mostra “Si ignorano i motivi del gesto”, curata da Roberto Lacarbonara, adotta un titolo assai ricorrente nelle formule del giornalismo di cronaca, laddove si tenta di rintracciare i moventi e le (s)ragioni che hanno determinato improvvisi e inattesi atti di scelleratezza e violenza e che, molto spesso, coinvolgono insospettabili protagonisti. Lo stravolgimento di un microcosmo familiare o urbano diventa così l’elemento determinante nella ricostruzione dell’identità del prossimo, del vicino, di un’alterità improvvisamente rivelatasi insostenibile.
Gli artisti in mostra adottano un registro indiziario per ridefinire la zona oscura di un’ipotetica e ignota biografia che, per altrettanto ignote ragioni, emerge in questo spazio sotterraneo e sconosciuto ai più. L’operazione si sviluppa attraverso un lavoro sulla rimozione, sulla traccia, sul negativo: sul venir meno della transizione umana che genera adesso un’improvvisa mancanza di cui nessuno conosce ragioni né lamenta il distacco.
I 16 artisti sono inseriti in un progetto che elude le consuete attitudini curatoriali. Nessuno dispone in maniera esclusiva della parete, dell’angolo, del soffitto o del pavimento.
L’intervento prevede l’allestimento di una “scena degli indizi”: ogni artista è chiamato ad insinuare delle ipotesi e a tratteggiare una “mente collettiva” all’interno del meccanismo narrativo proposto. Ognuno è invitato ad invadere l’altro, a mettere in discussione il vicino, a irrompere - se necessario - nel mezzo del lavoro dell’altro fino al punto in cui le tracce della pluralità si confondono.
“Chiave di volta dell’operazione - afferma il curatore – è il carattere di sospensione e di interruzione di ogni gestualità e vitalità. Sulla scorta di Michel Foucault e della sua brillante definizione di follia come interruzione d’opera, le proposte degli artisti presenti sono il frutto di una analoga crisi del discorso, una cesura in seno alla logica. In questo modo la mostra ragiona sulla sospensione dello stesso gesto artistico: un punto in cui l’atto si ferma, svolta, si contraddice, inverte rotta, finisce senza finire. Ciò, infine, di cui realmente “si ignorano i motivi” sono i gesti dell’arte, le meccaniche della ragione, le crisi del pensiero”.
Info: EntropieArte info@entropiearte.it, 339 3906592
Inaugurazione: venerdì 15 luglio ore 20.
In occasione del vernissage sarà visitabile il Palazzo Conti, appena restaurato, i sotterranei e il giardino botanico annesso. Verrà inoltre distribuito il catalogo-agenda della mostra.
Degustazione in giardino dei vini delle cantine Tenute Girolamo, I Pastini e Cantina del Locorotondo.
Palazzo Conti (presso palazzo comunale)
Via Bonifacio 17, Locorotondo
Orari: dal giovedì alla domenica, 18-21
Ingresso libero