Filippino Lippi
Sandro Botticelli
Benedetto da Maiano
Giuliano da Maiano
Raffaellino del Garbo
Piero di Cosimo
Andrea di Cosimo Feltrini
Fra Diamante
Niccolo' Fiorentino
Il Francione
Alessandro Cecchi
Nella Firenze del '400. Le Scuderie proseguono nella presentazione al pubblico dei massimi esponenti dell'arte italiana. Un'occasione per vedere riunite opere celebri e preziose: tavole, affreschi, disegni su carte colorate. Il percorso espositivo si articola tra le opere dei due artisti e di alcuni pittori a loro collegati, da Raffaellino del Garbo a Piero di Cosimo, dal grande tondo con la Madonna col Bambino e storie di Sant'Anna del padre fra Filippo. La vicenda umana e artistica di Lippi sara' approfondita, inoltre, da un ciclo di incontri con i maggiori esperti del maestro toscano.
a cura di Alessandro Cecchi
Le Scuderie del Quirinale proseguono nella presentazione al grande pubblico dei
massimi esponenti dell‟arte italiana, secondo un indirizzo prescelto dal Presidente,
Prof. Emmanuele F.M Emanuele, e in co-produzione con 24 ORE Cultura – Gruppo
24 ORE.
«Sino ad oggi – dichiara il Presidente Emanuele – è mancata un‟esposizione che
rendesse pienamente merito a questo nobile artista e mostrasse al grande pubblico la
sua indiscussa grandezza che sarà, dal confronto con Sandro Botticelli, pienamente
inverata».
La vicenda artistica e umana di Filippino Lippi (Prato 1457 circa – Firenze 1504) è
avvincente, si svolge tra Prato, Firenze e altre città nella seconda meta del XV secolo
e si incrocia con quella di Sandro Botticelli (Firenze 1445 – 1510): figlio di fra
Filippo Lippi (Firenze, 1406 -1469), celebre pittore e frate carmelitano, e della
monaca Lucrezia Buti, cresce a Prato e, artisticamente, a Firenze, nella bottega di
Sandro Botticelli dove è documentata la sua presenza nel 1472. Chiamato Filippino
per distinguerlo dal padre, pittore tra i più famosi e apprezzati del suo tempo, diviene
a sua volta un artista di primissimo livello, cui il Vasari riserva nella „Vita‟
dedicatagli, parole di elogio per il “bellissimo ingegno” e la “vaghissima e copiosa
invenzione”.
Alessandro Cecchi, Direttore della Galleria Palatina, degli Appartamenti Reali di
Palazzo Pitti e del Giardino dei Boboli di Firenze ed eminente studioso del
Rinascimento Italiano, curerà per le Scuderie del Quirinale la prima grande mostra
antologica dedicata a quest‟artista e ai suoi rapporti con Sandro Botticelli nella
Firenze del „400.
Una esposizione che, oltre ad illustrare i circa trentaquattro anni di attività del Lippi -
proficui come pochi altri, per quantità e qualità di opere, dalle tavole agli affreschi,
per giungere ai raffinati disegni su carte colorate, veri e propri capolavori a se stanti
– intende mettere a fuoco il profilo di Filippino restituendogli la giusta caratura
accanto al maestro Botticelli, in crisi nella sua ultima attività a differenza di lui, attivissimo fino all‟ultimo, tanto da trasformare l‟iniziale rapporto da allievo in
quello di vero e proprio emulo e rivale.
Sandro Botticelli, dopo essere stato allievo di Fra Lippi, è protagonista indiscusso
nell‟ambiente artistico fiorentino della seconda metà del „400 con la sua attivissima
bottega nella via Nuova d‟Ognissanti. Accanto a lui Filippino dimostra subito una
personalità talmente originale, da far sì che il celebre studioso Bernard Berenson non
lo riconosca e raggruppi inizialmente la sua produzione giovanile sotto il nome
fittizio di un fantomatico “Amico di Sandro”.
Il percorso espositivo si articolerà tra le opere dei due artisti e di alcuni pittori a loro
collegati, da Raffaellino del Garbo a Piero di Cosimo, dal grande tondo con la
Madonna col Bambino e storie di Sant’Anna del padre fra Filippo (Firenze, Galleria
Palatina, 1452) a capolavori di Filippino come l‟Adorazione dei Magi della National
Gallery di Londra (1478-1479) restaurata per la mostra, la celebre Visione di san
Bernardo della Badia fiorentina (1485-1486), la Madonna Strozzi del Metropolitan
Museum of Art di New York (1485 circa) essa pure restaurata per l‟occasione, e
l‟Allegoria della Musica di Berlino(Gemäldegalerie, 1500 circa), solo per citarne
alcune, a confronto con preziose opere botticelliane fra cui la rarissima Derelitta
prestata eccezionalmente dai Principi Pallavicini di Roma.
L‟esposizione offrirà altresì l‟occasione unica di tributare a Filippino proprio a Roma,
dove studiò le antichità e dove ha lasciato il ciclo affrescato della cappella Carafa in
Santa Maria sopra Minerva, un doveroso omaggio, ripercorrendone la vicenda umana
e artistica, e offrendo agli studiosi e al grande pubblico la possibilità irripetibile di
confronti e considerazioni stilistiche, ad esempio con un altro capolavoro recuperato
per l‟occasione, grazie ai Friends of Florence, come la Pala Nerli di Santo Spirito.
Il catalogo della mostra è pubblicato da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE.
In occasione della mostra, i Servizi Educativi-Laboratorio d‟arte propongono, per gli
adulti, a partire dal 14 ottobre, ogni secondo venerdì del mese, quattro appuntamenti
all‟ora dell‟aperitivo per “leggere” con sguardo diverso uno dei capolavori in mostra.
Per i ragazzi dai 7 agli 11 anni, Che maniere!, visita in mostra e laboratorio per
conoscere la vita e le opere di Lippi.
Ufficio stampa
Barbara Notaro Dietrich
capo ufficio stampa
tel. 06 48941212
cell. 366 6608600
fax 06 48941999 b.notarodietrich@palaexpo.it
Immagine: Filippo Lippi, Madonna in adorazione col bambino
Presentazione e visita per la stampa 4 ottobre ore 14
Scuderie del Quirinale
via XXIV Maggio, 16 - Roma
Orario d'apertura: Da domenica a giovedì dalle 10.00 alle 20.00 venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30
L'ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura
Biglietti: intero 10 €; ridotto 7.50 €