Galleria Comunale d'Arte Contemporanea al Montirone
Dinamiche circolari: opere 1964 - 2011. L'interesse della ricerca dell'artista e' rivolto all'indagine nell'ambito di una forma primaria, in questo caso il cerchio, allo scopo di studiarne le possibilita' strutturali per renderla attiva.
A cura di Antonietta Fioretto e Chiara Vernier
Marina Apollonio.
Una voce femminile nell’arte cinetica.
L’essenzialità e la semplicità del cerchio, figura geometrica ricorrente nell’opera dell’artista Marina
Apollonio (Trieste, 1940), nasce da un’analisi condotta dall’artista al quale rivolge tutta la sua attività
di studio e il suo lavoro artistico: “l'interesse della mia ricerca è rivolto all'indagine nell'ambito di una
forma primaria qual è, in questo caso, il cerchio allo scopo di studiarne le possibilità strutturali per
renderla attiva cercando il massimo risultato con la massima economia.
Ne deriva un impiego estremamente rigoroso, e funzionale rispetto allo scopo, degli elementi
costitutivi.”
Il cerchio è un simbolo universale, tutti i punti che formano il cerchio sono equidistanti dal suo centro;
Il movimento perfetto è quello circolare, poiché è immutabile, senza inizio né fine; il cerchio inoltre è
associato alla rappresentazione del tempo il quale è esso stesso una successione costante e assidua di
istanti.
Una figura così semplice e complessa come quella del cerchio affascina quindi Marina Apollonio già
agli esordi negli anni Sessanta del Novecento.
Sono anni di ricerca e analisi dei fenomeni della percezione dove arte e scienza tentano il punto di
contatto: una nuova forma per una nuova società in essere.
Si parla di arte programmata, di Optical Art e arte gestaltica, l’opera ha bisogno di muoversi e di
essere in movimento, un movimento dato da meccanismi, luci, nuovi materiali e superfici.
Marina Apollonio cresce in questi ferventi anni e ambienti vivendo l’atmosfera dell’arte
contemporanea direttamente grazie anche alla figura del padre: il critico d’arte Umbro Apollonio.
Nel 1965 partecipa ad una collettiva con altri esponenti del movimento internazionale Nova
Tendencija 3 presso la galleria Suvremene Umjetnosti di Zagabria.
È il vero inizio della sua carriera artistica a livello internazionale.
Il cerchio che ritroviamo quindi nelle Dinamiche Circolari del 1965, nelle Spirali del 1966 e nelle
Strutture curvilinee transassiali a cerchi concentrici ed eccentrici e nelle strutture ad anelli del 1967,
rivelano lo studio di una capacità di ricerca nel trovare da una forma primaria infinite possibilità e
soluzioni.
L’osservazione dell’indagine di Marina Apollonio trova conferma negli anni Settanta nelle
ripercussioni psicologico-visive attraverso un dinamismo ottico ottenuto sia attraverso il colore o le
linee bianche e nere (Gradazioni e Dinamiche Circolari), sia rielaborando la superficie con
movimento manuale o meccanico (Unità Circolari a possibile rotazione manuale e Rotosuperficie).
Nel 2007 l’artista viene contattata dalla Schirn Kunsthalle di Francoforte, in occasione della mostra
Op Art, per poter realizzare un progetto pensato tra il 1967 e 1971; nasce quindi Spazio ad attivazione
Cinetica, un’installazione di dieci metri di diametro composta di linee dinamiche bianche e nere.
Il cerchio ritorna quindi sempre come principale simbolo della creatività di Marina Apollonio, come
figura geometrica: è una forma dal ritmo puramente femminile in quanto ricorda l’estensione e la
contrazione del ventre, rappresenta la flessibilità, la realtà ciclica del tempo e della Natura in cui dalla
morte nasce la vita; non a caso il cerchio fu utilizzato come simbolo alchemico del serpente che si
morde la coda, l’uroboros, l’eterno ritorno.
Immagine: Marina Apollonio, Dinamica circolare 3S 1965/2010, acrilico su legno, cm. 86x86 + cerchio diametro cm. 66
Inaugurazione: sabato 24 settembre ore 18,30
Galleria Comunale d’Arte Contemporanea al Montirone
Via P. d’Abano, 20, Abano T. (PD)
Orari: da mercoledì a domenica 10,30-12,30 16,00-19,30, lunedì e martedì su appuntamento
Ingresso libero