Il fotografo apre le porte del suo studio al pubblico, che puo' cosi' vedere le sue ultime opere fotografiche.
Giovanni Marinelli, fotografo noto per la sua ricerca del bianco e nero, selezionato per il Padiglione Italia/Regione Marche della 54. Biennale di Venezia (fino al 27 novembre 2011 all’Orto dell'Abbondanza di Urbino), apre ai visitatori il suo Studio di via Isonzo 6, a Pesaro, nelle giornate di Sabato 8 e Domenica 9 ottobre 2011, partecipando alla Settima edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI Associazione dei Musei d’Arte.
Dopo gli appuntamenti estivi che lo hanno visto protagonista in più di una esposizione sia in Italia che all’estero (ha tenuto mostre a Berlino, Bruxelles, Londra, Chicago, Forte dei Marmi), Marinelli presenta nella sua città una retrospettiva ad hoc presso il suo studio, aperto eccezionalmente per la Giornata del Contemporaneo. Un’occasione unica per vedere le ultime opere fotografiche dell’artista, oltre a lavori storici e installazioni di grandi dimensioni, che spaziano dal tema della natura, all’architettura, al Jazz, al concettuale. Immagini suggestive, sospese e dominate da un profondo silenzio, dove luci ed ombre invadono le forme creando evocative trame emozionali. Oltre ad immergersi nelle opere fotografiche di Giovanni Marinelli, i visitatori sono invitati a partecipare a momenti di dialogo con l’artista e con i colleghi Davide Leoni e Gualberto Dones che espongono nello studio del fotografo due loro opere significative; a sua volta un lavoro di Marinelli si trova in mostra alla Galleria 065 in via Giordano Bruno 65, sempre a Pesaro, accanto a dipinti e disegni di Leoni e Dones, per un felice scambio e confronto tra diverse discipline dell’arte contemporanea.
In omaggio per i visiatori il nuovo catalogo di Giovanni Marinelli, L’immobilità del silenzio, pubblicato da Greta Edizioni in occasione della partecipazione al Padiglione Italia Biennale di Venezia e una copia del bimestrale “L’Aperitivo Illustrato” con la pubblicazione dell’evento.
GIOVANNI MARINELLI
Classe 1945, Giovanni Marinelli comincia a fotografare fin dagli anni Settanta e con il nuovo millennio è uscito allo scoperto, facendo conoscere i risultati della sua arte volutamente e rigorosamente legata alla tattilità della pellicola e al fascino trepidante dell'attesa dello sviluppo dell’immagine. Non si è mai lasciato sedurre dalla facilità esecutiva del digitale e neanche dalle possibilità offerte dal colore, prediligendo il rigore formale e la neutralità del bianco e nero. Una vera e propria passione quella di Marinelli che ancora oggi conserva un Durst A600, ingranditore utilizzato per sviluppare i primi rullini, e che continua a stampare in copia unica, su carta politenata ai sali d'argento, e a montare le sue opere fotografiche su pannello "leger".
Le opere di Marinelli si basano sulle potenzialità e sulla padronanza del mezzo fotografico tradizionale, usato dall’artista per trasfigurare la realtà in un tempo ed uno spazio non più riconoscibili, al di là dell’appartenenza a temi specifici (musica, natura, architettura, concettuale, etc.). In un’epoca sempre più attratta dai linguaggi e dalle realtà virtuali, Marinelli sceglie di affermare con forza la sua appartenenza ad un ambiente culturalmente e fisicamente definito, in cui approfondire un dialogo intimo con il proprio io e ricreare un nuovo rapporto con il mondo attraverso le sue fotografie, tutte rigorosamente senza titolo per lasciare sempre spazio alla contemplazione individuale.
CATALOGO GRETA EDIZIONI
Con il Patrocinio del Comune di Pesaro e della Provincia di Pesaro e Urbino
L’immobilità del silenzio
Immagini fotografiche in bianco e nero
Testo critico di Marianna Perazzini
68 pagine, cm 23x33 fuori formato
carta riciclata da foreste controllate
www.gretaedizioni.com
Studio dell’artista
via Isonzo 6, Pesaro
Dalle 10,00 alle 13,00 / dalle 17,00 alle 21,00
Ingresso libero - buffet