Trasversal Mente. Per la rassegna d'arte contemporanea "Lo Zen del Negroamaro" in mostra i dipinti di Bellandi, una riflessione sulla gestualita' femminile, sulla donna, sul peccato e sulle passioni.
A cura di Gabriella Damiani
per la Rassegna d’Arte Contemporanea “Lo Zen del Negroamaro”
in collaborazione con Associazione Borgostuni
Sabato 30 luglio, per la rassegna “Lo Zen del Negroamaro”, si inaugura l’attesa personale dell’artista Luca Bellandi: "Trasversal Mente".
Il pittore delle Anime, così è stato definito Luca Bellandi, pittore livornese, che sin dall’inizio del suo percorso artistico, ferma sulla tela il soffio dello Spirito nei suoi Manichini Eterei, delicati, dalla gestualità tipicamente femminile, pronti ad immergersi nel mondo delle loro passioni. Ma quell’Anima che fino ad allora era solo un Manichino, adesso, pian piano, accompagnata da una pennellata fluida, suadente in bilico tra il Classico ed il Moderno, si scopre Donna, bellissima, di quella bellezza del Peccato Originale, Lilith, la tentazione di Adamo…è una Donna splendida, matura, violenta, passionale nella sua persuasione ed oscena nella sua bellezza…una donna che ti invita in maniera irresistibile ad entrare nel suo mondo, un mondo per niente piatto, un mondo bianco, nero e rosso, un mondo Trasversale dove l’Impossibile diviene Possibile…Lilith è l’archetipo della donna libera, non sottomessa all’uomo ed al suo egoismo, non condizionata dalle sue imposizioni e dai suoi ricatti…è una Donna Pericolosa….padrona della sua Sensualità e dei propri Piaceri...le Muse di Luca sono questo: dipinte in gesti tipicamente maschili, impugnano una pistola, suonano chitarre o tamburi, rifiutano la loro esclusiva collocazione nell’ambito della purezza per svelare la loro libertà di espressione…la loro Anima si è evoluta, ha trapassato le varie Dimensioni e si è arricchita di una nuova consapevolezza: la conoscenza di se stessi per arrivare sempre di più al centro del proprio Sé…per Essere sempre pronti a viversi per quello che il disegno Universale ha scritto per noi e non per quello che gli altri vorrebbero che noi fossimo solo per loro pura Accettazione…..queste prime Attrici sono dipinte su tela ma la tela diviene così un Teatro…ognuna di loro ha bucato il Muro del Qualunquismo, della sicurezza dell’Omogeneità, per portare a galla il proprio Peccato, il proprio Amore, la propria Gioia, la propria Forza, la propria Vita…..e lo spettacolo è per noi…noi che non abbiamo avuto Coraggio!!!
E l’Uomo Luca, tutt’Uno con il pittore Bellandi, dove si pone in tutto questo?
Le Dame sono dipinte dall’Uomo nella consapevolezza del suo Peccato. Il Peccato di sapere che dietro l’angolo dell’invito di queste Femmine, si nascondono tutte le paure e le debolezze maschili. Il tentativo è quello di prestare nuovamente attenzione alla Bellezza nell’Arte e nella vita quotidiana…quella stessa Bellezza, in senso lato, che da sempre spinge l’Uomo verso la sua Donna, facendo in modo che si dimentichino paure, limiti e debolezze….
La rassegna, dal titolo “Lo Zen del Negroamaro”, sottende all’interazione ed allo scambio fra due culture incredibilmente diverse, molto lontane ma vicine, che hanno trovato proprio qui, nella Valle d’Itria , un luogo di scambio e di felice convivenza rivalutando e fortificando tutte le similitudini e le differenze.
Il filo conduttore che lega le espressioni dei diversi artisti che esporranno in Rassegna è il percorso che porta la nostra Consapevolezza a ricongiungere il nostro Corpo con la Mente, l'Anima e lo Spirito. Siamo tutt' Uno con noi stessi e con l'Universo ma viviamo queste nostre parti fortemente frammentati; la pratica della Meditazione, aiuta a superare la Mente e a facilitare il ricongiungimento dell'Uno prima in noi stessi , poi con gli altri ed infine con L'Universo.
La nostra Terra, la nostra amata Puglia, è portatrice di uno "Spirito Profondo" naturalmente; infatti molte entità hanno costituito delle vere e proprie comunità Zen nel nostro territorio; ma tale Spirito è sentito anche nell'Accoglienza che da sempre ha contraddistinto la nostra gente; tutta la Valle d'Itria infatti accoglie da anni gente proveniente dalle più disparate parti del mondo;
Cosa c’entra il Negroamaro? Il Negroamaro è un vitigno molto antico e pregiato da cui si ricava un Vino Rosso Rubino dal sapore corposo e deciso; il Negroamaro con il suo carattere forte, deciso, vivo, resistente, identifica la nostra gente; ma il colore Rosso Rubino è anche il colore del Sangue...e cosa c'è di più Profondo e Vivo del Sangue?
Immagine: Luca Bellandi, Slow song for the sea, 150 x 150 cm
Inaugurazione: sabato 30 luglio ore 20
Orizzonti Arte
L.go Arcid. Trinchera n. 28 (piazz. Cattedrale) - Ostuni (BR)
Orari di apertura: tutti i giorni dalle 10 alle 14 e dalle 15:30 alle 23
Ingresso gratuito