The gang of childhood. L'artista propone un ritratto pittorico-fotografico in una sorta di pantheon di personaggi iniziando dalle vicissitudini e gli album personali dei social network.
Il nuovo lavoro di Guim Tió si presenta come una reazione contro la standardizzazione sempre più diffusa nel nostro contesto culturale globalizzato. L'artista propone un ritratto pittorico-fotografico in una sorta di pantheon di personaggi iniziando dalle vicissitudini e gli album personali dei social network, dove si intrecciano amicizie, preferenze, ricordi e che gli utenti utilizzano come un riflesso di identità pubblica. Guim analizza questo territorio con sarcastica ironia ma anche con franchezza, rivelando le debolezze, ma anche la determinazione di riaffermazione personale della condizione umana.
Oggi, la democratizzazione della produzione e della diffusione del patrimonio iconografico permette a tutti di costruire la/le propria/e identitá attraverso le immagini trasmesse nella rete globale.
Questo crea una doppia significazione, da un lato, di carattere personale con la ratifica delle individualitá e la lotta per l'autonomia in un contesto troppo plurale e, dall’altro lato di carattere collettivo con la formazione di diversi arcipelaghi di tipologie umane, che il lavoro di Guim Tió ci aiuta a decodificare e trasformare per una più profonda comprensione del mondo che ci circonda. Testo originale di Massimo Cova.
Inaugurazione 8 settembre ore 20
Artevistas Gallery
Passatge del Credit, 4 - Barcelona
Orario: lun-dom 11-21
Ingresso libero