Claudio Poleschi Arte Contemporanea
Il Circo dell'Arte. Deodato muove la sua ricerca artistica tra pittura e scultura policroma, dando vita a una sottile narrazione che si dissemina nello spazio.
a cura di Enrico Mattei
Il Circo dell'Arte è il titolo della personale di Pino Deodato a Pietrasanta che si
inaugura sabato 6 agosto nella Sala delle Grasce, del complesso di S.Agostino ed
inserita nel programma di Pietrasanta Contemporanea.
Deodato muove la sua ricerca artistica tra pittura e scultura policroma, dando vita
a una sottilissima narrativa che si dissemina nello spazio.
Il Circo dell'arte ruota attorno a una scultura, che rappresenta la via dell'arte. In
realtà questa stessa figura si presenta come un clown nella sua più nuda
apparenza, ossia, letteralmente, senza vestiti. Una figura chiave, che
metaforicamente rappresenta colui che si spoglia di tutto per dare forza all'atto
creativo, colui che ritorna bambino attraverso il gioco. Questa stessa figura
diventa il tramite di un dialogo profondo tra la narrazione che le opere
suggeriscono e lo spazio della Sala.
La figura del clown, dunque, delinea un senso di marcia della visione, che non è a
senso unico ma alternato; questo per far comprendere che non esistono percorsi
obbligati di lettura, ma una sorta di circolo vizioso nella fruizione dell'opera, che
instaura il giocoso dominio di quel circo dell'arte alluso nel titolo.
La mostra è concepita come un'unica installazione in cui pittura e scultura
rimandano al mondo contemporaneo in una continua concatenazione policroma e
spaziale .
La scultura mette in mostra la presenza umana, articolata in una miriade di
personaggi alle prese con la vita: una folla di figure assorte, ognuna impegnata in
atti e pensieri solitari. Quasi un'immaginaria Tebaide che l'artista ha costruito
come le metafore e i proverbi di un pittore trecentesco.
La pittura narra spazi metaforici e tensioni in contrasto: evoca la concentrazione
spirituale, il riparo nell’intimità domestica, tra gli oggetti e le cose familiari - che
sono sempre descritte in un tempo rallentato e in un magico silenzio; ma quasi
rivendicando la necessità del sogno e della memoria contro la dittatura del tempo
economico. In una sorta di dolce disobbedienza al nostro presente.
L'atmosfera intima e raccolta della casa dialoga coi paesaggi circostanti, anch'essi
partecipi di questa riscoperta del mondo attraverso la purezza e l'innocenza.
Gli orizzonti dipinti da Deodato hanno in sé l'incanto della fiaba ma anche la
cognizione della memoria. Il paesaggio si riferisce alla natura in modo vicino alle
avanguardie storiche nel loro andar oltre l'esteriorità della rappresentazione.
Difatti la ricerca di Deodato si volge piuttosto a interpretare l'intimità stessa
dell'artista, che in modo umbratile rispecchia la vita molto riservata di ogni uomo.
Pino Deodato è nato a Nao (Vibo Valentia) nel 1950. Vive e lavora a Milano.
Inaugurazione: Sabato 6 agosto, ore 19
Sala delle Grasce
via Sant'Agostino, Pietrasanta (LU)
Orario di apertura: tutti i giorni dalle 18.00 alle 24.00
chiuso il lunedi
Ingresso libero