Luci d'Ombra. In mostra 40 fotografie scattate nel manicomio di Maggiano che, pur prive di degenti, ci restituiscono l'oscura violenza di quei luoghi. Sono anche esposte illustrazioni digitali di Emiliano Bartolucci che raffigurano i maggiori protagonisti della psichiatria nel 900.
In esposizione dal 12 al 27 ottobre 2011 alla Sala Santa Rita "Luci d'Ombra" quaranta immaginidel fotografo viareggino Giovanni Nardini, che ripercorrono i luoghi dell'ex ospedale psichiatrico di Maggiano, una struttura quasi monumentale, per anni abbandonata nell'estremo degrado, attualmente in corso di risanamento da parte della Regione Toscana che ha affidato alla Fondazione Tobino un'ala della costruzione.
L'esposizione, curata da Maurizio Bartolucci conl'Associazione Seven Cult, promossa dall'Assessorato alle Politiche Culturali e CentroStoricodi Roma Capitale, in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Roma e organizzata da Zètema Progetto Cultura, è un documento unico di quegli ambienti di segregazione chiusi a partire dai primi anni ottanta grazie alla Legge Basaglia (Legge 180/78).
Le opere fotografiche di Giovanni Nardini offrono un'idea di quelle desolate residenze in cui i pazienti furono costretti a vivere e nel contempo inducono ad una riflessione sui passi in avanti compiuti con la loro chiusura e sui limiti che ancora permangono nelle attività sociali e sanitarie rivolte alle persone con sofferenza mentale.
L'ex manicomio di Maggiano, piccola località a pochi chilometri da Lucca, è descritto nelle pagine dello scrittore Mario Tobino che in quelle stesse stanze, oltre ad esercitare la sua professione di medico psichiatra, visse la maggior parte della sua vita, "perché è solo all'interno che si può conoscere la pazzia".
Dice Nardini nella sua presentazione: "Non vi erano più i matti, eppure ogni cosa mi parlava di loro, di quel misterioso dio che viveva dentro di loro, ho fotografato il buio del dolore, della follia, ho gettato la luce della fotografia nei resti delle vite, nei segni labili che il tempo lasciava".
La mostra è arricchita da illustrazioni digitali di Emiliano Bartolucci che raffigurano i maggiori protagonisti della psichiatria nel Novecento. Medici e scrittori come Franco Basaglia e Mario Tobino ed altre importanti figure come la grande poetessa milanese Alda Merini. Protagonisti che tornano a vivere attraverso letture teatrali - il 18 e il 25 ottobre 2011 - realizzate nella sede della esposizione.
Giovanni Nardini è nato e vive a Viareggio.
Emiliano Bartolucci è nato a Roma ed ha studiato presso il Centro Sperimentale di Fotografia Adams
Immagine: Giovanni Nardini
Martedì 18 ottobre, ore 17.45
Letture da Alda Merini e Mario Tobino
Con Mario Palmieri e Maddalena Rizzi
regia di Filippo D’alessio
Martedì 25 ottobre, ore 17.45
Presentazione del libro “Il bambino dalle braccia larghe” di Carlo Gnetti (ed. Ediesse)
Partecipano il Dr. Gianfranco Palma, Direttore del Dipartimento di Salute
Mentale della Asl RmE, e la Dott.ssa Daniela Pezzi della Caritas Diocesana.
Inaugurazione 11 ottobre ore 18.30
Sala Santa Rita
via Montanara 8 Roma
Orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00
Ingresso libero