Palazzo Rospigliosi
Roma
Via XXIV Maggio, 43

Dan Colen
dal 19/9/2011 al 10/12/2011
Tutti i giorni 11-18
02 70003987

Segnalato da

Massimo De Carlo - Press Office



approfondimenti

Dan Colen
Massimo De Carlo



 
calendario eventi  :: 




19/9/2011

Dan Colen

Palazzo Rospigliosi, Roma

Massimo De Carlo, con il coordinamento di Ludovico Pratesi, porta a Roma 'Three Amigos', un progetto inedito che vede esporre in tre mostre distinte tre giovani artisti americani: Dan Colen, Nate Lowman e Dash Snow. Quest'ultimo sceglie le sale barocche di Palazzo Rospigliosi, affrescate da Giovanni Mannozzi da San Giovanni, sviluppando un progetto inedito site specific. Come spesso accade nelle sue opere, l'ironica modernita' delle tele disorienta lo spettatore, generando un forte contrasto con la classicita' delle sale che le accolgono.


comunicato stampa

l 20 settembre 2011 Massimo De Carlo, con il coordinamento di Ludovico Pratesi, porta a Roma Three Amigos, un progetto inedito, unico nel suo genere, che vede esporre in tre mostre personali distinte tre giovani artisti americani di fama internazionale, Dan Colen, Nate Lowman e Dash Snow, rispettivamente a Palazzo Rospigliosi, all’American Academy in Rome e al MACRO. Nelle sale barocche di Palazzo Rospigliosi oltre venti grandi tele di Dan Colen dialogano con gli affreschi delle sale del Ratto di Proserpina, del Ratto d’Europa e del Ratto di Anfitrite; Nate Lowman trasforma le due sale della galleria dell’American Academy con l’installazione di quasi trenta quadri in cui utilizza, fra gli altri materiali, ritagli di giornale, cemento e filo interdentale; il video di Dash Snow Sisyphus, Sissy Fuss, Silly Puss, esposto nella sala al livello 3 del MACRO, racconta un momento intimo di una madre con la figlia, in un tempo sospeso, in un luogo indefinito.

Sulla copertina del numero di gennaio del 2007 il New York Magazine pubblicò l'immagine di tre ragazzi mentre dormivano, uno accanto all'altro. L'articolo li definiva "figli di Warhol", e parlava di un gruppo di giovani artisti newyorkesi che stava scuotendo la città e il mondo intero dell'arte contemporanea. Con i loro lavori provocatori, scandalosi e politicamente scorretti questi ragazzi raccontavano se stessi, la loro vita, la loro città, in uno stile completamente nuovo che all’epoca fece molto scalpore, ricco di citazioni e riferimenti a vicende personali. La cosiddetta Bowery School era considerata un'unica, grande famiglia. In poco tempo si fecero conoscere attraverso collaborazioni con alcune delle gallerie più prestigiose del mondo e con la partecipazione ad esposizioni internazionali in musei ed istituzioni private. Ma nel luglio del 2009, vittima di quella vita sopra le righe, Dash Snow muore a causa di un’overdose di eroina. Nella tragedia il gruppo di amici non si sfalda, anzi, diventa ancora più coeso, trova nuovi significati e nuovi temi da cui trarre ispirazione e su cui lavorare.

Massimo De Carlo porta nella capitale italiana questi tre artisti come massimi esponenti di una nuova generazione di autori capaci di scrivere nuovi capitoli di storia dell’arte contemporanea. Un progetto ambizioso e senza precedenti che vede protagonisti Dan Colen a Palazzo Rospigliosi, un palazzo storico, simbolo della Roma papalina e barocca, Nate Lowman all’interno delle sale dell’American Academy in Rome e Dash Snow al MACRO, nella sua prima mostra personale in un museo.

Dan Colen

Nato nel 1979 a Leonia, nel New Jersey (USA), Dan Colen è considerato una stella nascente nel mondo dell’arte contemporanea. Dalla sua prima mostra nel 2003, ha catalizzato l’attenzione del mondo dell’arte e dei mass media, quest’ultimi attirati anche dalla vita scandalosa ed eccessiva che l’artista conduce a New York. Nel 2007 il New York Magazine lo definisce uno dei “figli di Warhol”, ed effettivamente i suoi lavori ricordano la Pop Art per i soggetti tratti dalla vita quotidiana, per quel processo tipico di ri-appropriazione della realtà, e perché mostrano, ancora una volta, quanto New York possa essere fonte d’ispirazione, quasi protagonista, anche per gli artisti di nuova generazione. Una delle opere principali esposte nella personale dell’artista presso la sede di Milano di Massimo De Carlo era intitolata Moments Like This Never Last, e consiste in un grande dipinto su cui l’artista immobilizza, come se fosse la riproduzione di uno scatto fotografico, migliaia di coriandoli colorati in aria. La tela è quasi il simbolo dell’arte di Dan Colen: elementi reali, prelevati dalla vita reale, sono congelati, immobilizzati in un attimo eterno, simbolo di un presente che non tornerà. L’idea di mancanza, che spesso si lega al ricordo di un passato glorioso e spensierato, si ritrova frequentemente nelle opere di Dan Colen, a cui la morte dell’amico fraterno Dash Snow ha aggiunto una nota malinconica.

Per la sua mostra personale nella capitale italiana, Dan Colen sceglie le sale barocche di Palazzo Rospigliosi, affrescate da Giovanni Mannozzi da San Giovanni, sviluppando un progetto inedito site specific nelle sale del Ratto d’Europa, del Ratto di Proserpina, del Ratto di Anfitrite. L’artista instaura un dialogo sorprendente tra gli affreschi raffiguranti i tre episodi epici e una nuova serie di quadri di grandi dimensioni. E ancora una volta ci stupisce: in linea con i suoi ultimi lavori, l’artista esegue oltre venti tele che riproducono esclamazioni quali “Oh Boy!”, “Oh Dan!”, Oh God!”. Come spesso accade nelle sue opere, l’ironica modernità delle tele disorienta lo spettatore, generando un forte contrasto, di grande impatto visivo, con la classicità delle sale che le accolgono.

Le opere di Dan Colen sono state acquisite dal Whitney Museum of Contemporary Art di New York, dalla Saatchi Gallery di Londra e dall’Astrup Fearnley Museum of Modern Art di Oslo. Ha preso parte a numerose mostre 2010 Skin Fruit: Selections from the Dakis Joannou Collection, a cura di Jeff Koons presso il New Museum di New York (2010), Abstract America: New Painting and Sculpture, presso la Saatchi Gallery di Londra (2009), New York Minute: 60 Artisti della scena newyorchese al MACRO Future, Roma (2009). Ha partecipato alla Whitney Biennial del 2006. Il 21 gennaio 2011 l’Astrup Fearnley Museum of Modern Art di Oslo ha inaugurato Peanuts la sua prima personale in un museo europeo.

Palazzo Rospigliosi

Il complesso di Palazzo Pallavicini Rospigliosi è stato costruito agli inizi del 1600 dal cardinale Scipione Borghese, nipote del Papa Paolo V, come una grande dimora a fianco della residenza papale del Palazzo del Quirinale. Le decorazioni interne del palazzo furono curate da Guido Reni, Paoul Bril, Orazio Gentileschi ed altri celebri artisti del ’600. Negli anni successivi il palazzo cambiò proprietà: ai Borghese seguirono il Cardinale Guido Bentivoglio, il Cardinale Mazarino poi, e nel 1704, la famiglia Rospigliosi Pallavicini. Che attualmente ne possiede la metà. Nel palazzo ancora oggi sono conservate due splendide gallerie d’arte private che raccolgono opere di Botticelli, Signorelli, Carracci e Guercino in una delle più grandi collezioni private della città.

Inaugurazione martedì 20 settembre 2011, dalle ore 18.00 alle ore 21.00

Palazzo Rospigliosi
Via XXIV Maggio, 43
Tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 18.00
Ingresso gratuito

IN ARCHIVIO [3]
Dan Colen
dal 19/9/2011 al 10/12/2011

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede