'A Roberto e altri omaggi' e' la mostra di pittura dedicata dall'artista milanese, al fratello Roberto, a dieci anni dalla scomparsa. In esposizione anche circa 12 opere pittoriche di quegli 'omaggi' agli artisti storici del passato, che caratterizzano un altro asse importante della ricerca di Radice.
La Fondazione Gianni e Roberto Radice, nella sede dell’ex Baita dei Congressi della città e stazione alpinistica di Macugnaga (VB), ai piedi del Monte Rosa, presenta, dal 16 luglio al 28 agosto 2011, l’evento espositivo della stagione estiva 2011.
“A Roberto e altri omaggi ” è la ricca mostra di pittura dedicata dal poliedrico artista milanese Gianni Radice, al fratello Roberto, a dieci anni dalla scomparsa.
Dipinti di seducente forza espressionista, e scultura su basso rilievo, per un evento artistico di alto valore esistenziale che, centrata sul ritratto del carissimo congiunto perduto dopo lunga e logorante malattia, diviene anche riflessione e ricerca sul significato stesso del ricordo, del rapporto fra realtà e interpretazione, degli intrecci segreti fra presente e memoria, sul filo conduttore di una ricercata, e “animata” somiglianza.
Selezionate anche circa dodici opere pittoriche di quegli “omaggi” agli artisti storici del passato, che caratterizzano un altro asse importante della ricerca di Radice.
Nella mostra domina poi il pannello composito di oltre due metri di larghezza, l’ultimo lavoro pittorico: il grande polittico direttamente ispirato alla poesia “La Martire” di Charles Baudelaire.
Erede originale delle scuole espressioniste nordiche, ma anche amante di Guttuso e del suo impegno sociale, Radice realizza un lavoro monumentale, nella forza al contempo trasfigurante e scenica della sua forma espressiva.
Si anima così l’interpretazione visiva e narrativa, espressionista-animata, implicitamente esistenziale (in senso filosofico), dalla lettura della lirica ritenuta forse la più 'scandalosa' della raccolta immortale “I fiori del male” dello scrittore “decadente” e maledetto, provocatorio e post-romantico. Così come nella poesia, nonostante l’orrore oggettivo del tema, la pittura è sensuale, poetica, coinvolge nella narrazione partecipe, e inevitabilmente veicola e smuove quel qualcosa di universale, nelle viscere dell’inconscio.
Nei sei 'riquadri' la lettura avviene con abile tocco di provocazione e “confusione” percettiva volutamente veicolata, che crea empatia con il non-sense disorientante, ma anche seducente, della lirica stessa. Il polittico è infatti concepito e letto partendo da sinistra in basso, in senso antiorario, con descrizioni mano a mano in successione nello sviluppo degli eventi, e quindi con una successione logica non lineare, che costringe a soffermarsi e a “stare” sulla drammaticità degli accadimenti.
Una costruzione in più passaggi, dal fondamentale disegno, alla pittura, alla dimensionalità finale, in un’opera che comprende anche “elementi figurativi di disturbo” intenzionale: da precedenti dipinti di Gianni Radice (il ‘Perseo’ del Cellini, il ‘Valzer’ della Claudel), rendono più visionaria e trasfigurata, l'immagine, oltre a consacrarne ancor più la cifra stilistica e la continuità espressiva, che riattualizza temi talvolta “classici” in un linguaggio rivolto al contemporaneo.
Ufficio Stampa
FONDAZIONE GIANNI E ROBERTO RADICE
Via P. Mola, 39 / Milano 20156 Tel. 02-39214197
e.mail fondazione.radice@alice.it
Sito internet http://www.fondazioneradice.com/
Inaugurazione: Sabato 16 Luglio - ore 17.30
ex BAITA dei CONGRESSI
Via della Chiesa - Fraz. Staffa MACUGNAGA (VB)
Orari di apertura: mattina 10-12.30, pomeriggio 15.30-19
ingresso libero