Debrayages. La mostra propone una selezione della copiosa produzione dell'artista, presentando solo i lavori piu' recenti - tra cui molti inediti - la cui esposizione e' tesa a ricostruire quello sguardo fenomenologico che Benci adotta da sempre nei confronti della realta'.
a cura di Maddalena Rinaldi
La mostra propone una selezione della copiosa produzione dell’artista, presentando solo i lavori più recenti – tra cui molti inediti – la cui esposizione è tesa a ricostruire quello sguardo fenomenologico che l’artista adotta da sempre nei confronti della realtà.
Il disinnesco o débrayage (di tempo, di spazio o del soggetto), di greimasiana memoria, è il filo conduttore dell’esposizione organizzata per aree tematiche: non-io, non-ora, non-qui. La scissione tra enunciazione artistica e rappresentazione dell’immagine è infatti, nelle fotografie di Benci, una costante che si manifesta attraverso un’assenza: simulacri di passate soggettività, temporalità e spazialità. Simulacri attraverso i quali l’artista intesse racconti, descrive paesaggi, instaura relazioni profonde tra il visibile del quotidiano ed il recondito della propria coscienza.
Jacopo Benci vive e lavora a Roma. Il suo lavoro artistico comprende fotografia, installazione, video, film, performance; è stato esposto in gallerie e musei e presentato in festival e rassegne video in Italia, Argentina, Ecuador, Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Russia, Stati Uniti, Thailandia, Ungheria. Dal 1998 è Vicedirettore per le Arti Visive dell’Accademia Britannica, Roma.
L’evento è organizzato in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI.
Inaugurazione martedì 27 settembre ore 18
Centro Luigi Di Sarro
Via Paolo Emilio 28, Roma
orario: dal martedì al sabato dalle 17 alle 20
ingresso libero