La terra negata all'identita'. La mostra fotografica di Antonio Di Cecco, stampata da Davide Di Gianni, e' divisa in 6 sezioni, costituite da 4 immagini ciascuna, che sottendono quel dramma di disgregazione identitaria che si e' e si continua a consumare a L'Aquila. La ricerca pone come elemento centrale l'interazione tra architettura e paesaggio e la ricognizione sui luoghi forti della memoria collettiva.
a cura di Leonardo Palmieri
Fotografie Antonio Di Cecco
Stampe Davide Di Gianni
In occasione della X edizione di Fotografia. Festival Internazionale di Roma l’ICCD ospita la mostra
CONTROSPAZIO. LA TERRA NEGATA ALL’IDENTITA’.
I centri storici minori che costituiscono il cratere aquilano, ossia l’area interessata dall’evento sismico, sono
ancora inaccessibili: ciò è dovuto allo “stato di emergenza”, cioè quella particolare condizione di
sospensione della legislazione condivisa che il territorio aquilano conosce dall’indomani del sisma. In
questi due anni Antonio Di Cecco ha attraversato la zona rossa dell’Aquila, esplorato i nuovi insediamenti
abitativi limitrofi al capoluogo - questo lavoro è confluito nelle mostre ‘L’AQUILA. Città temporanea’, un
progetto di ‘fotografia partecipata’ che costituisce la documentazione visiva del lavoro svolto dal
Collettivo99 (giovani tecnici aquilani) ospitata durante il Reportage Atri Festival 2010 e ‘JUNKSPACE. Uno
sguardo sul territorio aquilano’ ospitata nel circuito di Festival 2010. Dall’inizio del 2011 Di Cecco ha iniziato
ad allargare il suo sguardo, spingendosi così nel territorio circostante.
Il lavoro “CONTROSPAZIO. La terra
negata all’identità” è una ricerca sulle realtà dei centri minori dimenticati in maniera ancora più drastica
dell’Aquila. La condivisione degli spazi domestici e degli spazi pubblici è stata del tutto recisa non solo dal
sisma ma anche dalle scelte politiche riguardanti la gestione del territorio: intere comunità rischiano di
essere cancellate. Il suo lavoro è tutt’ora in progress, in un voler rivendicare il desiderio di appartenenza a
questa terra, alla sua cultura, alla sua storia. La mostra, stampata da Davide Di Gianni che ha seguito il
lavoro sul territorio aquilano sin dalle prime fasi, è divisa in sei sezioni, costituite da quattro immagini
ciascuna, che sottendono quel dramma di disgregazione identitaria che si è e si continua a consumare. La
coerente ricerca fotografica di Antonio pone come elemento centrale della sua visione l'interazione tra
architettura e paesaggio e la ricognizione sui luoghi forti della memoria collettiva.
Un video, girato nei mesi immediatamente successivi al sisma nella zona rossa dell’Aquila, ripropone il
lento attraversamento della città, che è alla radice del suo lavoro.
Leonardo Palmieri, Roma settembre 2011
Biografia
Antonio Di Cecco è nato a L'Aquila nel 1978 e qui si è laureato presso la facoltà di Ingegneria. I suoi lavori,
realizzati con una Hasselblad swc, hanno un’impostazione rigorosa, maturata durante le numerose
collaborazioni con studi di architettura. E’ stato il fotografo del COLLETTIVO99, Giovani tecnici aquilani,
costituitosi all’indomani del sisma del 6 aprile del 2009. La ricognizione visiva su L’Aquila ed il suo territorio
è stata presentata in vari contesti: nel luglio del 2011 durante il festival ‘Ritorno ai luoghi abbandonati’ a
cura della Fondazione Nuto Revelli presso la Borgata Paraloup (Cuneo); il congresso ‘L’Italia non può
perdere l’Aquila: le obiezioni, le prospettive’ a cura dell'Associazione Bianchi Bandinelli, Roma (gennaio
2011); ‘L’occhio de L’Aquila’. La città e il sisma raccontati dalle immagini dei tre fotografi aquilani Antonio
Di Cecco, Danilo Balducci e Marco D’Antonio, a cura di Laboratori Visivi (dicembre 2010). Il suo lavoro è
stato esposto nelle mostre personali: ‘L’AQUILA. Città temporanea’, Reportage Atri Festival, Atri (TE)
(giugno 2010); ‘JUNKSPACE. Uno sguardo sul territorio aquilano’, circuito di FotoGrafia. Festival
Internazionale di Roma (settembre-ottobre 2010). Mostre collettive: ‘L’AQUILA. Riconversione oltre la
ricostruzione’ presso UrbanBox, Pescara (2009) e presso SPAZIO AUT, Innsbruck (2009) a cura di
Collettivo99. Nel 2011 Di Cecco è stato finalista del concorso ‘Carlo Scarpa. Uno sguardo contemporaneo’
presso il Centro Internazionale di Architettura Andrea Palladio, Vicenza e le sue fotografie sono state
esposte nella mostra collettiva sullo stesso tema.
Inaugurazione: mercoledì 28 settembre ore 17
ICCD Istituto centrale per il catalogo e la documentazione.
Complesso di San Michele a Ripa Via di San Michele, 18 - Roma
orario: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18
ingresso libero