Ufficio Stampa Teatro di San Carlo
Romain Erte'
Enrico Prampolini
Paolo Ricci
Nicola Benois
Domenico Purificato
Jean Pierre Ponnelle
Giacomo Manzu'
Arnaldo Pomodoro
Valerio Adami
Brice Marden
William Kentridge
Mimmo Paladino
Giulio Paolini
Anselm Kiefer
La mostra, che inaugura il MeMus - Museo e Archivio Storico del Teatro di San Carlo, e' dedicata all'incontro particolare tra la lirica e l'arte contemporanea, raccontato attraverso oggetti di scena, costumi, immagini e testimonianze multimediali dei prestigiosi allestimenti scenici firmati per il Lirico di Napoli da grandi artisti del Novecento. Il MeMus e' uno spazio museale-polifunzionale aperto all'incontro e alla sperimentazione di nuovi linguaggi, alle performance artistiche, agli incontri di formazione e alla libera consultazione attraverso moderni strumenti multimediali della documentazione visiva e sonora sulla prestigiosa storia del San Carlo.
Sabato 1 ottobre (ore 12.00), apre al pubblico MeMus, il Museo e Archivio Storico del Teatro di San Carlo. ll nuovo spazio museale del Lirico di Napoli, situato presso il Palazzo Reale di Napoli in un locale di 600 mq, si configura come un centro polifunzionale, dotato delle più moderne tecnologie, diviso in area espositiva di 300 mq, galleria virtuale in 3d, sala per eventi, bookshop e centro documentazione sulla prestigiosa storia del San Carlo con documenti e testimonianze multimediali.
Il Museo inaugura le sue attività con la mostra “Arte all'Opera, Opera ad Arte”, in programma dal 1 ottobre 2011 fino al 30 marzo 2012. La mostra, a cura di professionisti della 'grande famiglia' del San Carlo (Laura Valente, Nicola Rubertelli, Giusi Giustino e Giulia Minoli), propone oltre 60 opere accompagnate da immagini e video dei prestigiosi allestimenti (alcuni dei quali sono valsi al San Carlo sei 'Premi Abbiati') firmati per il Lirico di Napoli da grandi artisti del Novecento. Tra questi, Romain Erté, Domenico Purificato, Arnaldo Pomodoro, Valerio Adami, William Kentridge, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Anselm Kiefer e Robert Rauschenberg.
“MeMus e la mostra Arte all'opera”, dichiara il Commissario Straordinario per il Teatro di San Carlo, Salvatore Nastasi, “sono un atto d'amore nei confronti del Teatro e della cultura musicale napoletana, unica al mondo. Nel corso dell'allestimento, alla visione e scoperta di ogni documento, registrazione sonora, foto o manifesto d'epoca, fascino si aggiungeva a meraviglia per una storia tante volte ascoltata e però mai illustrata al pubblico nella sua evoluzione organica. Da oggi, i cittadini napoletani e i visitatori provenienti da tutto il mondo potranno godere, in questo spazio del Teatro sempre aperto alla città, dei tesori noti e meno noti del San Carlo. Ringrazio tutte le istituzioni che, con spirito di autentica collaborazione, hanno reso possibile questo importante risultato”.
“Da decenni”, dichiara il Sovrintendente del Teatro di San Carlo, Rosanna Purchia, “il Teatro attendeva un luogo della memoria in cui narrare la propria grande tradizione, aprire agli studiosi il proprio archivio, proporre alla città uno spazio stabile in cui incontrare autori, artisti e musicisti. Ora il compito del Teatro è animare questo luogo con mostre, eventi, performance e alimentare l'archivio con quanti più materiali possibile, fino a renderlo, auspicabilmente in collaborazione con le altri grandi istituzioni musicali partenopee, un centro documentale di assoluta eccellenza”.
“L’apertura di questo museo e del suo archivio storico – dichiara la Responsabile scientifica di MeMus, Laura Valente - è la realizzazione di un sogno. Da oggi il teatro lirico più antico d’Europa ha finalmente uno spazio in cui celebrare i 274 anni della sua storia straordinaria e pensare il futuro. Un luogo moderno e innovativo dove appassionati, curiosi e soprattutto i giovani possono immergersi nella magia dell’opera, grazie ai suggestivi allestimenti e alla galleria multimediale realizzati per MeMus da Altieri Associati e da Studio Azzurro. La catalogazione e la digitalizzazione di oltre 15.000 documenti, primo importante passo per il recupero del patrimonio storico del teatro più antico d’Europa, consentirà poi a tutti di accedere con la semplicità e l’immediatezza delle moderne tecnologie alla memoria di una delle più antiche e prestigiose istituzioni culturali nazionali”.
“Segno e colore – dice Giusi Giustino, costumista del San Carlo e membro del Comitato Scientifico di MeMus – sono l’elemento fondamentale del grande prodotto teatrale. Da anni il mio lavoro di costumista, ruolo che ricopro anche nel comitato scientifico di MeMus sin dall’inizio, mi ha permesso di confrontarmi con i tanti artisti con cui ho collaborato al Teatro di San Carlo di Napoli. Questa mostra ne racconta in parte la storia. Il merchandising da me curato intende valorizzare e diffondere a un pubblico più vasto quest’arte nascosta ai più. Per questo ho creato la linea Indossare l’arte dove meravigliosi bozzetti prendono forma su frammenti di seta e mussola di lana. Gli altri prodotti si ispirano tutti al Teatro di San Carlo e sono creati in esclusiva da me e da eccellenze napoletane nel campo”.
“L’opificio del San Carlo – spiega Nicola Robertelli, direttore degli allestimenti scenici del teatro e membro del Comitato Scientifico di MeMus – da sempre trasforma le idee di artisti e registi in concrete opere di scena. Una sottile alchimia, in cui i tecnici del teatro cooperano attivamente con i creativi per distillare scene, quinte e paramenti che tanto danno alla buona riuscita di uno spettacolo. MeMus è stata l’occasione per ritrovare e mettere a sistema la memoria fisica del San Carlo, i tanti allestimenti che ho anche personalmente contribuito a realizzare lavorando fianco a fianco con alcuni dei più grandi artisti dei nostri tempi”.
“La cultura è parte fondamentale dell’identità di Napoli – dice Giulia Minoli, coordinatrice di MeMus - che ha sempre trovato nel suo straordinario patrimonio storico, artistico e musicale i fattori determinanti per il proprio riscatto. La scelta di esordire con Opera ad Arte, Arte all’opera esalta l’intenso e fruttuoso rapporto tra la lirica e l’arte contemporanea. Un percorso reso possibile grazie ai preziosi materiali del San Carlo, alla collaborazione con la Fondazione MAXXI, che ha concesso il prestito del teatrino di William Kentridge realizzato per Il flauto magico della stagione 2005-2006, e con sei tra le maggiori fondazioni liriche italiane - la Scala di Milano, il Massimo di Palermo, il Regio di Torino, la Fenice di Venezia, il Maggio Musicale di Firenze e l’Opera di Roma”.
Ufficio Stampa GOIGEST
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Ufficio Stampa Teatro di San Carlo
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Immagine: Vulcani di Mimmo Paladino per Tancredi, foto di Paolo Popoli
Inaugurazione Sabato 1 Ottobre ore 12
MeMus - Museo e Archivio Storico del San Carlo
Piazza del Plebiscito, 1 - Napoli
La mostra ed il Museo sono aperti al pubblico dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle 17 e la domenica dalle 10 alle 14 (chiusura settimanale: mercoledì)
Costo del biglietto: 10 euro (Biglietteria: Palazzo Reale).