T. Lavorando a cavallo tra la scultura e l'installazione ambientale, Grassino ridisegna i volumi della galleria imponendo in maniera inesorabile una diversa percezione degli spazi pur non rinunciando a presentare un lavoro fortemente scultureo.
Delloro Arte Contemporanea è lieta di ospitare la prima personale di Paolo Grassino nella
sua sede di Roma. Dopo il grande intervento installativo inaugurato la scorsa primavera nella
sede di Berlino e l’imponente opera Madre presentata al Macro, in concomitanza con la
partecipazione dell’ artista alla Biennale di Mosca gli spazi della galleria accoglieranno T.
Lavoro a cavallo tra la scultura e l’installazione ambientale, Grassino ridisegna i volumi della
galleria imponendo in maniera inesorabile una diversa percezione degli spazi pur non
rinunciando a presentare un lavoro fortemente scultureo.
Tre figure umane attraversate da putrelle in ferro, in un inesorabile incontro, mostrano l’ineluttabilità
del rapporto tra l’uomo e il proprio lavoro. La lettera T infatti viene ad assumere
un duplice significato: T come la sezione delle putrelle che attraversano la galleria e si fondono
con le 3 figure scultoree, T come Torino e la Thyssenkrupp, teatro della tragedia in cui
quest’opera dell’artista ha trovato le radici.
Nelle sale inferiori della galleria verrà presentato invece Respiro, monolitico muro di casse
da rave, totem dell’estetica del movimento Techno underground degli anni ’90.
Il lavoro scultoreo per Grassino non è una ricerca incentrata unicamente sul corpo e la figura.
Queste al contrario hanno un significato “solo se si incontrano o scontrano con un’oggetto,
con un corpo estraneo; Il colloquio tra la figura umana o animale con l’oggetto, con
il manufatto, crea una sorta di narrativa”. L’artista ci precisa che ciò che maggiormente
gli interessa è l’attimo dell’incontro: “Il primo sguardo di due parti estranee che attraverso
il loro incontro diventano un corpo unico e inseparabile”.
Paolo Grassino, (Torino 1967) vive e lavora a Torino, con le sue opere propone una riflessione sulle
derive della società attuale, sospesa sul crinale tra naturale e artificiale, tra precarietà e mutazione.
Il suo lavoro è sopratutto una ricerca che recupera in pieno il senso della manualità: lavorando
con gomma sintetica, legno, polistirolo e cera ma anche con tecniche più avanzate quali fusioni
in alluminio o calchi in cemento, porta le sue opere scultoree ad un alto grado di spettacolarità.
Tra le esposizioni di maggior prestigio la recentissima presentazione dell’opera Madre, al MACRO di
Roma (2011), dello stesso anno la partecipazione a mostre in musei pubblici internazionali come il
Frost art Museum di Miami e il Loft Project ETAGI di San Pietroburgo. Del 2010 è la mostra antologica
al Castello di Rivalta mentre l’anno precedente partecipa alla mostra Essential Experience al museo
RISO di Palermo (2009), segue la mostra personale in Francia al Museo di Saint-Etienne nel 2008
e nello stesso anno l’invito alla XV Quadriennale d’Arte a Roma. Del 2005 è la grande installazione
sulla facciata della Fondazione Palazzo Bricherasio a Torino, mentre nel 2000 la GAM di Torino gli
dedica una mostra personale.
inaugurazione 23 settembre ore 19
Delloro Arte Contemporanea
via del Consolato, 10 - Roma
Mar-sab 16.30-19.30
Ingresso libero